Camilleri, Andrea - La scomparsa di Patò

risus

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Vigata, 21 marzo 1890. Venerdì Santo.
Viene messa in scena la rappresentazione teatrale della Passione di Cristo, come da tradizione.
Antonio Patò interpreta, ormai da qualche anno, il ruolo di Giuda.
L'Escariota precipita, come da copione, in una botola creata sul palcoscenico a simboleggiare la caduta negli inferi del traditore... ma da quella botola non riemergerà più e più nessuno lo rivedrà, nè vivo nè morto...


Lo spunto per questo racconto Camilleri lo trova nel finale di A ciascuno il suo di Sciascia, il quale costruisce un fatto di cronaca e un personaggio destinati a rimanere indelebili nella mente dei lettori
tanto da diventare addirittura un proverbio "a indicare misteriose scomparizioni di persone o oggetti" (Leonardo Sciascia).

Camilleri cambia faccia ad un episodio spiacevole che mette in ansia non solo una famiglia ma un' intera cittadinanza; è straordinario come riesce a farlo diventare una buffa commedia degli equivoci nella quale si susseguono senza sosta le ipotesi più astruse, dispararte, divertenti sul destino di Patò.

Scelta azzeccatissima è quella di affidarsi totalmente alla forma letteraria del dossier, già sperimentata ne La concessione del telefono: i fatti della "vicenda Patò" emergono così da lettere, articoli di giornali, documenti ufficiali, in un riuscitissimo connubio di linguaggi popolare, borghese, burocratico.
E poi la esilarante contrapposizione tra Pubblica Sicurezza e Reali Carabinieri, tra giornali filo-governativi e di opposizione rendono piacevolissimo il romanzo durante tutta la lettura.

Consigliatissimo!!!
:wink::wink:
 

elena

aunt member
Interessantissimo.......aggiungo subito alla lista desideri :YY:YY:YY
 

elena

aunt member
... sono quasi commosso per il tuo commento... :mrgreen::mrgreen:
grazie!!!!:wink:

P.S. (serio!): vedrai, la lettura sarà molto piacevole e divertente...:)

(seria anche io!) moltissime volte leggo i libri proprio perché mi piace come vengono commentati da alcune persone.......e questo è il caso :wink:....già il fatto che hai citato Sciascia e la forma letteraria utilizzata per La concessione del telefono (il libro di Camilleri che più mi è piaciuto)......sono elementi sufficienti per inserirelo tra le future (anche se non so quanto future :?) letture :D
 

darseven

New member
...Ma poi, alla fine, adduvi si 'nni jiu, Patò? (trad. dal sanscrito= dove se ne andato Patò?)

Un romanzo particolare, fatto con incartamenti burocratici ed informative di polizia. Come quando ti ritrovi di fronte ad un nuovo fascicolo senza saper bene di che cosa si parla.

Un libro che mette alla prova la pazienza del lettore abituato alla narrativa fluente e sicula del bravo Camilleri.
 

darida

Well-known member
acchiappato e messo in lista... se poi non mi fa ridere caffè doppio e strudel tutto a carico tuo :mrgreen: piaciuto come commento? :mrgreen:

p.s.c'è molto uso del dialetto?
 

risus

New member
acchiappato e messo in lista... se poi non mi fa ridere caffè doppio e strudel tutto a carico tuo :mrgreen: piaciuto come commento? :mrgreen:

p.s.c'è molto uso del dialetto?

a dire il vero preferisco commenti "alla Elena"...:mrgreen::mrgreen:
... qui mi sa che piano piano riuscirai ad estorcermi una cena con la scusa che il libro non ti fa ridere!!!!:mrgreen::mrgreen:
dai, il libro è simpatico... magari non ti sbellichi dalle risate ma la lettura è piacevole... anche per una che si è addormentata guardando "Non ci resta che piangere"...:wink:

In quanto al dialetto, forse ce n'è meno rispetto agli altri romanzi di Camilleri per la forma letteraria usata: articoli di giornali, documenti ufficiali, lettere di politici... termini e forme forse un po' datate ma comprensibilissime.
 

elena

aunt member
a dire il vero preferisco commenti "alla Elena"...:mrgreen::mrgreen:
... qui mi sa che piano piano riuscirai ad estorcermi una cena con la scusa che il libro non ti fa ridere!!!!:mrgreen::mrgreen:
dai, il libro è simpatico... magari non ti sbellichi dalle risate ma la lettura è piacevole... anche per una che si è addormentata guardando "Non ci resta che piangere"...:wink:

In quanto al dialetto, forse ce n'è meno rispetto agli altri romanzi di Camilleri per la forma letteraria usata: articoli di giornali, documenti ufficiali, lettere di politici... termini e forme forse un po' datate ma comprensibilissime.

O.T.
Veramente......se c'è possibilità di estorcere una cena......mi accodo anche io volentieri :mrgreen:
Daria passerai alla storia per esserti addormentata con i mitici Benigni e Trosi :OO

Il libro però è già nella mia libreria........in attesa di essere letto :YY
 

darida

Well-known member
O.T.
Veramente......se c'è possibilità di estorcere una cena......mi accodo anche io volentieri :mrgreen:
Daria passerai alla storia per esserti addormentata con i mitici Benigni e Trosi :OO

Il libro però è già nella mia libreria........in attesa di essere letto :YY

Solo con quello? C'è una ragione perché guardo i film più volte, a parte la tonteria :mrgreen: per tirare insieme i pezzi. Può farmi ridere o piangere o incazzare,ma quando mi viene zzzzzzzzz sonno zzzzzzzzzz è finita! :wink:
 

risus

New member
O.T.
Veramente......se c'è possibilità di estorcere una cena......mi accodo anche io volentieri :mrgreen:


Il libro però è già nella mia libreria........in attesa di essere letto :YY

Ho capito, va... ci incontriamo a metà strada (quindi in Toscana,:mrgreen:) e siete mie ospiti a cena... preferisco invitarvi direttamente e con molto piacere
piuttosto che subire una estorsione in piena regola!!!!!:mrgreen::mrgreen:
 

isola74

Lonely member
Che dire? adoro Camilleri e i suoi romanzi storici! questo forse non raggiunge l'altezza della concessione del telefono (che secondo me è il migliore) ma è da leggere di sicuro!
 

darida

Well-known member
un dossier che ti stupisce e acchiappa fin dalle primissime pagine, e ti ritrovi a pensare in siculo a rileggere da capo ogni volta le intestazioni della corrispondeza che potresti pure saltare, ma tant'e':mrgreen: una lettura astrusa per certi versi ,ma talmente esilarante che con un cicinin di predisposizione ai dialetti, e una rinfrescata-piacevolissima- ad una forma linguistica in disuso, e' fatta!



Giuda murì
Patò spirì
Spirì Patò
Cu l'ammazzò?
Quantu patì
E po'; pirchì
Patò spirò?

altrettanto arguto e ironico La concessione del telefono, che non ho ancora terminato di leggere ma che mi piaceva gia' dal titolo :wink: :mrgreen:
 

Silvi@

New member
un dossier che ti stupisce e acchiappa fin dalle primissime pagine, e ti ritrovi a pensare in siculo a rileggere da capo ogni volta le intestazioni della corrispondeza che potresti pure saltare, ma tant'e':mrgreen: una lettura astrusa per certi versi ,ma talmente esilarante che con un cicinin di predisposizione ai dialetti, e una rinfrescata-piacevolissima- ad una forma linguistica in disuso, e' fatta!



Giuda murì
Patò spirì
Spirì Patò
Cu l'ammazzò?
Quantu patì
E po'; pirchì
Patò spirò?

altrettanto arguto e ironico La concessione del telefono, che non ho ancora terminato di leggere ma che mi piaceva gia' dal titolo :wink: :mrgreen:

Concordo pienamente! Io l'ho letto un mesetto fa ma ancora mi ricordo le risate che mi sono fatta leggendo i vari rapporti congiunti carabinieri /polizia! Ironia allo stato puro!
 

DoppiaB

W I LIBRI !
E' il mio secondo libro di Camilleri, mi preoccupava un po' la narrazione sviluppata sotto forma articoli di giornale e lettere, pensavo potesse risultare poco scorrevole. Invece no, tutt'altro. Bello scoprire piano piano le vicende dal ragioniere Patò attraverso lettere più o meno ufficiali e battibecchi tra polizia e carabinieri.
Mi divertivano soprattutto le lettere dl Sua Eccellenza il Senatore Pecoraro Grande Ufficiale Artidoro :ad
Bravo Camilleri. Il tuo prossimo libro che leggerò sarà Il nipote de negus.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Invece io sono passata direttamente al film.
Lo so che non è la stessa cosa,magari in futurò lo leggerò.
Cmq il film secondo me non è male.
Magari chi ha letto il romanzo e poi visto il film mi saprà dire.
 

Meri

Viôt di viodi
Invece io sono passata direttamente al film.
Lo so che non è la stessa cosa,magari in futurò lo leggerò.
Cmq il film secondo me non è male.
Magari chi ha letto il romanzo e poi visto il film mi saprà dire.

Ho letto il libro e qualche giorno fa ho visto il film. Mi sono piaciuti entrambi, il libro perchè Camilleri è Camilleri, il film perchè segue il libro e gli attori sono azzeccati.
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Ho letto il libro e qualche giorno fa ho visto il film. Mi sono piaciuti entrambi, il libro perchè Camilleri è Camilleri, il film perchè segue il libro e gli attori sono azzeccati.

Sto cercando il film, quando uscì al cinema nelle sale vicino al mio paese neanche lo misero in programmazione...:MUCCA
 
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