Pratolini, Vasco - Cronache di poveri amanti

Dorylis

Fantastic Member
Via del Corno, nel cuore di Firenze, tra Palazzo Vecchio e Santa Croce, diventa il palcoscenico sul quale si muove una folta schiera di personaggi, uomini e donne che si muovono e si incontrano, aprendosi ora alla speranza e all'amore, ora ripiegandosi nel dolore e nell'odio delle lotte politiche degli anni Venti.

Questo libro esprime un quadro molto realistico della Firenze degli anni venti, quando già il Fascismo era nell' aria. Tutto ruota intorno a via del Corno e ai suoi abitanti che sono molti, tutti con storie e caratteri diversi: i cornacchiai, la Signora, Ugo, Maciste, Aurora, Milena, Bianca, ognuno a suo modo struggente e amaramente reale. E' un libro intenso con vicende che ti restano dentro, tanto da definirlo un romanzo di cuore. Inoltre l'ambientazione storica è ottima! Consigliatissimo!!
 

swann

New member
Anche per me è un capolavoro. I personaggi sono dettagliati splendidamente e la storia è appassionante (indimenticabile l'inseguimento di Maciste da parte dei fascisti).
Leggendolo si ha quasi l'impressione di abitare in via del Corno insieme ai protagonisti...
Da non perdere!
 

white89

InLove Member
Mi associo ai commenti positivi di chi mi ha preceduto...questo libro è straordinario, come la capacità dell'autore di aprirci le porte di questa strada, di svelarci la parte più intima dei personaggi..
Consigliato, aiuta a trovare la speranza dove forse non c'è...
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Possibili spoiler

Nella Firenze degli anni Venti, Via Del Corno è una strada che può passare inosservata; non ci troviamo esattamente in un quartiere residenziale. Un coro vociante di anime, con le sue gioie e i suoi dolori, la popola. Dapprincipio non si capisce niente per via del folto numero di personaggi: chi è Staderini? Non mi ricordo chi è il fidanzato di Clara etc. etc., e via indietro con le pagine per trovare le risposte. Ma questa sensazione svanisce in un battibaleno, e ci si ritrova non solo a conoscere le persone una per una, ma a provare simpatie, antipatie, affetti, a divertirci ed irritarci come se ci vivessimo anche noi, in via Del Corno. Il violento e al tempo stesso subdolo insinuarsi del fascismo al potere, le lotte dei sovversivi, i rapporti tra le due fazioni, che spesso finiscono tragicamente, sono narrate dal vivace autore con grande pathos, con partecipazione attiva di chi sembrerebbe aver vissuto in prima persona certe realtà. All’interno di questo contesto storico così critico e così intensamente descritto, si snodano le vicende personali degli abitanti della via: i 4 Angeli Custodi – la candida Clara con il suo fidanzato, la più vissuta Aurora, il cui destino è essere maltrattata dagli uomini, la fragile e tormentata Bianca e la più matura Milena -, i loro genitori, fratellini e sorelline, il “gazzettino” Staderini, il carbonaio Nesi e suo figlio, il leale e sovversivo Maciste con la moglie Margherita, il fascista Carlino e, soprattutto, il Boss della via: la Signora, colei che, dal suo letto, per mezzo della fida Gesuina, che trascorre tutto il suo tempo alla finestra, osserva quanto succede e dirige le vicende degli abitanti di via del Corno. Pratolini indugia sulla personalità della Signora – uno dei personaggi più belli che abbia incontrato negli ultimi anni – e dei suoi vicini scoprendo, di ciascuno, virtù e debolezze, ascesa e decadenza psicologica e morale, e liberando i pensieri più reconditi di ogni personaggio, pensieri in cui chiunque può ritrovarsi; motiva le azioni, comprese quelle più negative, senza giustificarle ma concedendo a ciascuno, chi più chi meno, un approfondito punto di vista. Un romanzo corale, vivo, umano, condito da un’ironia quasi paterna – sarà un brutto periodo storico, ciascuno avrà le sue disgrazie personali, ma i personaggi di via Del Corno, altro che se sanno aggrapparsi alla vita! - e da uno stile sapiente, ma fluido, scorrevole. Capolavoro anche per me.
 

menic

New member
Bellissimo!

Un capolavoro anche per me. Il migliore dei libri di Pratolini ma non certo l'unico che valga la pena di leggere. Letto due volte, da studente e poi da insegnate, mi ha sempre catturato.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
A me spiace fare la guastafeste, ma questo libro proprio non mi è piaciuto.
Per l'amor di dio, non sto parlando male di questo libro come potrei parlare male di Tre metri sopra il cielo di Moccia. Quello è un libro qualitativamente pessimo, questo è un libro che non mi è arrivato, ma che riconosco essere ben fatto! Leggendone la trama ero rimasta positivamente colpita e ispirata, però poi mi sono scontrata con un romanzo che non è stato in grado di colpirmi e coinvolgermi empaticamente. Troppo realismo, ma è proprio questo quello che vuole fare Pratolini. Lo sapevo anche prima di iniziare a leggerlo, certo, ma ho voluto dargli una possibilità. Peccato! :W
 

Spilla

Well-known member
Che bella scoperta, questo libro! Chissà perché avevo accantonato Pratolini, a priori, tra gli autori di serie B.
Invece ho trovato la scrittura avvincente, profonda, varia e stimolante.
La vita animatissima di via del Corno entra nella testa, coinvolge il lettore, lo fa entrare nei rapporti, nelle gioie e nei dolori dei protagonisti. E mostra come si possa vivere e sopravvivere dentro la Storia, anche quella che schiaccia gli individui.
Mi è piaciuta anche la conclusione, che non conclude, ma mostra che le storie, quelle apparentemente piccole e "inutili", continuano, trovano nuovo slancio.

Consigliatissimo!
 

mame

The Fool on the Hill
L'ho letto moltissimo tempo fa e poi scoprii che Firenze è proprio così: guardona, impicciona, con i muri sottili e la gente sempre all'erta a origiliare gli affari degli altri.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
riporto il commento alla fine del GdL

è uno di quei romanzi che può dare il via a diversi commenti proprio perché è chiaro nella sua impostazione ma anche ricco di sfacettature che riguardano non solo il narrare ma anche la storia e la politica in particolare. Calato perfettamente nel suo periodo storico ha una visione ideologica di ispirazione comunista della società ma non troppo deterministica che si avvicina molto a Pasolini per questo affetto che trasmette ad ogni pagina nei confronti dei suoi personaggi. Personaggi che sono tantissimi, si compongono e scompongono continuamente in coppia ma anche in doppia coppia, con tradimenti e ricongiungimenti continui, affinità e differenze, una descrizione corale con un unico sfondo, via del Corno, che diventa protagonista di questo teatro che ha sapore di realtà ma dove ci sono dei burattinai che ne determinano il destino come la Signora ad esempio oppure l'avvento del fascismo.
Il romanzo scorre come un film davanti agli occhi, con una scrittura pulita, chiara, accurata, che non fa sfuggire nessun particolare. E' veramente un bel leggere.
 
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