Los Angeles, 1993.
Maximilian Ophuls, illustre intellettuale, eroe della Seconda guerra mondiale ed ex ambasciatore americano in India, muore sotto lo sguardo della propria figlia per mano del suo autista, un musulmano conosciuto con il nome di Shalimar il clown. Sulle prime il delitto si profila come un assassinio a sfondo politico. L'influente funzionario infatti, accanto all'attività diplomatica ufficiale, aveva svolto per anni attività di intelligence per il proprio paese, mentre Shalimar è nato e cresciuto in Kashmir, regione contesa fra India e Pakistan, lacerata tra Induismo e Islam.
Lo scrittore percorre a ritroso la vita di Max e quella di Shalimar, tra le quali il lettore scoprirà pian piano i vari legami, personali e non solo politici...
E' un romanzo più che mai attuale, oltre che molto intenso; oltre ad avermi consentito di apprendere molte cose e molti particolari storico-politici che non conoscevo, Rushdie, come mi è capitato con gli altri suoi libri che ho letto, mi ha catapultato nel mondo - anche interiore - dei suoi personaggi, un mondo in cui i buoni e i cattivi non esistono ed il bene e il male si confondono fino a cancellare quasi del tutto il confine fra di essi. Un mix di reale e surreale, uno stile malinconico e ironico nel contempo, a tratti secondo me piacevolmente kitsch. Lo consiglio.
Maximilian Ophuls, illustre intellettuale, eroe della Seconda guerra mondiale ed ex ambasciatore americano in India, muore sotto lo sguardo della propria figlia per mano del suo autista, un musulmano conosciuto con il nome di Shalimar il clown. Sulle prime il delitto si profila come un assassinio a sfondo politico. L'influente funzionario infatti, accanto all'attività diplomatica ufficiale, aveva svolto per anni attività di intelligence per il proprio paese, mentre Shalimar è nato e cresciuto in Kashmir, regione contesa fra India e Pakistan, lacerata tra Induismo e Islam.
Lo scrittore percorre a ritroso la vita di Max e quella di Shalimar, tra le quali il lettore scoprirà pian piano i vari legami, personali e non solo politici...
E' un romanzo più che mai attuale, oltre che molto intenso; oltre ad avermi consentito di apprendere molte cose e molti particolari storico-politici che non conoscevo, Rushdie, come mi è capitato con gli altri suoi libri che ho letto, mi ha catapultato nel mondo - anche interiore - dei suoi personaggi, un mondo in cui i buoni e i cattivi non esistono ed il bene e il male si confondono fino a cancellare quasi del tutto il confine fra di essi. Un mix di reale e surreale, uno stile malinconico e ironico nel contempo, a tratti secondo me piacevolmente kitsch. Lo consiglio.