Bertola, Stefania - A neve ferma

libraia978

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Questa la trama:

Emma Trisciuoglio, aiutante pasticciera laureata in Stele di Rosetta, perde l'amore tre giorni dopo averlo trovato. La signora Elena, invece, l'amore lo insegue invano da trent'anni, e comincia ad avere un po' di fiatone. Per fortuna c'è Camelia, che si innamora senza difficoltà di chiunque incroci la sua strada. Il problema di Camelia, casomai, è il quaderno di ricette che le ha lasciato in eredità suo nonno, scritto in un codice misterioso. Peccato, perché forse, se riuscisse a decifrarlo, potrebbe vincere il concorso "Una Stella per Natale". Lei, però, potrebbe non partecipare neanche. Emma, invece, parteciperebbe volentieri, anche se Andrea non la ama più. Bianca è l'unica a cui il concorso non interessa, è troppo impegnata nella sua battaglia contro un giovane dottore ripetutamente ladro. Aggiungete la pregiata Pasticceria Delacroix, un'attrice francese, un apprendista coi piercing e gli imponderabili effetti di un film dei fratelli Wachowski, e preparatevi a qualche ora di intenso divertimento tra amori al cioccolato e sfide all'ultimo, dolcissimo assaggio.

Devo ripetere il giudizio che ho espresso riguardo all'altro libro suo che ho "recensito".
Libri particolari quelli di Stefania Bertola, carichi di un'ironia che sfiora il sarcasmo, e pieni di figure "quotidiane", che non possono non fare simpatia. Divertenti, ma non esilaranti, si lasciano leggere, ma senza lasciare un gran segno, un'amena lettura per una serata uggiosa.
Da non leggere per chi è a dieta, ¦visto che si parla continuamente di dolci squisiti.
 
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LettriceBlu

Non rinunciare mai
Mi sono avvicinata a questa storia sapendo fosse totalmente diversa da ciò che leggo di solito, principalmente perché mi erano state promesse molte grasse risate, che purtroppo non sono mai realmente arrivate: restando in tema di cucina, gli ingredienti che la compongono sono esattamente ciò che mi fa scappare a gambe levate, soprattutto la fastidiosissima ignoranza di un personaggio e la poca credibilità di quasi tutti gli innamoramenti. Probabilmente prendersi poco sul serio è proprio l'intento con cui il libro è stato pensato, però per me lettrice del 2023 con alle spalle la maggior parte della bibliografia della Bosco (lei sì che con alcune storie mi ha fatta ridere fino a non aver più fiato) e qualcosina della Kinsella (che pure lei mica scherza in fatto di risate) sa terribilmente di antico e decisamente superato.
 
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