Mann,Thomas - Giuseppe e i suoi fratelli

fabiog

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Giuseppe e i suoi fratelli è una tetralogia i libri che la compongono sono
1)Le storie di Giacobbe
2)Il giovane Giuseppe
3)Giuseppe in Egitto
4)Giuseppe il Nutritore
è ispirato al racconto della Genesi che Mann amplia facendolo diventare la "summa"filosofica poetica ed artistica della sua opera.
Narra la storia di Giuseppe che viene,per odio ed invidia ,venduto dai fratelli come schiavo in Egitto.Qui poi diventerà il consigliere del Faraone fino a incontrare nuovamente i fratelli e a salvarli dalla prigionia.
Particolarmente interessante il primo libro dove vengono descritti gli imbrogli che Giacobbe compie ai danni di Esaù e che poi subisce da Labano per poi restituirne un altro,ma veramente interessante son le pagine dove viene spiegata la figura di Abramo la sua scoperta di Dio e il motivo della creazione dell'uomo,ma anche lo studio che Mann deve aver fatto sulle divinità egizie e sul loro culto.
 
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Grantenca

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In verità sono 4 romanzi (le storie di Giacobbe , il giovane Giuseppe – Giuseppe in Egitto – Giuseppe il nutritore) concatenati tra di loro. E’ una rivisitazione di testi biblici (vecchio testamento?) e non è il massimo per chi, come me, non ha grande dimestichezza ed interesse per la storia delle religioni, non solo la nostra, ma anche di quelle già esistenti quando la nostra, monoteistica, gradualmente si affermò.

Perché l’ho letto? Il motivo principale è dovuto al fatto che avevo letto “Giuseppe in Egitto” e tale libro, pur con molte pagine dedicate alla descrizione della religione pagana esistente in quei tempi in Egitto, per gli argomenti trattati, per gli accadimenti, per la struttura dei personaggi principali e, naturalmente, per la elevatissima qualità letteraria, mi aveva affascinato. Essendo però un libro legato ai precedenti molte cose non mi erano chiare, ed ho voluto approfondire. Il secondo motivo è che ho avuto il tempo necessario per leggere un opera di circa 2500 pagine, molte delle quali, per il mio scarso interesse per le religioni, di faticosa lettura, tempo che in altri momenti della mia vita non avrei avuto.

E’ un’opera immensa, senza limiti di tempo e di spazio, e non ho certo le conoscenze e competenze per poter esprimere un giudizio di qualsiasi genere. Mi limito ad una considerazione: Ciò che accade, nel bene e nel male, a tutti ii numerosissimi protagonisti delle fantastiche storie (non solo i due principali Giacobbe e Giuseppe) viene in un certo senso legato all’ineluttabilità dei disegni divini, anche in modo esplicito (l’incontro per ben due volte di Giuseppe in viaggio con un personaggio misterioso).

In questa grandissima opera ( ma per me anche faticosa) ho invece intravisto la descrizione del “ divino” esistente negli atti, accadimenti, vizi, virtù, passioni nel quotidiano decorso della vita del genere “umano”.
 
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