Fincher, David - Seven

Lauretta

Moderator
Il detective William Somerset è un poliziotto a cui manca una settimana per andare in pensione, in sua sostituzione viene chiamato il giovane detective David Mills, molto intelligente ma privo di una grande esperienza; per questo il capo del distretto chiede a Somerset di occuparsi di un caso in compagnia di Mills, facendogli da tutore. In una città senza amore o compassione e perennemente bagnata dalla pioggia (tranne nell'atto finale della vicenda), i due protagonisti annaspano dietro i sermoni predicati nelle tracce e nelle vittime colpevoli dei vizi capitali, e cercano in ogni modo di impedire al pazzo di arrivare al settimo omicidio.

Attori Principali:

Brad Pitt: detective David Mills
Morgan Freeman: detective William Somerset
Gwyneth Paltrow: Tracy Mills
Kevin Spacey: John Doe
R. Lee Ermey: capitano di polizia

Premi:

National Board of Review Awards 1995: miglior attore non protagonista (Kevin Spacey)
3 MTV Movie Awards 1996: miglior film, attore più attraente (Brad Pitt), miglior cattivo (Kevin Spacey)
Fantasporto 1996: Gran Premio per il miglior film
2 Empire Award 1997: miglior film, miglior attore (Morgan Freeman)

bel film..bella l'idea, ricco di suspance, Morgan Freeman fenomenale, Brad Pitt caruccio. un thriller effettivamente con i fiocchi, sopratutto per la sadicità del finale che ovviamente non svelo. Mai mi sarei aspettatta un finale così elaborato e di questo tipo.
consiglio a chi piace il genere thriller/drammatico.

attenzione ad alcune scene..che sono veramente raccapriccianti!!!
 

lillo

Remember
Dal Morandini:
"Sette sono i peccati capitali e sette sono gli omicidi che un assassino psicopatico programma, corredati da torture efferate. Comincia con la gola e l'avarizia, continua con l'accidia. L'ultimo è la lussuria, ma l'intervento di due investigatori, uno anziano e nero, uno giovane e bianco, lo obbliga a modificare il piano. Tra i tanti meriti della sceneggiatura di Andrew Kevin Walker c'è anche quello di aver modificato gli stereotipi della coppia bianco-nero approfondendo i personaggi a livello psicologico e legandoli ai temi principali del film: la presenza del Male nel mondo e l'indifferenza di fronte alla caduta dei valori. Un film dal taglio espressionista (fotografia di Darius Khondji; musica di Howard Shore), ambientato in una città senza nome, ricco di citazioni letterarie che ne sono la minacciosa struttura, senza una scena di violenza di cui sono visibili soltanto le conseguenze. Un bel cast in cui si distingue K. Spacey nel tragico epilogo."

Presentandosi con dei titoli di testa ispirati ai modi dell’avanguardia e ricavando suggestione dalla fotografia «all’europea» del francese Danius Khondji (quello di Prima della pioggia), Seven , a differenza dei soliti thrilling tratta la violenza come una natura morta. C’è da scommettere che questo sorprendente Fincher ha una notevole familiarità con la pittura contemporanea: ed è proprio come se dei quadri di Francis Bacon fossero inseriti in un contesto ispirato agli iperrealisti made in Usa. Il tutto attinge per virtù di stile a un livello tragico e metaforico insolito nel cinema di genere. Gli interpreti sono intonatissimi e oltre a queffi nominati Kevin Spacey si fa apprezzare per un’ambiguità minacciosa da grande caratterista. Però Severi non sarebbe lo stesso film senza il canisma di Morgan Freeman, che sa essere incisivo attraverso la semplicità come riesce solo ai grandissimi. Già nominato per l’Oscar in tre diverse occasioni lo sarà di nuovo per Severi? Non vedo, in tal caso, chi potrebbe contendergli il premio.
Da Il Corriere della Sera, 19 dicembre 1995

Ogni tanto la critica condivide le mie opinioni!!
 

zigozago

Anime member
Film pesante,cupo e piuttosto angosciante (da quel che ricordo),ottimamente costruito e ben recitato.
Per gli amanti dei thriller potenti.
 

brunilde

New member
Film con atmosfere da girone dantesco. Piove di continuo e un assassino psicolabile, fanatico religioso, manipola e strumentalizza i messaggi dati dai testi sacri per compiere efferati delitti. Bella contrapposizione fra i due detective: Brad Pitt è istintivo e sicuro di sè, Morgan Freeman è riflessivo, metodico e disilluso ma molto esperto. La scena finale è la più cruda e sconvolgente mai viste: un vero pugno nello stomaco!
 

darida

Well-known member
Grande film,trama ben sviluppata,ritmo costante, cast d'eccezione con un Kevin Spacey che a mio parere e' una spanna sopra a tutti, finale che:paura: ancora mi sogno la notte...:mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
niente da fare per me, sono troppo impressionabile, ancora oggi, ogni volta che vedo un Arbre magique, mi prende il panico :OO
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Scusa Elisa, ma che c'entra l'Arbre Magique?:? (sai che faccio fatica con le battute io :boh:!)

se hai visto il film lo sai che a cosa ti riferisco e se non l'hai visto ti dirò solo che veniva utilizzato ingran quantità per lo scopo per cui è stato inventato ma non per profumare la macchina e mandar via il puzzo di fumo, per ben altro, molto più angosciante :paura:
 

~ Briseide

Victorian Lady
Un thriller con un ritmo crescente di angoscia, che si diparte da una trama tutta tranquillità e simpatia (sempre nei limiti di quanto un film che vede protagonisti dei poliziotti possa ovviamente esserlo) per sprofondare in un finale disilluso e tormentato. I personaggi son ben tratteggiati, la suspance è ad un buon-medio livello, e il motivo degli omicidi attrae ovviamente l'attenzione, magnetizzando lo spettatore con i riferimenti religiosi-letterari. Ad un certo punto la trama inizia a correre un po' troppo, ed il finale si fa un tantino prevedibile, specie per quanto riguarda il destino che spetta a Mills, interpretato da un tutto sommato passabile Brad Pitt. Molto affascinante e misterioso quello i cui panni sono vestiti da Morgan Freeman, che spicca certamente anche per le ottime capacità attoriali di questi. Nel complesso un film valido, con qualche ammissibile difetto qua e là. Voto: 4/5.
 

zolla

New member
A quasi 15 anni di distanza dall'uscita un'opera che rimarrà nell'esiguo numero dei film validi del genere. Ottimamente recitato,con il classico dualismo tra poliziotti ribaltato,giovane bianco irruente e riflessivo maturo nero,è un crescendo di pathos,con le efferatezze del serial killer viste di sfuggita,soprattutto raccontate,il che non lo rende affatto grandguignolesco e disgustoso come sarebbe potuto diventare in caso contrario. Fotografia cupa spesso sotto la pioggia come in Blade Runner o Black Rain,colori vividi ma immersi in una realtà quotidiana che rende ancor più allucinante il tutto. Giudizio positivo,anche se qualche difetto si può trovare,imputabile più al fatto che si tratti di un film hollywoodiano che ad altro. Talentuosa regia di Fincher,che successivamente ha trovato conferma in Fight Club,Zodiac e nel recente Benjamin Button.
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Film spettacolare, ancora sto cercando altri film simili che non siano troppo splatter e che riescano a non farti respirare come questo Seven.
:OO
 

fabiog

New member
Film splendido, forte,cupo, nero al massimo. La società rappresentata è senza speranza, Freeman veste i panni dell' ultimo cavaliere che cerca di comprendere un mondo ormai allo sbando. Al momento che uscì, fù uno dei pochi film thriller originali, purtroppo in seguito scopiazzato in maniera spesso indecente
 

darida

Well-known member
Sempre più bello, ad ogni ri-visione aumenta il valore, questo è certamente un film che resterà :D Ottimo cast, ma Kevin Spacey, be' lui è superlativo :ad:
 

Vesper

New member
Mi associo al commento di Fabio, è difficile trovare thriller che abbiano una trama ben costruita quanto Seven e che, allo stesso tempo, non finiscano nello splatter. Un film che mi ha ricordato vagamente Seven è stato Saw - L'enigmista, ma dal 2° hanno esaurito le idee e le hanno rimpiazzate con scene raccapriccianti.
Comunque per tornare a Seven, mi è piaciuta in particolare la storia degli omicidi a catena e collegati tra loro, il modo in cui vengono scelte le vittime e la loro morte (una sorta di contrappasso dantesco) e anche i continui collegamenti con testi letterari. Molto originale il soggetto del film e bravo anche il cast. Voto 5/5 sicuramente.
 

ayla

+Dreamer+ Member
Sono d'accordo con tutti i commenti positivi, è un gran bel film, cupo, opprimente nelle atmosfere, angosciante e tragico nel messaggio che trasmette; un mondo dove ormai gli uomini non sono più guidati dai valori, dal "giusto" ma che ormai hanno smarrito la "diritta via": basta girare l'angolo e ti trovi davanti a un vizio capitale. La trama è sicuramente il punto forte del film anche se è d'obbligo sottolineare la bravura degli attori, tutti e tre perfetti nel loro ruolo. Consigliato!!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Meritatamente viene considerato un film perfetto nel suo genere, funziona come una macchina ad orologeria, dove tutte le componenti sono oliate per far procedere il meccanismo, è un thriller morale, che ripropone la figura del giustiziere, cara all'immaginario americano, ma in chiave paradossale, un moderno cavaliere dell'apocalisse, dove i due "sceriffi" sono due personaggi romantici ma perdenti sin dall'inizio. Dal punto visivo Seven ha un grande impatto, con quadri da incubo, nelle scene dei delitti, costruiti proprio per scioccare gli investigatori, che sono il punto di vista degli spettatori, perchè tutto ruota intorno all'indagine e alla sfida che l'assassino lancia, e i continui riferimenti alla letteratura, soprattutto quella dantesca, favoriscono il pathos, con cui Somerset e Mills conducono le loro indagini, che li condurrà all'inferno. Film minuzioso, ossessivo, dove piove continuamente e dove la lotta è l'unica possibilità in un mondo condannato al male. Gli interpreti sono perfetti, l'intemperante Brad Pitt, il disincantato Morgan Freeman, lo spietato Kevin Spacey, la sofferta Gwyneth Paltrow. Un film senz'altro da vedere.
 

Lexxya

New member
Questo film è geniale per molti versi.
Per gran parte del film si pensa che l'assassino abbia progettato tutti gli omicidi con grande anticipo, ma alla fine si scopre che non è così. La scelta di "usare" Mills per rappresentare uno dei peccati e nello stesso tempo per "punire" è in qualche modo il segno che non tutto era scritto nei minimi particolari.

Poi c'è il quasi paradosso: Mills è l'ira, ma non è lui a morire. Tutti i precedenti rappresentanti dei peccati muoiono. Mills vive, è la moglie a pagare il conto. Contemporaneamente, l'assassino non trova la forza di punire sè stesso, dandosi da solo la morte, ma ricorre all'ira di Mills.
A molti questo può sembrare insignificate, ma nella logica del film è spettacolare: l'assassino imprendibile non è perfetto, non è infallibile e sopratutto, cede il controllo alla fine... il grande tema del libero arbitrio è sublime. La decisione di uccidere è solo di Mills, lui di fatto può cambiare e stravolgere il piano... ma non riesce. Non ce la fa. Quindi il libero arbitrio esiste, o siamo troppo preda e schiavi delle nostre emozioni?
 
Troppo bello Seven! L'ho visto più di due volte e sempre mi ha scioccato alla fine! Questo a mio parere è un capolavoro di film! E poi c'è Morgan :wink: ..che è il mio attore preferito :)
 
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