Uomini e donne di fronte alle emozioni

elisa

Motherator
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prendo spunto da una discussione avviata sulla Piccola biblioteca in seguito ai commenti su un testo che parla di intelligenza emotiva, per aprire questa discussione su quelle che sono le differenze di comportamento degli uomi e delle donne di fronte alle emozioni.

Io ritengo che la donna le conosca meglio e sia più abituata a gestirle e quindi ad usarle positivamente.
 

daemonia

Member
Penso che questo sia un tipico "discorso impossibile" non conoscendo noi tutti gli uomini e tutte le donne, non si può fare un discorso ampio ma solo una semplificazione dovuta alle nostre personali esperienze.

Se, dicendo "Io ritengo che la donna le conosca meglio e sia più abituata a gestirle e quindi ad usarle positivamente. " ti riferisci alle emozioni, non posso che trovarmi in disaccordo (dato che sono uomo) e dire che esistono persone sensibili da ambo le parti e persone insensibili da ambo i lati.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Io credo che la sensibilità sia un'altra cosa, che fa uso anche delle emozioni sicuramente e sicuramente agli uomini non manca, ma è un atteggiamento , un comportamento e quindi la somma di tanti fattori.

Quando parlo di emozioni io parlo di quelle reazioni fisiche e del pensiero che noi abbiamo di fronte a degli eventi e che sono immediate, come paura, rabbia, gioia, gelosia, ansia, rimorso, e tante altre.
Dalla mia esperienza personale ho visto che capita che alcuni uomini non le esprimano in modo spontaneo quando capita di provarle mentre le donne lo verbalizzano di più.
 

daemonia

Member
Io credo che la sensibilità sia un'altra cosa, che fa uso anche delle emozioni sicuramente e sicuramente agli uomini non manca, ma è un atteggiamento , un comportamento e quindi la somma di tanti fattori.

Quando parlo di emozioni io parlo di quelle reazioni fisiche e del pensiero che noi abbiamo di fronte a degli eventi e che sono immediate, come paura, rabbia, gioia, gelosia, ansia, rimorso, e tante altre.
Dalla mia esperienza personale ho visto che capita che alcuni uomini non le esprimano in modo spontaneo quando capita di provarle mentre le donne lo verbalizzano di più.

ovviamente ci sono uomini che non le verbalizzano queste emozioni, non tutte per lo meno, ma allo stesso modo ci sono donne che fanno lo stesso...

è difficile fare un discorso generale, magari tu hai conosciuto solo uomini "che vogliono dimostrarsi duri" e non invece persone "che cercano di far capire chi sono"
anzi, nella mia personale esperienza posso assicurarti che ho conosciuto molti più uomini impulsivi (che agiscono tramite spinta emotiva, positiva o negativa che sia) che donne! Spesso le donne "pensano" di più e tendono a "valutare" i sentimenti cosa che molti uomini fanno in maniera più moderata.
Altro discorso, molto spesso le donne mascherano ciò che provano per proteggersi. Noi maschietti ci buttiamo a capofitto e ci facciamo spesso del male mostrando d'impulso le nostre emozioni....
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
In effetti è proprio una gestione più immediata, un passaggio all'atto più veloce da parte degli uomini, come dici tu, che io noto come differenza, il controllo emotivo è un aspetto importante ed il riconoscimento che quello che stiamo provando è un'emozione, che si può modificare nel giro di pochi secondi, spesso è una capacità che trovo maggiormente utilizzata dalle donne.
Io poi che sono un'impulsiva e quindi agisco reagendo nell'immediato alle emozioni cerco di imparare a gestire meglio questo strumento di conoscenza di noi stessi e di quello che ci circonda. Riconoscere le mie emozioni è già un grande passo avanti per me.
 

daemonia

Member
Ah, ecco, ho capito.
Beh, si il rapporto ragionato verso le emozioni è più presente in voi donne. è per questo che vi fate dubbi sulle emozioni che provate. porsi delle domande è una cosa giusta, ma non sempre.
 

oea

New member
Intervengo, spero sommessamente e senza annoiare con i problemi della metodologia di ricerca in psicologia.
Il problema è in linea di prinipio indagabile scientificamente: basta campionare con metodi statistici adeguati un gruppo (ampio) di maschi ed un gruppo (altettando ampio) di femmine, comparabili per età, livello culturale, etc., e poi misurare l'intelligenza emotiva in entrambi i gruppi. Se la media dei punteggi nel gruppo femminile fosse più alta che nel gruppo maschile, avrebbe sostegno la tesi iniziale di Elisa.
Ignoro se tali ricerche siano mai state fatte. Però sono sate fatte ricerche sulle differenze fra il cervello maschile e quello femminile. E i risultati tendono, mi pare, a dare ragione ad Elisa. Ecco un link che introduce in maniera semplice a questo genere di ricerche:

http://www.uomini3000.it/282.htm
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
grazie oea. per il chiarimento tecnico :)

Le emozioni come la paura, ad esempio, sono fortemente influenzate dalle reazioni biochimiche del nostro corpo, il livello di adrenalina in circolo ad esempio, per cui ci possono essere influenze anche dettate da eventuali differenze biochimiche tra uomo e donna?
io so che maggiore è il livello di adrenalina più la reazione alla paura è di blocco e non di fuga, che invece avviene a livelli minori di adrenalina nel sangue.
 

gcbmp

New member
daemonia: ma nella tua testa c'è anche qualche femmina?
comunque anche se sono femmina in alcuni punti do ragione a daemonia perchè ho conosciuto ragazzi e uomini molto più sensibili di alcune donne o ragazze appunto per il loro saper buttarsi a capofitto nelle esperienze e quindi viverle fino in fondo con tutte le emozioni che ne seguono.
 

daemonia

Member
(No, nessuna donna)
Però sono capace di capire le sensazioni altrui e di "mettermi nei loro panni", qualche volta almeno XD

Comunque beh, dipende dalle proprie esperienze, ci sono donne che non sanno rapportarsi coi propri sentimenti. di sicuro nella "media" che ho riscontrato le donne risultano più riflessive, ma questo può anche essere additato come sintomo di insicurezza emotiva...
 

stre_gatta971

apprendista baol member
in linea di massima son d'accordo con daemonia... non si può parlare per l'universo intero, ma si possono trarre conclusioni (temporanee) in base a quello che è nel nostro vissuto e in quello che viviamo adesso...
sostanzialmente (e dio ringraziando) mi sembra che uomini e donne abbiano modi di reagire del tutto differenti e, per ora, le mie conclusioni sono:
1) gli uomini sono quelli + diretti, semplici, primari, senza tante seghe mentali, mentre le donne sono molto ma molto verbose, attaccano ad analizzare la situazione tiurando fuori anche spiegazioni che poco o nulla c'entrano con la situazione che stanno vivendo
2) nella maggior parte dei casi se un uomo dice A quello che farà è A.....una buona parte di donne che conosco se dice A in realtà si comporta B...chiamala ipocrisia...chiamala incoerenza... boh non mi interessa, sta di fatto che da alcune donne che conosco io mi aspetto quasi sempre l'incontrario di quello che dicono e alla fine fanno così....

conosco diverse donne (ormai hanno/abbiamo un'età che mi è impossibile chiamare ragazze :mrgreen:) che sostengono sempre di essere impulsive-irrazionali....e poi? e poi messe davanti ad una situazione (anche abbastanza semplice da interpretare) iniziano a perdersi in giri assurdi di ragionamenti.... che devo prendere la xamamina per non farmi venire la nausea.... cosa che non ho mai sentito fare ad un uomo...mai!

in conclusione.... secondo me ha ragione daemonia, ognuno può parlare solo per esperienza personale....per come è se stesso e per come "conosce" amici/parenti/conoscenti/colleghi etc etc... :)
 

darida

Well-known member
Sono portata a credere che sia soggettivo, e che a parità di percezione la donna verbalizzi di più :)
 

elena

aunt member
Penso anche io sia riduttivo generalizzare: in ogni caso ognuno valuta la questione in base alla propria esperienza e magari approfondisce le proprie idee anche con l'ausilio di chiarimenti tecnici (interessantissimo quello postato da oea :D).
Personalmente, ritengo che l'uomo sia meno propenso a manifestare le proprie emozioni, quasi che "mostrare ciò che sente" possa compromettere l'immagine che la società ha creato per individuare il vero "maschio".
Ho notato che gli uomini, nonostante l'apparente cameratismo che li accomuna, spesso sono molto restii a parlare dei loro problemi personali o intimi: non si confrontano veramente ma si limitano , per lo più, a parlare di argomenti seri con una notevole dose di imbarazzo, camuffato da scherzi e battute :wink: E questo spinge a pensare ad una sorta di timore o incapacità di gestire le proprie emozioni.
Per contro, in alcune donne l'emozione viene manifestata in modo talmente plateale che fa sorgere dubbi sulla vera profondità del sentimento :sbav:! E questo, come è stato fatto notare da daemonia, può essere un sintomo di insicurezza emotiva.

Non mi sento assolutamente di giudicare il grado di sensibilità: ci sono tanti uomini sensibili così come ci sono tante donne che non lo sono affatta.
 

lillo

Remember
Riprendo l'articolo di Paolo Pancheri postato da oea. La possibilità per la donna, di avere due emisferi cerebrali che lavorano in parallelo, permette al cervello (così come ad un computer) di elaborare molte più informazioni nell'unità di tempo, l'uomo viceversa, non avendo questà proprietà si muove secondo logiche deduttive che richiedono più tempo e si svolgono secondo lo schema di prove ed errori. E' un pò come una partita a scacchi, vi sono giocatori in grado di prevedere un elevato numero di mosse ed altri no. Questo è un grande vantaggio per le donne, che determina in alcuni casi, l'incapacità di comprensione di certi comportamenti femminili da parte dei maschietti. Quest'ultimi certamente più semplici e pertanto con comportamenti più prevedibili.
Per quanto riguarda l'emotività, bisogna, secondo me considerare, sia gli aspetti neurofisiologici, indicati nell'articolo di Pancheri, ma anche aspetti più prettamente, psicologici, educativi, che vanno al di là delle sole differenze biologiche. Credo che un uomo, anche se svantaggiato rispetto ad una donna, possa imparare a riconoscere le proprie emozioni, a viverle, a gestirle. Ma soprattutto a non averne paura.
 
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