nicole
b
Ho letto i vostri commenti sui temi proposti riguardo le sorelle Bronte e penso che avete detto tutto quello che c'era da dire. Bellissimo, stupendo, mozzafiato. Sono arrivata ultima, e non mi piace ripettere le replice d'altrui. Per questo vorrei propore un altro titolo dalla famiglia Bronte.
L'AFFITTUARIA DI WILDFELL HALL
Ogni lettore che ha sentito la potenza di “Jane Eyre” e di “Cime Tempestose”, arriva, prima o poi, a “L’affittuaria di Wildfell Hall”.
Anne Bronte con tutto il gusto che caratterizza le sorelle Bronte per la dramma, con la sua esperienza per le rudi scene del selvaggio Yorkshire, che già aveva inspirato la fantasia delle sue sorelle, ha utilizzato questo materiale che aveva a portata di mano e con la singolare forma di onesta e serietà ha creato questo piccolo capolavoro.
L’affittuaria del titolo è Helen Huntingdon, che, sotto il nome di signora Graham, arriva in una vecchia ed abbandonata villetta elisabettiana; causa i pettegolezzi e le voci che si diffondono in villaggio. Essa suscita l’interesse di Gilbert Markham, un agricoltore locale …
Gilbert Markham è occupato nel corteggiamento della bella reclusa Helen Graham… Ci sono diversi incontri accidentali, poche passeggiate lungo le scogliere e Gilbert è innamorato… Ma! Helen giura che non potranno mai stare insieme, perché ha un terribile segreto… E! Ci sono le voci su di Helen… che è piombata dal cielo (cioè, non si sa da dove; non si sa niente del suo passato) in un villaggio vittoriano che è; dove tutti conoscono i tutti, sanno tutto degl’altri… Indiscrezione? Può essere! Gilbert ritiene che non è il motivo per respingerlo e Helen gli dà il suo diario (!).
Siamo improvvisamente tornati indietro nel tempo (non si sa preciso quanto) e arriviamo a questo orribile, Grande Segreto di Helen.
Ritengo che “L’affittuaria di Wildfell Hall” è uno dei più grandi romanzi usciti della memorabile penna Bronte e mi permetto di dire che con questo romanzo Anne Bronte ha superato allungo le sue due sorelle.
Perché?
Perché per valutare bene qualsiasi libro prima di tutto bisogna informarsi sul contesto storico, sociale e politico, quando è stato creato. Per valorizzare bene questo testo e scoprire la sua forza sono necessarie conoscenze del contesto storico e del contesto sociale. Allora, dunque, parliamo del testo che è stato scritto: (quando?) nel circa 1847/48 (non sono proprio sicura del anno preciso, comunque, sappiamo che è stato pubblicato dopo la sua morte, che è avvenuta 1849, e che è il suo secondo romanzo ...), (dove?) nell’Inghilterra, precisamente nel Yorkshire. Si tratta dunque, di una Inghilterra vittoriana, che caratterizzava una mentalità rigorosa rispetto ai principali valori sociali, dove la (sua classe di) donna è stata considerata esplicitamente per i scopi decorativi o di allevamento.
Allora, adesso torniamo al romanzo: Helen si innamora di un uomo che è bello, ma i cui valori sono discutibili. Disposta a credere di poter alterare il suo carattere, lei lo sposa. Il suo matrimonio diventa una miseria, dove lei non ha il potere di cambiarlo fino a quando non escogita un coraggioso piano per riprendere il controllo. Lascia il suo violente e dissoluto marito e decide di mantenere se stessa e suo figlio. Helen Graham, in realtà Huntingdon è stata davvero una coraggiosa e determinata per i suoi tempi; ha combattuto contro i mali del abuso fisico e abuso mentale in un impossibile vincolo cieco del matrimonio. Ha avuto la forza e il coraggio di abbandonare il guscio protettivo che in quei tempi rappresentava il matrimonio, soprattutto quando la sua dignità e il suo figlio sono stati minacciati. Ha dovuto lottare contro i pregiudizi e la malizia dei suoi nuovi vicini .
La fuga dal marito non è l’unica novità di questo testo. Fino adesso è stato il compito di uomo di dover provvedere alla famiglia, a mantenerla. Invece, questo romanzo ci narra di una donna indipendente, che ha messo in discussione la morale prevalente di quel tempo. Il romanzo ha provocato un critico (di quel tempo) che si ha pronunciato cosi: “…assolutamente inadatto ad essere messo nelle mani delle ragazze”.
Per questi motivi molti lo ritengono per uno dei primi romanzi femminili.
In ogni caso, anche se non appartiene al vostro genere dei libri preferiti secondo me, è un libro da leggere obbligatoriamente, se niente altro, almeno per il rispetto verso il coraggio e la franchezza che ha avuto la scrittrice per scriverlo.
L'AFFITTUARIA DI WILDFELL HALL
Ogni lettore che ha sentito la potenza di “Jane Eyre” e di “Cime Tempestose”, arriva, prima o poi, a “L’affittuaria di Wildfell Hall”.
Anne Bronte con tutto il gusto che caratterizza le sorelle Bronte per la dramma, con la sua esperienza per le rudi scene del selvaggio Yorkshire, che già aveva inspirato la fantasia delle sue sorelle, ha utilizzato questo materiale che aveva a portata di mano e con la singolare forma di onesta e serietà ha creato questo piccolo capolavoro.
L’affittuaria del titolo è Helen Huntingdon, che, sotto il nome di signora Graham, arriva in una vecchia ed abbandonata villetta elisabettiana; causa i pettegolezzi e le voci che si diffondono in villaggio. Essa suscita l’interesse di Gilbert Markham, un agricoltore locale …
Gilbert Markham è occupato nel corteggiamento della bella reclusa Helen Graham… Ci sono diversi incontri accidentali, poche passeggiate lungo le scogliere e Gilbert è innamorato… Ma! Helen giura che non potranno mai stare insieme, perché ha un terribile segreto… E! Ci sono le voci su di Helen… che è piombata dal cielo (cioè, non si sa da dove; non si sa niente del suo passato) in un villaggio vittoriano che è; dove tutti conoscono i tutti, sanno tutto degl’altri… Indiscrezione? Può essere! Gilbert ritiene che non è il motivo per respingerlo e Helen gli dà il suo diario (!).
Siamo improvvisamente tornati indietro nel tempo (non si sa preciso quanto) e arriviamo a questo orribile, Grande Segreto di Helen.
Ritengo che “L’affittuaria di Wildfell Hall” è uno dei più grandi romanzi usciti della memorabile penna Bronte e mi permetto di dire che con questo romanzo Anne Bronte ha superato allungo le sue due sorelle.
Perché?
Perché per valutare bene qualsiasi libro prima di tutto bisogna informarsi sul contesto storico, sociale e politico, quando è stato creato. Per valorizzare bene questo testo e scoprire la sua forza sono necessarie conoscenze del contesto storico e del contesto sociale. Allora, dunque, parliamo del testo che è stato scritto: (quando?) nel circa 1847/48 (non sono proprio sicura del anno preciso, comunque, sappiamo che è stato pubblicato dopo la sua morte, che è avvenuta 1849, e che è il suo secondo romanzo ...), (dove?) nell’Inghilterra, precisamente nel Yorkshire. Si tratta dunque, di una Inghilterra vittoriana, che caratterizzava una mentalità rigorosa rispetto ai principali valori sociali, dove la (sua classe di) donna è stata considerata esplicitamente per i scopi decorativi o di allevamento.
Allora, adesso torniamo al romanzo: Helen si innamora di un uomo che è bello, ma i cui valori sono discutibili. Disposta a credere di poter alterare il suo carattere, lei lo sposa. Il suo matrimonio diventa una miseria, dove lei non ha il potere di cambiarlo fino a quando non escogita un coraggioso piano per riprendere il controllo. Lascia il suo violente e dissoluto marito e decide di mantenere se stessa e suo figlio. Helen Graham, in realtà Huntingdon è stata davvero una coraggiosa e determinata per i suoi tempi; ha combattuto contro i mali del abuso fisico e abuso mentale in un impossibile vincolo cieco del matrimonio. Ha avuto la forza e il coraggio di abbandonare il guscio protettivo che in quei tempi rappresentava il matrimonio, soprattutto quando la sua dignità e il suo figlio sono stati minacciati. Ha dovuto lottare contro i pregiudizi e la malizia dei suoi nuovi vicini .
La fuga dal marito non è l’unica novità di questo testo. Fino adesso è stato il compito di uomo di dover provvedere alla famiglia, a mantenerla. Invece, questo romanzo ci narra di una donna indipendente, che ha messo in discussione la morale prevalente di quel tempo. Il romanzo ha provocato un critico (di quel tempo) che si ha pronunciato cosi: “…assolutamente inadatto ad essere messo nelle mani delle ragazze”.
Per questi motivi molti lo ritengono per uno dei primi romanzi femminili.
In ogni caso, anche se non appartiene al vostro genere dei libri preferiti secondo me, è un libro da leggere obbligatoriamente, se niente altro, almeno per il rispetto verso il coraggio e la franchezza che ha avuto la scrittrice per scriverlo.
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