Szymborska, Wislawa - Un amore felice

elisa

Motherator
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Un amore felice

Un amore felice. È normale?
è serio? è utile?
Che se ne fa il mondo di due esseri
che non vedono il mondo?

Innalzati l’uno verso l’altro senza alcun merito,
i primi venuti fra un milione, ma convinti
che doveva andare così – in premio di che? di nulla;
la luce giunge da nessun luogo –
perché proprio su questi, e non su altri?
Ciò offende la giustizia? Sì.
Ciò infrange i principi accumulati con cura?
Butta giù la morale dal piedistallo? Sì, infrange e butta giù.

Guardate i due felici:
se almeno dissimulassero un po’,
si fingessero depressi, confortando così gli amici!
Sentite come ridono – è un insulto.
In che lingua parlano – comprensibile all’apparenza.
E tutte quelle loro cerimonie, smancerie,
quei bizzarri doveri reciproci che s’inventano -
sembra un complotto alle spalle dell’umanità!

È difficile immaginare dove si finirebbe
se il loro esempio fosse imitabile:
Su cosa potrebbero contare religioni, poesie,
di che ci si ricorderebbe, a che si rinuncerebbe,
chi vorrebbe restare più nel cerchio?

Un amore felice. Ma è necessario?
Il tatto e la ragione impongono di tacerne
come d’uno scandalo nelle alte sfere della Vita.
Magnifici pargoli nascono senza il suo aiuto.
Mai e poi mai riuscirebbe a popolare la terra,
capita, in fondo, di rado.

Chi non conosce l’amore felice
dica pure che in nessun luogo esiste l’amore felice.
Con tale fede gli sarà più lieve vivere e morire.
 

gcbmp

New member
io rispondo con una sua altra poesia... spero che non sia stata già postata e mi scuso se così fosse:

LA CIPOLLA

La cipolla è un' altra cosa.
Interiora non ne ha.
Completamente cipolla
fino alla cipollosità.
Cipolluta di fuori,
cipollosa fino al cuore,
potrebbe guardarsi dentro
senza provare timore.

In noi ignoto e selve
di pelle appena coperti,
interni d'inferno,
violenta anatomia,
ma nella cipolla-cipolla,
non visceri ritorti.
Lei più e più volte nuda,
fin nel fondo e così via.

Coerente è la cipolla,
riuscita è la cipolla.
Nell'una ecco sta l'altra,
nella maggiore la minore,
nella seguente la successiva,
cioè la terza e la quarta.
Una centripeta fuga.
Un eco in coro composta.

La cipolla, d'accordo:
il più bel ventre del mondo.
A propria lode di aureole
da sè si avvolge in tondo.
In noi-grasso, nervi, vene,
muchi e secrezione.
E a noi resta negata
l'idiozia della perfezione.
 

Zorba

tak kto zh ty, na konec?
Nel maggio del 2004 ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere di persona il premio nobel polacco per la poesia, in quanto il mio insegnante di letteratura polacca, Pietro Marchesani, è il curatore delle sue traduzioni in Italia..purtroppo però a me il suo stile non piace in quanto è molto introspettivo,personale..spesso "si capisce da sola"..ciònonostante, le riconosco un grande talento.


MONOLOGO PER CASSANDRA


Sono io, Cassandra.
E questa e' la mia città sotto le ceneri.
E questi i miei nastri e la verga di profeta.
E questa e' la mia testa piena di dubbi.

E' vero, sto trionfando.
I miei giusti presagi hanno acceso il cielo.
Solamente i profeti inascoltati
godono di simili viste.
Solo quelli partiti con il piede sbagliato,
e tutto pote' compiersi tanto in fretta
come se mai fossero esistiti.

Ora rammento con chiarezza:
la gente al vedermi si fermava a meta'.
Le risate morivano.
Le mani si scioglievano.
I bambini correvano dalle madri.
Non conoscevo neppure i loro effimeri nomi.
E quella canzoncina sulla foglia verde -
nessuno la finiva in mia presenza.

Li amavo.
Ma dall'alto.
Da sopra la vita.
Dal futuro. Dove è sempre vuoto
e nulla e' piu' facile che vedere la morte.
Mi spiace che la mia voce fosse dura.
Guardatevi dall'alto delle stelle - gridavo -
guardatevi dall'alto delle stelle.
Sentivano e abbassavano gli occhi.

Vivevano nella vita.
Permeati da un grande vento.
Con sorti gia' decise.
Fin dalla nascita in corpi da commiato.
Ma c'era in loro un'umida speranza,
una fiammella nutrita del proprio luccichio.
Loro sapevano cos'e' davvero un'istante,
oh, almeno uno, uno qualunque
prima di -

E' andata come dicevo io.
Solo che non ne viene nulla.
E questa e' la mia veste bruciacchiata.
E questo e' il mio ciarpame di profeta.
E questo e' il mio viso stravolto.
Un viso che non sapeva di poter essere bello.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Nel maggio del 2004 ho avuto l'onore ed il piacere di conoscere di persona il premio nobel polacco per la poesia, in quanto il mio insegnante di letteratura polacca, Pietro Marchesani, è il curatore delle sue traduzioni in Italia..purtroppo però a me il suo stile non piace in quanto è molto introspettivo,personale..spesso "si capisce da sola"..ciònonostante, le riconosco un grande talento.


io l'ho conosciuta stasera, non di persona però, ma è stata un'esperienza a dir poco eccezionale, la Szymborska è una signora di 85 anni che emana ironia, dolcezza e forza, sempre sorridente e di grande comunicativa.
Hai avuto la fortuna di conoscerla e di avere il suo traduttore come professore, che è stato ovviamente citato durante l'incontro, sono state lette le sue poesie tradotte ovviamente da lui. Credo che il segno di questo incontro, anche se impercettibile, resta nella tua formazione, come nella mia.
 

Vladimir

New member
Hai avuto la fortuna di conoscerla e di avere il suo traduttore come professore, che è stato ovviamente citato durante l'incontro, sono state lette le sue poesie tradotte ovviamente da lui. Credo che il segno di questo incontro, anche se impercettibile, resta nella tua formazione, come nella mia.

Hai avuto Marchesani come professore? Penso che sia la persona più lunatica ed inaffidabile che abbia mai conosciuto e per di più i suoi corsi erano qualcosa di orrbile:OO
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Hai avuto Marchesani come professore? Penso che sia la persona più lunatica ed inaffidabile che abbia mai conosciuto e per di più i suoi corsi erano qualcosa di orrbile:OO

non io, è Zorba che ha avuto come insegnante Marchesani, io ho avuto solo l'onore di partecipare ad un incontro con la Szymborska ed ovviamente di aver letto le poesie tradotte da lui. Tanto sarà antipatico lui, tanto è simpatica lei. :D
 

Zorba

tak kto zh ty, na konec?
Tanto sarà antipatico lui, tanto è simpatica lei. :D
ehehehe, sì, lei sembra Agata Christie..:D, e mi ha anche fatto l'autografo...lui invece....mammamia, è l'innominato dei P. Sposi..l'anti insegnante, l'anti letterato, l'anti per eccellenza..un pessimo uomo. (ha perso la tesi di una mia compagna..). Peccato, perchè sa davvero un sacco di cose...:paura: :MM
 
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