Tyler, Anne - Quando eravamo grandi

libraia978

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Questa la trama:

Raggiunta la mezza età, Rebecca scopre di aver vissuto un'esistenza diversa da quella che forse avrebbe voluto. Nemmeno ventenne ha lasciato il college e il fidanzato per sposare Joe Davitch, più vecchio di lei e già padre di tre bambine. E poco dopo, rimasta vedova giovanissima, si è ritrovata ad assumere il ruolo del capofamiglia: oltre ad accudire una figlia, tre figliastre e un vecchio zio del marito, ha mandato avanti l'attività della suocera affittando la grande casa ottocentesca dei Davitch, ormai fatiscente, per ricevimenti di nozze, pranzi di comunione, rinfreschi per celebrare le grandi occasioni della vita. E, tra una festa e un banchetto, tra la preparazione di un arzigogolato menu e la telefonata di un cliente capriccioso, adesso deve dedicarsi anche ai nipotini e alle complicate vicende sentimental-matrimoniali delle giovani Davitch. Sempre col suo naturale “ o, meglio, professionale “ buonumore.
Dov'è finita la ragazza timida e studiosa che era, per la quale qualsiasi festa era sempre stata una tortura? E come sarebbe Rebecca, adesso, se da giovane non avesse dato quella svolta brusca alla sua vita? Con la sensazione un po' amara di essere diventata la persona sbagliata, scopre in sè il desiderio di ripercorrere il proprio passato di ragazza, magari ritrovando quell'amore di gioventù che sembrava dimenticato...

E' il primo libro che leggo di quest'autrice, ma ho già messo gli altri in lista. Mi è piaciuto molto, sia per la trama, sia per lo stile semplice e diretto, che suscita tenerezza e anche a tratti un po' di amarezza. La protagonista è una donna come tante, che ad un certo punto della sua vita fa un bilancio, per scoprire che questo lo saprete se arriverete alla fine del libro.
Un solo consiglio: direi che questo libro è dedicato alle persone un po' più grandicelle, che sicuramente condivideranno meglio lo stato d'animo della protagonista.
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
ho letto anche io questo libro, come molti altri della Tyler, e condivido la tua opinione sul tipo di lettore. E' la scrittrice delle piccole cose quotidiane ma ha una tale grazia e acutezza nello scrivere che è un piacere leggerla. Consiglio tutti i suoi libri, secondo me non ha mai cadute di stile
 

Palmaria

Summer Member
Ecco un altro di quei libri che mai avrei letto senza i consigli del forum!:)

Ho trovato straordinaria la capacità della Tyler di entrare nell'animo dei suoi personaggi, soprattutto di quelli femminili, e di rendere partecipe il lettore delle loro insicurezze e delle loro gioie attraverso uno stile molto scorrevole e aggraziato.

In questo romanzo la protagonista Rebecca è una donna non più giovane che, giunta nel mezzo del cammin della sua vita, si interroga su quello che sarebbe stato il suo destino se, all'età di vent'anni, avesse scelto una strada diversa, continuando a studiare al college e finendo per sposare il fidanzato di sempre, anzichè farsi travolgere da un uomo più grande di lei, con già un matrimonio fallito e tre figlie alle spalle.

Beh, di fronte a questo dubbio, Rebecca si trova a compiere un percorso, soprattutto interiore, lungo il quale la Tyler ci accompagna, svelandoci una donna ben diversa da quanto appare ai suoi stessi familiari e, in fin dei conti, anche a se stessa.

Davvero bello, consigliato! (soprattutto ad un pubblico femminile, direi!) :wink:
 
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