Borges, Jorge Luis (attribuita) - Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita

elisa

Motherator
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Se io potessi vivere un'altra volta la mia vita
nella prossima cercherei di fare più errori
non cercherei di essere tanto perfetto,
mi negherei di più,
sarei meno serio di quanto sono stato,
difatti prenderei pochissime cose sul serio.
Sarei meno igienico,
correrei più rischi,
farei più viaggi,
guarderei più tramonti,
salirei più montagne,
nuoterei più fiumi,
andrei in posti dove mai sono andato,
mangerei più gelati e meno fave,
avrei più problemi reali e meno immaginari.
Io sono stato una di quelle persone che ha vissuto sensatamente
e precisamente ogni minuto della sua vita;
certo che ho avuto momenti di gioia
ma se potessi tornare indietro cercherei di avere soltanto buoni momenti.
Nel caso non lo sappiate, di quello è fatta la vita,
solo di momenti, non ti perdere l'oggi.
Io ero uno di quelli che mai andava in nessun posto senza un termometro,
una borsa d'acqua calda, un ombrello e un paracadute;
se potessi vivere di nuovo comincerei ad andare scalzo all'inizio della primavera
e continuerei così fino alla fine dell'autunno.
Farei più giri nella carrozzella,
guarderei più albe e giocherei di più con i bambini,
se avessi un'altra volta la vita davanti.
Ma guardate, ho 85 anni e so che sto morendo.
 
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alessandra

Lunatic Mod
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Bellissima! Forse non è troppo tardi...
 

Mizar

Alfaheimr
Ma non è di Borges !
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elisa

Motherator
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diciamo che rimango agnostica a questo punto, non è certo che sia di Borges come non è certo che non sia di Borges, ci sono tutte e due le versioni, altrettanto illustri e documentate, è stata tradotta come sua poesia anche da Alistair Reid, traduttore inglese di Borges e di Neruda, ed è stata pubblicata su un'importante rivista canadese di poesia. Diciamo che dietro questa poesia c'è un affascinante mistero. :)
 

elisa

Motherator
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siccome documentandomi in rete ho trovato sia le posizioni che la attribuiscono a Borges che quella che non l'attribuiscono, nel titolo della poesia ho aggiunto attribuita e così tagliamo la testa al toro :D
 

Mizar

Alfaheimr
siccome documentandomi in rete ho trovato sia le posizioni che la attribuiscono a Borges che quella che non l'attribuiscono, nel titolo della poesia ho aggiunto attribuita e così tagliamo la testa al toro :D
Mi sono documentato anch'io (controllando la sua opera omnia).
La poesia non è di Borges: è una caricatura (di un tizio americano) nel suo stile...ed anche abbastanza evidente. Avevo intuito...ma credevo di sbagliarmi: ciò che mi ha insospettito è stato l'impossibile riferimento agli ottantacinque anni.

Chiunque voglia dimostrare o suggerire il contrario sarebbe invitato a mostrare prove: data di pubblicazione, raccolta etc.



Non sporchiamo inutilmente un genio con spazzatura :wink:
 

elisa

Motherator
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in puro stile Borges a quanto pare questa vicenda: recensiere opere inesistenti! :mrgreen:
 

Mizar

Alfaheimr
in puro stile Borges a quanto pare questa vicenda: recensiere opere inesistenti! :mrgreen:

Infatti è divertente :mrgreen:
Come ha scritto un tizio sul web (articolo trovato pochi minuti fa: http://www.calamandrei.it/istanti.htm [vd. fine pagina]), Borges si sarebbe scompisciato dalle risate per questa indebita attribuzione. E' un peccato che il simpaticone abbia "scritto" la poesia solo dopo la morte del Nostro! Sai che ridere: la replica di Borges sarebbe stata essa stessa un'opera d'arte.
 

Mizar

Alfaheimr
Ho guardato la traduzione russa e' poesia di Borges si chiama Istanti( Моменты), anche ci sono i film su youtube
Aridaje:mrgreen:

Non è di B...gli è stata ErRoNeAmEnTe attribuita.

Il grande argentino ha scritto moltissimo. Composizioni sul tema della morte e della vita costellano la sua opera: consiglio a tutti di attingere da lì. Questo coso qui sopra apparirà, poi, solo carta da forno.
 

elisa

Motherator
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dedico a questo sconosciuto poeta che ha lasciato la sua impronta, forse la poesia più citata di Borges non è di Borges, vengono fatte mostre, traduzioni, commenti critici, e tutto questo è magnifico dal punto di vista della illusione della verità, questa presumo "vera" poesia di Borges

A un poeta minore dell'antologia

Dov'è la memoria dei giorni
che furon tuoi sulla terra e intrecciarono
gioia e dolore e furono per te l'universo?

Il fiume numerabile degli anni
li ha dispersi; sei una parola in un indice.

Dettero ad altri gloria senza fine gli dei,
iscrizioni ed eserghi, monumenti e diligenti storici;
di te sappiamo solo, oscuro amico,
che una sera udisti l'usignuolo.

Tra gli asfodeli dell'ombra, l'ombra tua vana
penserà che gli dei son stati avari.

Ma i giorni sono una rete di comuni miserie,
e c'è sorte migliore della cenere
di cui è fatto l'oblio?

Su altri gettarono gli dei
l'inesorabile luce della gloria, che guarda nell'intimo ed
enumera ogni crepa,
della gloria, che finisce col far avvizzire la rosa che venera;
con te, fratello, furono pietosi.

Nell'estasi d'una sera che non sarà mai notte,
tu odi la voce dell'usignuolo di Teocrito.
 
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