Docter, Pete - Monsters & Co.

Masetto

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Esistono i “baubau”, i multiformi mostri che agitano le fantasie diurne e notturne dei bambini? Sì, ma sono alieni di una dimensione parallela del nostro universo che svolgono il benemerito lavoro di procacciatori di energia per il loro mondo spaventando i bambini del nostro pianeta e catturando le onde emotivo-sonore da loro emesse. Il pericolo è il loro mestiere perché sono convinti che il contatto con i terrestri provochi un contagio letale. Ma nulla è più come prima dalla notte in cui la piccola Boo riesce a intrufolarsi nel loro mondo seminando il panico. La Pixar colpisce ancora (nel segno). Il fondatore John Lasseter supera sé stesso con una favola che sfiora i vertici dell'immaginazione, si avvale di personaggi ironicamente divertenti, parodia gustosamente la retorica eroico-patriottarda del cinema americano, si dipana con ritmo incalzante ed esorcizza le paure infantili, insegnando che il conflitto può essere sostituito dalla collaborazione non appena si comprendano e si accettino i diversi, senza però far credere che siano tutti buoni. Il tutto ruota intorno a un'idea visionaria che fonde il genio letterario di Borges e l'estro pittorico di Magritte: milioni di porte con tanto di intelaiatura che scorrono appese a nastri trasportatori e che mettono in comunicazione il mondo dei mostri con tutte le camere da letto dei bambini in ogni luogo della Terra. Dal Morandini

Monsters & Co., con i suoi pupazzoni e mostri virtuali, è non solo più bello e divertente, ma anche più profondo dei vari A Beautiful mind o Mi chiamo Sam. [...] La Pixar conferma di saper usare l'animazione per mettere in scena (senza nuocere al piacere dei piccoli) allegorie della realtà destinate ai grandi. E si veda come è rappresentato il mondo dei mostri: un universo aziendale globale dominato dalla competizione, invaso dalla pubblicità, isterico per i pericoli che presume lo circondino e sotto stretta sorveglianza poliziesca. Sono infra-generazionali, invece, le parti d'azione, come l'inseguimento sulle porte sospese che sembra tolto dal repertorio di Indiana Jones. A realizzare tutto ciò non bastano le prodezze tecnologiche (per le quali il film è candidato a quattro Oscar): bisogna avere idee; molte più idee di quante ne trovi nella stragrande maggioranza dei film "dal vivo". Da La Repubblica



Bellissimo film, ricco d’inventiva, fantasia, idee e per nulla mieloso. Spassoso lo Yeti e splendida la scena delle porte! :D:D
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
film adorabile, anche perché Boo era la copia esatta della mia prima nipotina :)
 
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