Grossman, David - A un cerbiatto somiglia il mio amore

elena

aunt member
Un grande romanzo godibile a diversi livelli di lettura. Lo stile semplice di Grossman induce il lettore a seguire in primo luogo la narrazione di una storia personale che si snoda in un arco temporale di circa 30 anni: le vicende di una famiglia israeliana sono rivissute nei ricordi e descritte con gli occhi di Orah, la protagonista. Gli eventi vengono, di conseguenza, descritti in una prospettiva decisamente femminile: notevole è la capacità dell’autore di immedesimarsi nel modo di sentire di una donna, di descrivere la partecipazione emotiva e il grado di sensibilità di una madre, di rendere il senso di inadeguatezza e incapacità di comprensione del mondo maschile.
Il primo capitolo rappresenta una sorta di premessa per far meglio comprendere il rapporto di amore e amicizia che lega i tre personaggi principali: Orah, Avram e Ilan, sono tre sedicenni che si ritrovano in isolamento in un reparto di ospedale, mentre fuori imperversa la guerra. L’isolamento è una condizione particolare che, anche in una situazione di “malattia”, consente di creare un mondo fittizio e ideale, non turbato da vicissitudini esterne.
L’avvio della storia si realizza trent’anni dopo con una singolare scommessa di Orah: la donna si auto convince che non sarà in casa per tutto il periodo che il figlio presta il prolungamento del servizio militare, per una speciale missione, non ci sarà possibilità che gli ufficiali preposti possano comunicarle una brutta notizia e la mancata comunicazione rappresenta la rottura di uno schema prefissato e, di fatto, la non realizzazione dell’evento, che resta relegato nel mondo delle idee e non si traduce in realtà.
Inizia così il singolare viaggio di questa donna che, abbandonata dal marito (Ilan), decide di farsi accompagnare dall’amico di sempre, Avram: quest’ultimo è in realtà un’immagine riflessa di un uomo, un guscio vuoto che si trascina nella sua quotidianità senza alcun entusiasmo o interesse per la vita.



Semplicemente stupendo: voto 5/5 :D
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Ogni volta che lo vedo in libreria, questo libro attira la mia attenzione... inoltre, la bella descrizione che ne hai fatto tu, mi invoglia ancora di più a provare ad iniziarlo. Si vedrà... :) Intanto attendo di vedere se qualcuno ha altri commenti da fare ;)
 

elena

aunt member
Ogni volta che lo vedo in libreria, questo libro attira la mia attenzione... inoltre, la bella descrizione che ne hai fatto tu, mi invoglia ancora di più a provare ad iniziarlo. Si vedrà... :) Intanto attendo di vedere se qualcuno ha altri commenti da fare ;)

Il libro spaventa per la mole.....ma ti assicuro che è così scorrevole che non senti affatto il "peso delle pagine" :wink:!!!
E' il più bello dei romanzi di Grossman che ho letto :D
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Il libro spaventa per la mole.....ma ti assicuro che è così scorrevole che non senti affatto il "peso delle pagine" :wink:!!!
E' il più bello dei romanzi di Grossman che ho letto :D

Davvero? :) Io purtroppo non ho letto nulla di quest'autore, ma sono comunque molto interessata! Se devo essere sincera, di questo libro mi aveva colpito il bell'ometto che c'è in copertina!!!! AHAHAHAHAHAH!!!!
Comunque sia, lo metto sicuramente nella lista dei libri da leggere ;)
 

isola74

Lonely member
Il libro spaventa per la mole.....ma ti assicuro che è così scorrevole che non senti affatto il "peso delle pagine" :wink:!!!
E' il più bello dei romanzi di Grossman che ho letto :D

anche a me frulla in testa da un po' di tempo di comprarlo... e la tua recensione non fa altro che peggiorare le cose :mrgreen:...
Non è la mole che mi spaventa, figurati, è il fatto che il solo libro di Grossman (Con gli occhi del nemico) che ho, l'ho abbandonato subito ed è lì che mi guarda in cagnesco :wink:...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
anche a me frulla in testa da un po' di tempo di comprarlo... e la tua recensione non fa altro che peggiorare le cose :mrgreen:...
Non è la mole che mi spaventa, figurati, è il fatto che il solo libro di Grossman (Con gli occhi del nemico) che ho, l'ho abbandonato subito ed è lì che mi guarda in cagnesco :wink:...

anche io ho un'esperienza con Grossman particolare, ho abbandonato Vedi alla voce amore dopo dieci pagine, che col cerbiatto vada meglio? io lo metto in lista...
 

supersimo06

New member
anche io ho un'esperienza con Grossman particolare, ho abbandonato Vedi alla voce amore dopo dieci pagine, che col cerbiatto vada meglio? io lo metto in lista...

Io mi ero letta "Esistono bambini a zig zag" e mi era piaciuto da morire! Adesso, con questa recensione mi hai fatto venir voglia di andare in libreria! :p
 

elena

aunt member
A me erano piaciuti molto anche Qualcuno con cui correre e Che tu sia per me il coltello......ma questo credo sia un gradino superiore sia come intensità di sentimenti che come storia. All'interno del racconto si snodano diverse vicende dei protagonisti.......ed ognuna potrebbe essere un romanzo.
Confermo.....bello, bello bello.......non vedo l'ora che qualcun altro lo legga per scambiare le impressioni ricevute :D
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
A un Cerbiatto Assomiglia il mio Amore è arrivato ieri nella biblioteca del mio paese. Domani vado a prenderlo, così finalmente inizio a leggerlo... ;)
 

darida

Well-known member
Di Grossman ho letto solo: Che tu sia per me il coltello, e anche se non sono certa di averne colto ogni sfumatura, lo trovai molto intenso e il mio è un ricordo forse confuso, ma positivo ,poi confesso di aver tenuto le distanze da questo autore che mi affascina molto, e che non vorrei sprecare :wink:
tuttavia potrei riprovarci con questo romanzo così caldamente consigliato dalla bella elena :D
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
A un Cerbiatto Assomiglia il mio Amore è arrivato ieri nella biblioteca del mio paese. Domani vado a prenderlo, così finalmente inizio a leggerlo... ;)

Chiedo scusa, ritratto: devo iniziare Qualcuno con Cui Correre perchè devo riconsegnarlo prima in biblioteca :p comunque sia, "A un Cerbiatto Assomiglia il mio Amore" sarà sicuramente il prossimo. Facciamo full immersion in Grossman in questo periodo!! :p
 

Apart

New member
Se non fosse che mi stufo facilmente di leggere libri di questa mole probabilmente l'avrei apprezzato molto di più. Questo è un limite del tutto personale. Il libro merita infatti il massimo dei voti. La parte iniziale del racconto, così surreale, è un capolavoro. Grossman è un grande scrittore, ma prima di tutto un grande uomo. L'ho visto recentemente in TV, a che "Tempo che fa", mentre dialogava con due altri grandi scrittori, Saviano ed Auster: che emozione!
 

Maria Antonietta

DolceRivoluzionaria
Sono sempre stata tentata da questo libro perchè di Grossman ho letto "Che tu sia per me il coltello" che ho trovato stupendo, profondo, un libro da leggere a tutti i costi...ma allo stesso tempo molto pesante, poco scorrevole. Se questo lo è un pò meno corro a comprarlo!
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
Sono sempre stata tentata da questo libro perchè di Grossman ho letto "Che tu sia per me il coltello" che ho trovato stupendo, profondo, un libro da leggere a tutti i costi...ma allo stesso tempo molto pesante, poco scorrevole. Se questo lo è un pò meno corro a comprarlo!

Guarda, io questo libro lo sto leggendo proprio ora e lo trovo tanto lento :MM sono arrivata quasi a pagina 400, e a pensare che sono a malapena a metà mi viene male... Speriamo che si riscatti un pochino, più avanti...!
 

DoppiaB

W I LIBRI !
Il libro spaventa per la mole.....ma ti assicuro che è così scorrevole che non senti affatto il "peso delle pagine"

E' vero la mole di questo libro è abbastanza consistente, ma anche io l'ho trovato un libro molto bello!!!

Credo sia una storia molto forte e intensa quella raccontata da Grossman, tra l'altro ispirata da una sua esperienza personale. Lo scrittore ha perso un figlio in guerra.
Mi è piaciuto molto il modo in qui è riuscito a raccontare le atrocità della guerra non descrivendo un campo di battaglia ma solamemte raccontando la vita di una madre con un figlio soldato e di un uomo, al quale la guerra ha ucciso l'anima ma non il corpo.
 

beppeb

New member
grande romanzo ottima rappresentazione della vita reale

come sfondo a questo stupendo romanzo c'e' la guerra, quella vera esistita nei conflitti interni tra due popoli che non troveranno mai pace. come saviano descrive i mali della nostra epoca e nella povera italia, così grossman dice della sua terra in chiave romanzesca. incredibile l'accostamento alla protagonista da parte dello scittore nell'immedesimarsi nella parte femminile; inoltre grosmann, da quanto io abbia capito, nel periodo di composizione perde realmente un figlio in prima linea e concludera' il romanzo solo successivamente.
 

beppeb

New member
grande romanzo ottima rappresentazione della vita reale

Un grande romanzo godibile a diversi livelli di lettura. Lo stile semplice di Grossman induce il lettore a seguire in primo luogo la narrazione di una storia personale che si snoda in un arco temporale di circa 30 anni: le vicende di una famiglia israeliana sono rivissute nei ricordi e descritte con gli occhi di Orah, la protagonista. Gli eventi vengono, di conseguenza, descritti in una prospettiva decisamente femminile: notevole è la capacità dell’autore di immedesimarsi nel modo di sentire di una donna, di descrivere la partecipazione emotiva e il grado di sensibilità di una madre, di rendere il senso di inadeguatezza e incapacità di comprensione del mondo maschile.
Il primo capitolo rappresenta una sorta di premessa per far meglio comprendere il rapporto di amore e amicizia che lega i tre personaggi principali: Orah, Avram e Ilan, sono tre sedicenni che si ritrovano in isolamento in un reparto di ospedale, mentre fuori imperversa la guerra. L’isolamento è una condizione particolare che, anche in una situazione di “malattia”, consente di creare un mondo fittizio e ideale, non turbato da vicissitudini esterne.
L’avvio della storia si realizza trent’anni dopo con una singolare scommessa di Orah: la donna si auto convince che non sarà in casa per tutto il periodo che il figlio presta il prolungamento del servizio militare, per una speciale missione, non ci sarà possibilità che gli ufficiali preposti possano comunicarle una brutta notizia e la mancata comunicazione rappresenta la rottura di uno schema prefissato e, di fatto, la non realizzazione dell’evento, che resta relegato nel mondo delle idee e non si traduce in realtà.
Inizia così il singolare viaggio di questa donna che, abbandonata dal marito (Ilan), decide di farsi accompagnare dall’amico di sempre, Avram: quest’ultimo è in realtà un’immagine riflessa di un uomo, un guscio vuoto che si trascina nella sua quotidianità senza alcun entusiasmo o interesse per la vita.



Semplicemente stupendo: voto 5/5 :D

seplicemente stupendo e uno di quei libri che ti dice: ecco hai trovato uno scrittore serio
 

Sibyl_Vane

Fairy Member
L'ho finito, finalmente!
Mi spiace dover andare contro corrente, ma purtroppo questo libro non mi è piaciuto moltissimo :boh: Diciamo che ho apprezzato il fatto che descrivesse il difficile e crudele periodo della guerra e, come già detto sopra, che l'autore abbia messo molto di sè, perchè appunto ha perso un figlio, in guerra... ma purtroppo questo libro non è riuscito a prendermi come speravo. O meglio, la storia è originale, ma non ho apprezzato particolarmente il modo in cui l'autore la racconta... secondo me, si perde davvero troppo tra giri e rigiri di parole... tanto che non andavo più avanti e non ero nemmeno tanto spronata a continuare. Diciamo che l'ho finito un po' a fatica :ARR
Ah, inoltre mi ha dato moltissimo fastidio il fatto che l'autore non aprisse nè chiudesse MAI le virgolette nei dialoghi, o quando esprimeva pensieri o cose simili... secondo me rallenta ancora di più il tutto, quindi immaginatevi... :roll:
Però va beh, son gusti... ;)
 
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velmez

Active member
L'ho appena finito e mi sento un po' scossa...
ciò che più mi ha sconvolto è la sensibilità dell'autore: non ho mai letto una tale diversificazione e profondità nei personaggi: come può un uomo parlare di maternità e di allattamento con tale semplicità?
ha risvegliato ricordi in me appartenenti alla mia infanzia: spesso e volentieri leggendolo mi veniva da dire: è vero era proprio così (come la paura che si ha da piccoli che gli adulti si stanchino di giocare...).
Verso la fine ero dispiaciuta perchè vedevo diminuire le pagine e crescere le mie curiosità sulla vita di Orah Ilan Avram Adam e Ofer... però il finale mi ha di nuovo sconvolto, soprattutto la spiegazione aggiunta da Grossman al finale...
Insomma voto 5/5 consigliatissimo!
 
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