Lapierre, Dominique - La Citta' della Gioia

evelin

Charmed Member
Toccante, commuovente, crudo e reale.

E' la storia della famiglia di Hasari Pal, costretto a fuggire dalla miseria della campagna per raggiungere Calcutta e trovare un lavoro...

"Il mio primo cliente della giornata era ripugnante, racconterà Hasari Pal e per di piu' maledettamente arrogante, ma io ero troppo agli estremi per permettermi il lusso di rifiutarlo...piu' svelto gridava di continuo e per rimpiazzare la frusta mi caricava di pedate.
Pedate che facevano male perche' portava della babbuccie con la punta rigida. Gli ordini schioccavano e io facevo acrobazie in mezzo agli autobus e ai camion. Mi ordino' diverse volte di fermarmi e di ripartire subito dopo.Quelle fermate brusche sono tremendamente penose. E' come se di colpo i polpacci sopportassero da soli tutto il peso del riscio' e del cliente, Un po' piu' lontano alcuni ragazzi appesi alla portiera di un tram stracarico mi rifilarono una scarica di pedate. Impossibile rispondere. Erano umiliazioni che bisognava mandare giu' in silenzio.


E' la storia di Padre Paul Lambert, che ha deciso di vivere tra i poveri d'India in una bidonville...

"Si sei bello Gesu' della Citta' della Gioia" scrivera' quella sera Lambert nel quaderno che gli serviva da diario, Bello come il monaco lebbroso che mi hai mandato oggi, con le sue mutilazioni le sue piaghe e il suo sorriso.Gesu' di Anand Nagar, ho cercato di curare quel lebbroso.
Ogni giorno cerco di condividere le sorti dei poveri.
China la testa con chi e' calpestato e oppresso, come l'uva nel torchio, e il loro succo mi schizza negli abiti e lo macchia.
Non sono un puro ne' un santo, soltanto un pover'uomo, peccatore come gli altri, a volte calpestato o disprezzato come i miei fratelli della Citta' della Gioia, ma in fondo al cuore ho la certezza che tu ci ami Perche' tu se veramente qui, in fondo a questa bidonville miserabile


E' la storia di un giovane dottore americano che lascia la sua vita di agi per andare ad aiutare Padre Lambert, ma soprattutto e' la storia dei poveri della Citta' della Gioia.

Dominique Lapierre presenta cosi' il suo libro:
Benche' sia il risultato di una lunga inchiesta, questo libro non pretende di essere una testimonianza sull' India.
Amo troppo questo paese, conosco troppo la sua diversita', ho troppa ammirazione per le sue virtu', per la pertinacia di cui da' prova nel vincere le sue difficolta', l' intelligenza che testimonia nella soluzione dei suoi problemi per non mettere in guardia il lettore contro il pericolo di una estrapolazione abusiva.
La mia testimonianza riguarda in realta' solo un piccolo gruppo di unomini che una natura implacabile e circostanze ostili hanno sbalzato da casa in una citta' che ha dimostrato la sua volonta' di accoglierli al di la dell' immaginabile.
Ho voluto rispettare il loro anonimato. Ho percio' cambiato i loro nomi e modificato un certo numero di particolari che riguardano gli avvenimenti di cui sono protagonisti e che si sono svolti molti anni fa.
Ma gli uomini che li hanno vissuti esistono ancora
 
Ultima modifica di un moderatore:

jaia

New member
E' un libro stupendo....crudo, ma mi ha fatto chiedere com'è possibile che quella gente sfortunata in tutti i modi in cui si può esserlo, ancora tenga vive la speranza e la gioia, quando noi che abbiamo, pur ognuno con i propri dispiaceri e difficoltà, almeno cento volte di più di loro, spesso siamo scontenti, tristi, o addirittura depressi......E' una storia che apre gli occhi, sembra impossibile che ci siano ancora delle situazioni del genere....Ci sono punti in cui non ce la facevo ad andare avanti leggendo della crudeltà che tanta gente deve sopportare, e mi sono vergognata di quando mi lamento per delle cose poco importanti..........Per concludere, un libro stupendo...
 

mado84

New member
Concordo pienamente.un libro crudo ma veramente toccante. racconta una realtà che forse pochi possono credere possibile. un libro stupendo,da leggere ASSOLUTAMENTE.
lo consiglio davvero a tutti
 

Spilla

Well-known member
Prima di leggere questo libro non credevo che un autore potesse portarmi ad essere "nelle ossa" di persone che vivono in una realtà tanto diversa dalla mia. Leggendo, si vive nella Città della Gioia, la si respira, se ne resta avvolti e affascinati.
Forse il libro che per primo ha contribuito alla conoscenza della figura e dell'opera tdi Madre Teresa tra i poveri di Calcutta.
Un capolavoro assoluto.
5/5
 

velmez

Active member
il libro è molto bello, scorrevole e visuale... peccato che poi dopo averlo letto a calcutta ci sono stata (effettivamente 20 anni dopo il libro...)... sul ponte della stazione centrale (in architettura americana) c'è scritto: BENVENUTI NELLA CITTà DELLA GIOIA...

città che si sta completamente trasformando: sicuramente la più occidentale delle città visitate in india e paradossalmente la + piena di volontari (uno di questi ci ha assicurato di aver curato ben 6 piaghe un giorno!! ...cavolo...)

il libro cmq lo consiglio anche se ormai non rispecchia + calcutta...
 

Ira

Retired member
Altro libro di Lapierre

Indubbiamente un bel libro, Lapierre riesce a renderti partecipe, scrive libri di storia come fossero romanzi. Ti consiglio vivamente di leggere anche "Mezzanotte e cinque a Bhopal". Siamo sempre in India, il libro sembra quasi una copia della Città della Gioia ma c'è qualcosa in più, c'è una fabbrica chimica che dovrebbe dare benessere .... Poi fammi sapere, personalmente lo trovo ancora più struggente della Città della Gioia, anche questo è storia vera. - ciao - Ira
 

novella76

New member
il libro è molto bello, scorrevole e visuale... peccato che poi dopo averlo letto a calcutta ci sono stata (effettivamente 20 anni dopo il libro...)... sul ponte della stazione centrale (in architettura americana) c'è scritto: BENVENUTI NELLA CITTà DELLA GIOIA...

città che si sta completamente trasformando: sicuramente la più occidentale delle città visitate in india e paradossalmente la + piena di volontari (uno di questi ci ha assicurato di aver curato ben 6 piaghe un giorno!! ...cavolo...)

il libro cmq lo consiglio anche se ormai non rispecchia + calcutta...

Sono felice per questa nuova Calcutta anche perchè questo libro l'ho letto almeno 15 anni fà ma mi ha colpito talmente tanto che ancora oggi pensando all'India mi struggo per tutti i suoi abitanti!
A proposito di India, hai letto shantaram? Te lo consiglio....poi mi dirai?
 

isola74

Lonely member
l'ho letto tanti anni fa e ne ho un bellissimo ricordo. Lettura "seria" ma non pesante, lo consiglio vivamente!
 

ARCO

New member
Da leggere

“Questo libro è un’epopea dell’eroismo, dell’amore e della fede e della capacità dell’uomo di superare le avversità e sopravvivere a qualunque catastrofe”.
“La sventura è grande, ma l’uomo è ancora più grande della sventura”.
E’ uno dei libri più intensi che io abbia letto, scorrevole e capace di mantenere costantemente vivo l’interesse del lettore per 488 pagine.
Non mancano pagine di poesia nonostante le crude descrizioni della miseria e della disperazione degli abitanti dello slum.
Non c’è retorica nelle parole dello scrittore, gli episodi narrati parlano da soli.
Io l’ho letto a piccoli sorsi…spesso rivedendo passi appena letti e per gustarmi la formidabile resa narrativa e descrittiva dello scrittore.
Un libro che dovrebbero leggere tutti!!!!
 

SALLY

New member
Da quesuesto libro fu tratto un film,negli anni 90',il dottore era interpretato da Patrick Swayze,il libro non l'ho letto,ma il film mi ha impressionato positivamente.
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
Letto tanti anni fa. Ricordo pochi dettagli ma nel complesso mi era piaciuto molto. Lo consiglio.
Mezza notte e mezza a Bophal e' molto bello pure lui.
Gerusalemme! Gerusalemme! mi ha permesso di liberarmi del complesso d'ignoranza nei confronti del conflitto israeliano-palestinese, nel senso che continuo a non capirci nulla ma da allora mi sembra normale non capirci nulla percio' me ne sono fatto una ragione.
Domani la liberta' mi sembra una bella pizza, anche perche' con Gerusalemme avevo gia' dato.
Il quinto cavaliere e' un giallone di spionaggio, carino, da ombrellone.
Saluti
 

Kriss

blonde member
La città della gioia è un libro che ho letto molti anni fa e che ricordo mi ha emozionata tantissimo. Ho seguito passo a passo la storia di questa famiglia a cui ne capitavano di tutti i colori. Ricordo però che mai per un momento ho pensato a questi personaggi come a persone tristi e angosciate. Nelle loro piccole vittorie La Pierre ha sempre sottolineato la felicità e la soddisfazione per i risultati raggiunti. Una saggezza di vita molto più profonda della nostra da cui possiamo solo imparare e trarre messaggi positivi. Consigliatissimo.
 

velmez

Active member
x novella76: si ho letto shantaram non molto tempo fa e devo dire che rientra a pieno titolo tra i miei libri preferiti: un po' sdolcinato ogni tanto e forse un po' elementare... ma è così indiano da essere disarmante! te ne innamori subito!!
non sono particolarmente contenta del cambiamento di calcutta... come dice Kriss non bisogna pensare che agli iniani come persone tristi ed angosciate...è come x gli slum di shantaram... ho visto + felicità in india che negli altri paesi!
 

pegaso

New member
appena finito di leggere! completamente preso da questo libro che ho scelto grazie alla lista dei 100 migliori libri.
Che dire, davvero toccante, pagine e pagine lette per trovare uno spiraglio di luce, un segno di speranza, un qualcosa che porti a un bel finale ........ quanto ho sperato per il povero contadino
 

sailman

New member
Fosse per me sarebbe adottato come libro di testo in tutte le scuole: personaggi che se non fossero veri sarebbero difficili da immaginare, ben scritto, dalle proprietà antidepressive fenomenali, racconta un mondo del quale si continua a parlare troppo poco e per il quale si continua a fare ancora meno.

:ad:
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
E' davvero difficile spiegare cosa sia questo libro… è difficile anche dire qualcosa di sensato per descriverlo senza risultare banali e scontati.
Dunque, l'unica cosa che mi sento di fare è di consigliarne la lettura a tutti: Lapierre racconta una storia vera, reale e per questo non facile. Ma lo fa con un tale trasporto, una tale naturalezza e semplicità che non si può non amare questo libro.
Quella che troviamo in queste pagine è l'India più autentica, quella dell'estrema povertà e dell'estrema forza d'animo di un popolo indistruttibile, incredibilmente attaccato alla vita, in grado di far festa con niente, dal nulla, per i motivi più vari. Una marea umana in una città disumana, Calcutta, che accoglie tutti a prescindere dalla razza, dalla casta, dalla religione. Un grande marasma di gente fatto di microcosmi ed equilibri difficili da comprendere, ma facili da amare. Così, nella città miraggio, crogiolo di credenze e innamorata di Dio, si congiungono le storie di un ex contadino bengalese che si ritrova a fare l'"uomo-cavallo", di un giovane rampollo americano che per le viuzze della città della gioia impara cosa vuol dire davvero fare il medico, e di un sacerdote francese che più di ogni cosa vuole unirsi ai poveri più poveri per contemplare davvero il volto di Dio.
Libro meraviglioso, scritto divinamente, che mentre scorre via fa venire ancora più voglia di girare le pagine… stupenda, meravigliosa testimonianza di coraggio e speranza.
 
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