"Attenzione: colui che entrerà in scena all'inizio di questo romanzo, in qualità di umile spalatore di fossi, è uno dei personaggi più leggendari prodotti dalla letteratura moderna. Attenzione ad Arturo Bandini, il possente scrittore, lo spietato condottiero, l'invincibile mezzofondista, l'amante irresistibile, il tenero figlio che dà sangue e sudore per mantenere una famiglia di femmine parassite. Bandini l'immortale, orgoglio d'Italia e d'America; l'astuto Bandini che nessuno mette nel sacco; egli sta per fare la propria comparsa e conquisterà il mondo." (Sandro Veronesi)
Non è sicuramente uno dei libri migliori di Fante, ma secondo me è il libro centrale della storia di Arturo Bandini, forse il più brutto ma sicuramente il più importante nella crescita del personaggio. Arturo qui ha 18 anni e passa da un lavoro ad un altro considerandoli tutti tempo perso, tutti inadeguati per un grande scrittore come lui. Questo è il libro in cui Bandini si rende conto appunto di questo, del bisogno di smettere di lavorare per mantenere una madre lamentosa e bigotta e una sorella aspirante suora e pertanto, per quanto possibile, più bigotta della prima, è il romanzo in cui il nostro Eroe si rende conto di quale sia la sua Strada...
Non è sicuramente uno dei libri migliori di Fante, ma secondo me è il libro centrale della storia di Arturo Bandini, forse il più brutto ma sicuramente il più importante nella crescita del personaggio. Arturo qui ha 18 anni e passa da un lavoro ad un altro considerandoli tutti tempo perso, tutti inadeguati per un grande scrittore come lui. Questo è il libro in cui Bandini si rende conto appunto di questo, del bisogno di smettere di lavorare per mantenere una madre lamentosa e bigotta e una sorella aspirante suora e pertanto, per quanto possibile, più bigotta della prima, è il romanzo in cui il nostro Eroe si rende conto di quale sia la sua Strada...