XV G.L. - L'insostenibile leggerezza dell'essere (Milan Kundera)

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Apro la discussione per i commenti al libro protagonista del XV Gruppo di lettura: L'insostenibile leggerezza dell'essere dello scrittore ceco Milan Kundera.

Ai partecipanti la parola :D
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Il libro è particolarissimo, per ora mi piace molto e offre innumerevoli spunti di riflessione...ma non sono arrivata nemmeno a metà! I commenti a dopo :D
 

Dory

Reef Member
Io sono già a buon punto, più o meno la metà.
E' molto difficile commentarlo perché offre sicuramente moltissimi spunti di riflessione e tratta molti temi interessanti, però lo fa utilizzando... non so come dire... una trama, un soggetto (come si direbbe in ambito cinematografico) che non mi convince e che non capisco fino in fondo, mi chiedo perché l'abbia scelto... mah :?
 

AmelieBuendìa

New member
Io sono già a buon punto, più o meno la metà.
E' molto difficile commentarlo perché offre sicuramente moltissimi spunti di riflessione e tratta molti temi interessanti, però lo fa utilizzando... non so come dire... una trama, un soggetto (come si direbbe in ambito cinematografico) che non mi convince e che non capisco fino in fondo, mi chiedo perché l'abbia scelto... mah :?

Cosa non ti convince?:?
 

zolla

New member
come ho già scritto,un libro fondamentale di questi anni.Molto complesso,pieno di digressioni filosofiche,morali,ma supportato anche da una trama appassionante,che si svolge in molti paesi,con personaggi mirabili,ben delineati,devo dire ben resi nell'eccellente film che Steven Soderbergh ne ha tratto,peccato che sia di difficile reperibiltà,sarebbe stato molto interessante proporlo per un cineforum e aprire una discussione sul sempre scottante tema sul rapporto tra romanzo e riduzione cinematografica.
 

Dorylis

Fantastic Member
Finito!!! E' un libro allo stesso tempo delicato e profondo.. La sua leggerezza è quasi impalpabile mentre la sua pesantezza si rivela nella sua necessità di essere letto :D ("Es muss sein? Es muss sein!)
Mi sono accostata alla lettura di questo libro quasi con timore nonostante il titolo mi abbia più volte attirato. Avevo paura che un libro dal titolo così interessante avrebbe poi potuto deludermi nei contenuti! Invece non è stato assolutamente così...L'insostenibile leggerezza dell'essere è un libro che aiuta a vedere meglio le paradossali incongruenze tra il modo di vedere maschile e quello femminile.. Pensandoci bene è una sorta di filosofia delle opposizioni (Tomas-Tereza; Sabina-Franz) che si scopre ogni giorno più attinente alla realtà..I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Teresa, una donna reale e con una psicologia complessa. Trovo incredibile la profondità con cui vengono spiegate anche le "scappatelle" di Tomas: anche quello che sembra essere superficialità e leggerezza acquisisce in questo libro un carattere filosofico. Dopotutto dietro ad ogni azione ci sta una riflessione che si può rivelare a seconda del contesto leggera o pesante..
L'inizio del libro risulta leggero, la fine pesante.. Ma non vi ricorda un po' la vita???? Bello, bello, da rileggere, sottolineare e soffermarci a pensare..
Capolavoro!! 5/5
 

AmelieBuendìa

New member
Finito!!! E' un libro allo stesso tempo delicato e profondo.. La sua leggerezza è quasi impalpabile mentre la sua pesantezza si rivela nella sua necessità di essere letto :D ("Es muss sein? Es muss sein!)
Mi sono accostata alla lettura di questo libro quasi con timore nonostante il titolo mi abbia più volte attirato. Avevo paura che un libro dal titolo così interessante avrebbe poi potuto deludermi nei contenuti! Invece non è stato assolutamente così...L'insostenibile leggerezza dell'essere è un libro che aiuta a vedere meglio le paradossali incongruenze tra il modo di vedere maschile e quello femminile.. Pensandoci bene è una sorta di filosofia delle opposizioni (Tomas-Tereza; Sabina-Franz) che si scopre ogni giorno più attinente alla realtà..I personaggi sono ben caratterizzati, soprattutto Teresa, una donna reale e con una psicologia complessa. Trovo incredibile la profondità con cui vengono spiegate anche le "scappatelle" di Tomas: anche quello che sembra essere superficialità e leggerezza acquisisce in questo libro un carattere filosofico. Dopotutto dietro ad ogni azione ci sta una riflessione che si può rivelare a seconda del contesto leggera o pesante..
L'inizio del libro risulta leggero, la fine pesante.. Ma non vi ricorda un po' la vita???? Bello, bello, da rileggere, sottolineare e soffermarci a pensare..
Capolavoro!! 5/5

Dorylis...condivido compleamente..il titolo aveva spaventato anche me.
Spesso il titolo di un libro ci chiama...e purtroppo spesso è solo il titolo a prenderci :( mi successe con Daji Sie (mi pare si scrive così),il titolo mi chiamò, "Balzac e la piccola sarta cinese"...ma solo il titolo
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
primo aggiornamento :YY


  • zolla: libro fondamentale, molto complesso, trama appassionante, personaggi mirabili
  • Dorylis: delicato e profondo, capolavoro, 5 su 5
diciamo che le prime due recensioni sono molto invoglianti TUNZZZ
 

elena

aunt member
[FONT=Calibri, sans-serif]Ops.....non mi ero accorta che erano già aperte le discussioni su questo gruppo di lettura :boh:.....rimedio subito perché per me questo libro merita veramente un adeguato approfondimento, visti i diversi di lettura a cui si presta.[/FONT]
[FONT=Calibri, sans-serif]
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[FONT=Calibri, sans-serif]Per quanto riguarda il piano relativo alla vicenda.....a mio parere è quello che meno colpisce (infatti pur avendo già letto il libro non la ricordavo quasi per nulla) . La storia tra Thomas e Tereza è in certo senso piuttosto usuale: lui è lo stereotipo dell'uomo che non sembra provare alcun vero sentimento profondo, sentendosi piuttosto appagato dalla sua intensa e superficiale vita sessuale. Il suo legame con Tereza sembra un evento incidentale in cui alla fine si trova coinvolto suo malgrado, anche se probabilmente alla fine potrebbe essere qualificato come “amore”. Tereza per contro è una donna piuttosto fragile che vive in una realtà onirica non solo di notte (con i suoi intriganti e angoscianti sogni) ma anche nella realtà di tutti i giorni : in questo mondo di sogni, creato per sfuggire ad una realtà che rifiuta, apprezzabile è il suo rapporto con i libri. [/FONT][FONT=Calibri, sans-serif]Il[/FONT][FONT=Calibri, sans-serif] libro era per Tereza il segno di riconoscimento di una fratellanza segreta. Contro il mondo della volgarità che la circondava, essa aveva infatti un'unica difesa: i libri che prendeva in prestito alla biblioteca comunale[/FONT][FONT=Calibri, sans-serif]. Anche le vicende dell'altro duetto, Sabina e Franz, non sono così sensazionali o originali: devo dire però che la figura di Sabina, così libera e per certi versi anticonformista, mi è risultata piuttosto simpatica (mitica la storia della bombetta del nonno!).[/FONT]
[FONT=Calibri, sans-serif]
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[FONT=Calibri, sans-serif]Molto più interessante e profonda è l'analisi della realtà sociale praghese della fine degli anni '70, il senso di oppressione, il timore di essere sempre spiati e osservati, il decadimento degli intellettuali non allineati e l'opposta ascesa di quelli che si prestano a coprire la realtà dietro una fitta coltre di falsità a vantaggio esclusivamente del cattivo gusto ( Kitsch).[/FONT]
[FONT=Calibri, sans-serif]
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[FONT=Calibri, sans-serif]Notevoli sono gli spunti per un'analisi degli opposti quali leggerezza/pesantezza, corpo/anima, bene/male: l'autore non offre una soluzione univoca finale ma si limita a penetrare nelle bassezze della mente umana mostrando come ogni singola situazione possa essere considerata con un'accezione positiva o negativa a seconda delle circostanze. Kundera, quindi, mette tutto in discussione: da una parte sembra non disdegnare il folle mito di Nietzche del perenne ritorno delle cose e di conseguenza la grave responsabilità degli uomini rispetto a reiterarsi di alcuni eventi (Robespierre tornerebbe sempre a mozzare teste) ma dall'altra ammette la possibilità che tutto sia destinato a finire definitivamente e quindi l'umanità si potrebbe permettere una certa superficialità nelle azioni, anche se ciò comporterebbe senza dubbio una inaccettabile e “insostenibile leggerezza dell'essere”.[/FONT]
[FONT=Calibri, sans-serif]
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[FONT=Calibri, sans-serif]Per me è un vero capolavoro: voto 5/5[/FONT]
 

Dory

Reef Member
Cosa non ti convince?:?

Per impegni vari ho dovuto interrompere la lettura per un paio di giorni.. visto che alcuni hanno finito e scritto tantissimo sul libro, credo che prima di leggervi sarà meglio che lo finisca anch'io...
...anche per poter spiegare meglio cosa non mi convince (e che non capisco bene) di questo libro.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
si aggiorna :YY


  • zolla: libro fondamentale, molto complesso, trama appassionante, personaggi mirabili
  • Dorylis: delicato e profondo, capolavoro, 5 su 5
  • elena: un vero capolavoro, 5 su 5
diciamo che i primi ne sono entusiasti :)
 

~ Briseide

Victorian Lady
Bè, devo dire che questo non può certo definirsi un libro che lascia indifferenti. Credo che possa piacere, farsi amare, detestare ma non lasciare il lettore inerme. La storia tiene sempre svegli, attenti, perchè l'autore genera riflessioni che sono lo specchio dei personaggi e delle loro vicende che fanno sentire inevitabilmente coinvolti.
Personalmente ho vissuto un continuo rapporto d'odio-amore con questo libro.
C'erano attimi in cui in quelle parole mi riconoscevo, altre in cui mi sentivo diametralmente lontana e avrei avuto voglia di lanciare il libro contro il muro per l'irritazione, altri in cui l'essere patetico dei personaggi sfiorava l'intollerabile, per quanto realistico modo di essere di certe persone, altri infine in cui mi trovavo a rileggere lo stesso passaggio e a riflettere.
Credo che questo libro possa essere considerato su più piani di lettura; la storia dei personaggi, gli spunti riflessivi-filosofici, le vicende politiche.
Malamente ho tollerato gli aspetti più riprovevoli dei protagonisti.
Inutile dire che la concezione che ha Tomas del suo rapporto con le donne è a mio parere disgustoso; ma ancor più disgustoso è che dinanzi alla sofferenza di Tereza per ciò, egli si limita a stringere le sue mani tremanti e a giustificarsi, anzichè eliminare la causa di quelle sofferenze, di cui ha la faccia tosta di professarsi persino addolorato. E Tereza? Che accetta l'infedeltà di Tomas, senza pretendere il dovuto rispetto; no, rabbrividisco come donna. Anche se il suo personaggio è senza dubbio il più femminile, con la sua sensibilità, disarmante. Sabina pure, con la sua necessità di 'tradire', si rende a tratti insopportabile; così come Franz, con la sua ricerca si un passato con questa donna ormai chiuso. Ma c'è da dire che per quanto facciano indignare, questi personaggi li ho sentiti veri, ed è questo, secondo me, il pregio più grande del libro. L'essere umano messo a nudo nel suo aspetto più avvizzito, rude, penoso.
Un riguardo particolare alla parte conclusiva del libro, intrisa di dolcezza e capace di commuovere.
Non gli dò il massimo come voto, diciamo che mi attengo alla piena sufficienza. Un 4-/5 potrebbe andare. Comunque senz'altro è una lettura che consiglierei; così eterogenea come storia, al punto da poter scatenare reazioni altrettando variegate nei lettori.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Sono d'accordo sul fatto che non è un libro che può lasciare indifferenti. Ogni personaggio, attraverso la narrazione e le riflessioni dell'autore, viene analizzato, sezionato, sviscerato, e in ciascuno, sotto diversi aspetti, ho trovato qualcosa di familiare, pur essendo le varie caratteristiche esasperate dall'estremo contesto sociale e politico nel quale si svolge il romanzo. Tereza è una donna fragile ed estremamente umana, non mi sento di esprimere un giudizio negativo sul suo comportamento... chi dice che la sua vita sarebbe stata migliore se avesse lasciato Tomas? Lui comunque a suo modo amava lei, e mi ha colpito il modo in cui alla fine l'autore evidenzia che anche lui subisce alcune decisioni di lei, perciò chi è il più debole e chi il più forte? Certamente poi non mi piacerebbe incontrare un Tomas nella vita, ma questo è un altro discorso...da "spettatrice", nonostante il suo comportamento mi abbia innervosito più volte, non riesco a considerarlo un personaggio negativo, forse anche per via della sua onestà (nei limiti del possibile) nel reagire alle pressioni politiche subite.
Particolare il personaggio di Sabina con le sue "ribellioni", il concetto di tradimento, e soprattutto la bombetta, che quasi assume le sembianze di un personaggio a se', e i suoi significati simbolici sovrapposti; in fondo ognuno di noi quante bombette possiede?
Molto chiara e crudamente realistica la descrizione del contesto sociale e politico della Praga dell'epoca; l'autore trasmette perfettamente il concetto di regime e di tutto ciò che esso comporta.
Mi è piaciuto il suo soffermarsi sul gioco delle coincidenze, che condiziona così tanto la nostra vita, e sui concetti di leggerezza e pesantezza, di forza e debolezza, che si fondono e si confondono.
Sono d'accordo con Briseide per quanto riguarda l'ultima parte, tenera e commovente... soprattutto il capitolo in cui si parla di Karenin, dell'importanza che ha per i protagonisti e della sua fine.
Per concludere (ed era ora) direi che secondo me è un libro molto bello, toccante, originale nel suo stile chiaro e diretto e che offre mille spunti di riflessione. Voto a caldo 5/5!
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
aggiornamento :YY


  • zolla: libro fondamentale, molto complesso, trama appassionante, personaggi mirabili
  • Dorylis: delicato e profondo, capolavoro, 5 su 5
  • elena: un vero capolavoro, 5 su 5
  • Briseide: lettura eterogenea, può provocare reazioni diversificate ed opposte, consigliato 4 su 5
  • alessandra: molto bello, toccante, originale, 5 su 5
5 per ora le recensioni raccolte :)
 

Lauretta

Moderator
bene...devo dire che rileggere questo libro mi ha dato una mano a rifletterci ancora di più...Teresa è fragile non riesce a staccarsi da un Tomas che sostanzialmente quello che crede, anche se sembra anche lui schiavo di quello che fa...stupendi i sogni di Teresa..lo specchio della sua anima..e anche Sabina fa la sua parte di traditrice..secondo me è un personaggio ben costruito!! l'amico Karenin che all'inizio sembra un personaggio secondario si rivela un elemento saldo di questa relazione..commovenete la sua morte...
comunque sono contenta di averlo riletto..rimane uno dei miei libri preferiti...
 

Dory

Reef Member
Non ho la più pallida idea di che voto dare a questo libro.
E' bello e terribile, alto e basso, interessante e scialbo, a tratti non riesci a staccare gli occhi dalle pagine e certe volte lo vorresti chiudere e non andare più avanti, è leggero e pesante... :mrgreen:
Direi che non posso dire di meglio di quello che ha detto Calvino di questo libro, che è scritto sulla quarta di copertina: "Forse solo la vivacità e la mobilità dell'intelligenza sfuggono a questa condanna (il fatto che ciò che ci sembra leggero non tarda a rivelare il proprio peso insostenibile): le qualità con cui è scritto il romanzo".
Mentre sto qui a tentare di spiegarvi ciò che mi è piaciuto e ciò che mi ha lasciato perplessa, se non addirittura spaventata, di questo libro, che non mi piace e mi piace moltissimo nello stesso tempo, mi vengono in mente talmente tante cose che non riesco a metterle in ordine in modo da scriverle.
Magari pian piano mi verranno fuori, per ora dico due cose:
1_ mi sconvolge la trama, l'ossatura, su cui si basano tutte le riflessioni
2_ mi è rimasta molto impressa la parte in cui parla del figlio di Stalin e l'avvicinamento dei due poli, che poi riprende parlando di Franz;

Sono passata da uno stato in cui mi dicevo "non leggerò mai più un libro simile" ad ora che dico "devo rileggerlo di nuovo".
Non mi resta che ribadire ciò che ha detto Calvino, una scrittura superba, una qualità "che appartiene a un altro universo da quello del vivere"
 

El_tipo

Surrealistic member
sto provando a scrivere una recensione di questo libro da almeno 1 ora, ma scrivo e taglio quello che ho scritto in continnuazione. Ho finalmente capito che parlando di questo libro si può giungere ad una sola conclusione: Si può essere d'accordo o in disaccordo sulle posizioni prese da tomas, si può essere d'accordo o in disaccordo sul messaggio di fondodi Kundera, ma si deve essere necessariamente d'accordo sul fatto che sia UN AUTENTICO CAPOLAVORO
 
Stato
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