Schnabel, Julian - Lo scafandro e la farfalla

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Francia-U.S.A. 2007
Drammatico/biogafico, 112'
Cast:Mathieu Amalric, Emmanuelle Seigner, Marie-Josée Croze, Hiam Abbass, Niels Arestrup, Fiorella Campanella, Jean-Pierre Cassel, Emma de Caunes, Max von Sydow

Premi:
Festival di Cannes 2007: premio per la miglior regia
2 Golden Globe 2008: miglior regista, miglior film straniero
2 Independent Spirit Awards 2008: miglior regista, miglior fotografia
2 Premi César 2008 (su 7 nomination): miglior attore (Mathieu Amalric), miglior montaggio
National Board of Review Awards 2007: miglior film straniero
Camerimage 2007: Rana d'oro (Janusz Kaminski)


All'età di 43 anni, Jean-Dominique Bauby, giornalista e padre di due bambini, finisce in coma a causa di un incidente. Al suo risveglio, purtroppo, ogni sua funzione motoria risulta assente, é paralizzato, solo l'occhio sinistro ancora funziona, e tramite questo che mantiene i suoi contatti con il mondo esterno, é tramite questo che arriverà addirittura a scrivere un libro...

Link al libro
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Molto molto bello il film, premio alla regia veramente meritato.
Fin dalle prime immagini, in cui si capisce che si è dalla parte del protagonista, si ha questa sensazione "claustrofobica" di essere imprigionati in un corpo che non si muove, che non risponde, che non emette suoni, ma il pensiero c'è e si fa portavoce di quest'uomo.
Mi ha commosso sin da subito, senza entrare in pietosismi ma trovandomi quasi a "tifare" per lui perchè un modo per comunicare ce l'aveva, con una infinita pazienza, tramite un alfabeto speciale. Ha trovato la voglia, il desiderio di scrivere il suo libro.
E come nel libro, in cui lui rievoca i suoi ricordi, trovando comunque il modo di viaggiare ovunque e di fare qualsiasi cosa, tramite l'immaginazione, riesce nel suo sogno.
Belli i momenti di flashback che lui evoca e poi tutto d'un tratto si fermano, tornando alla sua realtà odierna.
Bello il film, tanto quanto il libro.
 

skitty

Cat Member
Davvero un film bellissimo, molto particolare per le riprese attraverso l'occhio del protagonista... A volte le immagini sono offuscate dalle sue lacrime. Si ha proprio la sensazione di vivere con lui le difficoltà angoscianti che la malattia gli presenta: trovarsi immobili e senza riuscire a comunicare è davvero frustrante...
Jean-Dominique si rende presto conto di avere ancora delle parti funzionanti nel suo corpo: l'occhio, la memoria e l'immaginazione. E usando queste tre cose, e la sua forza di volontà, riuscirà a scrivere un libro sensazionale.
Inevitabile riflettere sulle fortune che abbiamo, e su come vadano vissute fino in fondo, sempre, ogni giorno.
 
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