De Sica, Vittorio - Ladri di biciclette

Lauretta

Moderator
Roma, secondo dopoguerra: Antonio Ricci (Lamberto Maggiorani), un disoccupato, trova lavoro come attacchino comunale. Per lavorare, però, deve possedere una bicicletta e la sua è impegnata al Monte di pietà, per cui la moglie, Maria deve impegnare le lenzuola per riscattarla. Sfortunatamente, proprio il primo giorno di lavoro, la bicicletta gli viene rubata mentre incolla un manifesto cinematografico....ECCETERA ECCETERA


film del 1948.

Attori:

Lamberto Maggiorani Antonio Ricci
Enzo Staiola Bruno
Lianella Carell Maria
Gino Saltamerenda Baiocco
Vittorio Antonucci Ladro
Giulio Chiari Mendicante
Elena Altieri Signora benefattrice
Carlo Jachino un mendicante
Michele Sakara Segretario
Emma Druetti
Fausto Guerzoni Attore amatoriale

Premi:

Oscar
al miglior film straniero (1950)
National Board of Review Awards 1949: miglior film, miglior regista
British Academy Award per il "miglior film"

Nel 1958 il film venne dichiarato come il terzo miglior film di tutti i tempi dopo La corazzata Potemkin e La febbre dell'oro da una giuria internazionale di critici in occasione dell' Esposizione universale di Bruxelles.

è il primo film di De Sica che ho visto e me ne sono innamorata, per la povertà di trama, per la povertà delle scene, ma anche per la quantità di emozioni che riesce a trasmettere. la difficoltà di vivere nel secondo dopo guerra era tremenda, la povertà e la delinquenza portata da questa vengono in vario modo proposte nel film. bellissima la scena finale del bambino che consola il padre tenendogli la mano. Molto commovente quasi da lacrima!!

stupendo consigliato!!

locandina.jpg
 
Ultima modifica di un moderatore:

risus

New member
lo guardi, spesso sorridi e intanto ti stai già commuovendo... e così dall'inizio alla fine...
... si può chiedere di più ad un film?!?
da vedere assolutamente, indimenticabile l'accoppiata padre-figlio :ad:
 

El_tipo

Surrealistic member
sicuramente il mio film neorealista preferito, ladri di biciclette, dalla trama per nulla intricata, è un concentrato di emozioni. Nella Roma del dopoguerra si articola una vicenda di miseria e disoccupazione: un operaio comincia a lavorare come attacchino municipale, fin quando non gli viene rubata la bicicletta, riscattata non senza sacrifici, e strumento indispensabile per il suo lavoro. In compagnia del figlioletto, il protagonista si aggira per una città ostile e noncurante alla ricerca del ladro. Alla fine del girovagare disperato, decide di rubare a sua volta una bicicletta, ma viene inseguito e catturato dalla folla. Solo le lacrime (in una scena toccantissima) del figlio gli permettono di evitare il carcere.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Ladri di biciclette è un itinerario nella speranza e nella disperazione di un uomo assieme a suo figlio. Roma è la protagonista con i suoi quartieri e i suoi monumenti ed il film ferma i vari passaggi di questa Via crucis alla ricerca della bicicletta rubata e dove si alternano momenti di intensità emotiva molto forte ad altri che servono per smorzare la tensione, come il pranzo in trattoria. Un grande capolavoro
 
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