Barthes, Roland - Frammenti di un discorso amoroso

Lauretta

Moderator
Recensisco questo libro di cui ero convinta di aver già letto qualche recensione su questo forum , ma con mio gran stupore nessuno ancora l'ha fatto. secondo me è un buon libro; mi aspettavo un romanzo ed invece sono proprio dei frammenti di ciò che vari autori pensando dell'innamoramento, della passione, e di luoghi e figure dell'amore.

non è un libro da leggere tutto d'un fiato ma da tenere sul comodino, leggendone, appunto, qualche frammento ogni tanto, quando se ne ha voglia. non l'ho ancora letto tutto ma buona parte, anche perchè non sto andando in ordine, per cui non saprei dire quanto mi resta da leggere. lo consiglio per fare delle riflessioni un po' diverse su questo sentimento di cui tanto si discute.
 

alisa

Amelia Member
concordo su tutto quello che scrive Lauretta: da gustare un pò alla volta!
 
TRAMA:
Un vocabolario che comincia con un "abbraccio" e prosegue con "cuore", "dedica", "incontro", "notte", e "piangere" in cui Barthes interviene con il suo sottile ingegno di linguista a collezionare tutti questi discorsi spuri in un unico soliloquio. Per il grande pensatore francese l'amore è un discorso sconvolgente ed egli lo ripercorre attraverso un glossario dove recupera i momenti della "sentimentalità", opposta alla "sessualità", traendoli dalla letteratura occidentale, da Platone a Goethe, dai mistici a Stendhal. Si realizza così un repertorio suffragato da calzanti riferimenti letterari e da obbligati riferimenti psicanalitici sul lessico in uso nell'iniziazione amorosa.

E' un libro meraviglioso, dolcissimo, ironico, spietato, vero. Chiunque sia stato innamorato si riconoscerà nelle figure descritte in modo così preciso e fulminante da Roland Barthes. Sarebbe utile però, prima di intraprendere questa lettura, leggere ''I dolori del giovane Werther''... quella di ''Frammenti..'' non è una lettura semplice, ma ne vale la pena. Imperdibile. Ti lascia dentro qualcosa che ti cambia per sempre.
 

oooo

New member
Da regalare a tutte le persone con cui ci si fidanza, per poi riceverlo in fronte quando ci si lascia. (Da tirare in fronte a tutta la retorica sui sentimenti).
 

Antonia

New member
Barthes, Roland - Frammenti di un discorso amoroso.

Come vorrei essere 'Rolanda': forse una volta sola nella sua vita ha scritto una frase banale. La lucidità e la passione di un genio.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Scritto da uno degli intellettuali più importanti dello scorso secolo, insieme a Lacan, Foucault, Levi-Strauss esponente di spicco del strutturalismo francese, Roland Barthes è un semiologo, un profondo conoscitore dei segni e come Umberto Eco cerca di spiegarceli e di raccontarceli in modo che anche noi profani riusciamo a decodificarli. Questa è una di quelle opere che cerca di fare luce e chiarezza su un linguaggio poco approfondito dagli studiosi a differenza ad esempio di quello pubblicitario, politico o televisivo. Da leggere perché è molto istruttivo e regala un po' di obiettività dove non può esistere come non esiste nello stato dell'innamorato. Come la scienza può aiutarci nel comprendere meglio il nostro vivere. Io l'ho letto tutto d'un fiato e credo che funzioni molto bene anche così. Alla fine della lettura viene voglia di riprendere in mano il Werther di Goethe che è l'opera che ispira Barthes nei suoi Frammenti e che viene spesso analizzata e presa ad esempio.

“Come finisce un amore? – Ma allora finisce? Nessuno – salvo gli altri – lo sa mai; una specie d’innocenza nasconde la fine di questa cosa concepita, propugnata e vissuta come eterna. Qualunque sia la fine dell’oggetto amato, sia che esso scompaia o passi nella sfera Amicizia, io non lo vedo neanche svanire: l’amore che è finito si allontana verso un altro mondo come un’astronave che cessa di mandare segnali: l’essere amato che prima segnalava chiassosamente la sua presenza, diventa tutt’a un tratto muto (l'altro non scompare mai come e quando ci si aspetta).”
 
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