Bergman, Ingmar - Il posto delle fragole

Lauretta

Moderator
Il vecchio ed illustre professor Isak Borg deve recarsi a Lund per ritirare un premio accademico. La giornata però inizia con un incubo. Egli si trova solo in una città sconosciuta dove gli orologi sono senza lancette. Un uomo cade a terra e un carro funebre sbatte contro un lampione facendo cadere a terra la bara. Si vede una mano che afferra il professore per il braccio tirandolo a sé ed egli riconosce nel volto del morto il suo volto. Al risveglio, dopo aver chiesto la colazione alla governante, decide che non farà il viaggio in aereo ma che prenderà la macchina. La nuora Marianne si offre per fare il viaggio con lui.

Principali attori:

Victor Sjöström: professore Isak Borg
Ingrid Thulin: Marianne Borg
Bibi Andersson: Sara
Gunnar Björnstrand: Evald Borg
Per Sjöstrand: Sigfrid Borg
Gunnar Sjöberg: Alman
Max von Sydow: Henrik Åkerman


Premi:

1963, Kinema Junpo Awards (Giappone): Migliore film straniero, Ingmar Bergman
1960, Premio Golden Globe (USA): Golden Globe, migliore film straniero,
1960, Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani:
Nastro d’argento, regia del migliore film straniero, Ingmar Bergman
1959, Premio Oscar (Academy Awards): Nominato, per l’Oscar alla migliore sceneggiatura originale, Ingmar Bergman [2]
1959, Bodil Awards (Danimarca): Bodil a Ingmar Bergman, miglior film europeo
1959, Festival Internacional de Mar del Plata (Argentina): Migliore attore, Victor Sjöström Migliore film, Ingmar Bergman
1958, Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia: Premio della critica a Ingmar Bergman
1958, Festival di Berlino (Germania): FIPRESCI a Victor Sjöström, alla carriera e alla sua interpretazione nel film
Orso d'Oro a Ingmar Bergman
National Board of Review Awards 1959: miglior film straniero, miglior attore (Victor Sjöström)

bel film, essenziale capire il viaggio interiore del protagonista che capisce che nella vita è sempre stato arrogante, scorbutico e meschino e che questo l'ha pertato alla solitudine. bellissimo l'uso dei sogni, forse sulla scia delle teorie psicanalitiche sui sogni che negli anni 50 comunque erano ancora in voga. Bergman mi ha stupito; purtroppo non ho visto altro del regista, ma conto di approfondire la sua storia cinematografica.


00811702.JPG
 

swann

New member
Un capolavoro. Geniale la trovata dell'orologio senza lancette, che esprime benissimo l'inquietudine dovuta al tempo che scorre inesorabilmente.
 

Dorylis

Fantastic Member
Dire che è un capolavoro è un luogo comune, eppure bisogna dirlo, in una parola meraviglioso!!
Ed ecco che nel corso del viaggio verso Lund si parte alla ricerca delle fragole perdute, intese come simbolo dei bei tempi fuggiti per dar spazio al presente. Peccato che il presente non sia così piacevole. Lo si capisce sin dall’incubo che tormenta il vecchio professor Isak, il protagonista: un orologio privo di lancette che segna un tempo più che fermato annullato, uomini senza volto che si sciolgono al primo sguardo umano, una strada linda e desolata, un carro funebre che traballa, da cui casca una bara che contiene il cadavere dello stesso Isak, personificazione di una morte decrepita e glaciale che avvolge sempre di più il protagonista, un uomo solo ed egoista! La psicanalisi introdotta da Freud che in quegli anni fa capolino nel mondo accademico è parte integrante del film attraverso un uso magistrale da parte del regista dei sogni..
Un film potente e sincero, evocativo e struggente, travolgente e delicato. Un inno alla vita! Consigliatissimo!!

P.s. Il signor Isak Borg può essere definito come un novello Scrooge! :D
 

Dorylis

Fantastic Member
Riporto uno degli innumerevoli dialoghi:

(Tutto ciò fa riferimento al sogno che riguarda la moglie di Isak)
Isak: Dov'è andata?
Esaminatore: Lo sa, no? Via, lontano: tutti spariti. Non sente il silenzio che c'è? Una perfetta operazione chirurgica. Ogni cosa è stata asportata: più niente che dolga, più niente che sanguini o palpiti.
Isak: C'è veramente un grande silenzio.
Esaminatore: Nel suo genere è un capolavoro, professore.
Isak: E qual è la punizione?
Esaminatore: Qual è? Non saprei... La solita, immagino.
Isak: Cosa sarebbe "la solita"?
Esaminatore: Chiaro: la solitudine.
 

Dorylis

Fantastic Member
Isak: Da qualche tempo faccio di continuo dei sogni strani. Ci sarebbe da ridere...
Marianne: Ridere di cosa?
Isak: Beh, è come se volessi dire a me stesso qualcosa che non voglio ascoltare da sveglio.
Marianne: E che cosa sarebbe?
Isak: Che sono morto pur essendo vivo
 

fabiog

New member
Prima di tutto un aneddoto su come è nato questo film.
Bergman si trovava ricoverato in un ospedale per un controllo generale e per rimettersi in forze; vi rimane due mesi dopodichè gira " Il posto delle fragole" a tempo di record: dai primi di luglio al 27 agosto del 1957.
Il film sottolinea un periodo particolare della sua vita: la separazione dalla terza moglie, la crisi della relazione amorosa con Bibi Andersson, ma soprattutto l'incomunicabilità con il padre e la madre.
Ed è proprio con la figura del protagonista Isak Borg che Bergman racchiude sia se stesso che il padre. Borg è un uomo che ha " ucciso " i sentimenti in se stesso: lo notiamo sia nel ricordo della sua relazione fallita con la cugina, che lo abbandona per il fratello, sia nel rapporto con la moglie defunta, splendidamente delineato nel suo sogno con l'Esaminatore, ma soprattutto nel rapporto che ha creato con il figlio.
E il viaggio che compie insieme alla nuora gli serve per conoscere veramente suo figlio e il tipo di uomo che è diventato o che rischia di diventare ed è proprio durante questo viaggio, attraverso i ricordi del " posto delle fragole" che Borg capisce che deve " salvare " il figlio per evitargli gli stessi errori.
Anche in questo film è presente il tema del viaggio, già presente ne " Il settimo sigillo", ed è attraverso questo viaggioe le sue tappe che il professor Borg trova una nuova vita.
Il film è magnifico, Bergman entra nell'anima delle persone, ma soprattutto riesce a riflettere sulla vita, la morte e il senso di solitudine che caratterizza una vita intera come pochissimi son riusciti a fare soprattutto se pensiamo che all'epoca in cui girò il film aveva appena 40 anni.
Un altra piccola curiosità che riguarda il nome del protagonista Isak Borg: Isak = ghiaccio e Borg= fortezza un nome ed un cognome che identificano perfettamente il personaggio
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Un film affascinante, attuale nel suo tema del viaggio interiore. L'interpretazione di Viktor Sjostrom è incredibile per profondità ed essenzialità. Un film ricco che riesce a condensare il significato della vita in poco meno di un'ora e mezza, alla faccia della prolissità dei film di oggi che suppliscono con le lungaggini la pochezza di contenuti.
 

wiktor

Member
l ho visto troppi anni fa e non ricordo bene l emozioni che ho provato,devo rivederlo ma mi sa che ce l ho in cassetta in cantina(forse anche dentro un cassetto:D)
grazie mi avete fatto venire voglia di rivederlo:)
 

El_tipo

Surrealistic member
complimenti alle recensioni su questo film in particolare a fabiog che si riconferma grande cultore del regista scandinavo

timidamente mi inserisco, per aver vissuto il film come una esperienza inquietante, angosciante. La tensione del personaggio è tra la morte e...la morte. Cioè che è piacevole della sua vita è solo l'immagine delle cose, l'opinione che hanno di lui una coppia di benzinai e un gruppo di docenti che devono conferirgli un premio, e non c'è via di fuga. Anche il posto delle fragole, inteso come regressione al periodo infantile, in realtà è una illusione, considerato che in quel posto suo fratello baciò la sua fidanzata.
Molto freudiano sicuramente, non solo onirico, è un film profondamente psicologico.
Non lo rivedrò, di sicuro
 

wiktor

Member
allora, l ho rivisto oggi dopo 20 anni,molto molto bello.
vorrei però solllevare con voi una questione che capisco sarà per molti trascurabile ma vorrei sapere che cosa ne pensate:
il narratore decide di scrivere questi appunti (lo dice nel momento della premiazione) ma come fa a ricordare( mentre sta seduto al posto delle fragole all inizio del film) degli episodi ai quali non era presente?lui era in barca con lo zio!lo dice la cugina.e qui non sta sbirciando( come forse succede nel sogno del processo),visto che viene raccontato anche il pranzo.
Per me questo è un punto essenziale per capire se ci è stato un errore del regista (non credo possibile).
Nel caso contrario tutta l'mpalcatura del racconto ( e di seguito tutto il resto) si aprea tantissime interpretazioni.
In tal senso risulterebbe meno strano il fatto delle auto con guida a sinistra (come è normale in svezia) e l andamento delle auto con senso di marcia all inglese.
Non faccio altri commenti e attendo...
 
Alto