McCarthy, Cormac - Cavalli selvaggi

Cozza Taddeo

New member
Texas, 1949. Lacerato ogni legame che lo stringeva alla terra e alla famiglia, John Grady Cole sella il cavallo e insieme all'amico Rawlins si mette sull'antica pista che conduce alla frontiera e più in là al Messico.

Lo stile di McCarthy è perfetto, è scorrevole, asciutto, preciso e capace di far percepire la fragile e precaria materialità dei personaggi attraverso una prospettiva epica e atemporale. Le parole di McCarthy sono luce crepuscolare sulle ferite slabbrate, fuoco cauterizzante per le ferite del cuore e vento che soffia sulla polvere dei deserti e modella l'erba delle praterie.

Stupendo.
 

Palmaria

Summer Member
Di questo scrittore ho letto La strada e mi ha molto colpita per il linguaggio scarno ed essenziale e le atmosfere surreali ed epiche, ma estremamente forti, che riesce ad evocare.

Se questo libro è riuscito altrettanto bene, penso che lo aggiungerò alla lista desideri...:wink:
 

Cozza Taddeo

New member
La strada l'ho acquistato ma non l'ho ancora letto. Credo comunque che se ti piace il suo stile ti innamorerai anche di questo romanzo.:wink:
 

LouD

blowfisher
preso da solo è di per sé un gran libro, ma ritengo che affiancato ai due successivi, che vanno a completare la trilogia della frontiera, sia il massimo.
 
Alto