Penn, Sean - Into the wild

Fabio

Altro
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La ricerca della propria libertà. Un giovane ragazzo abbandona una vita fatta di formalismi, paletti e traguardi ed inizia una rincorsa verso il suo significato.
Scopre che la felicità esiste quando condivisa... ora è pronto per tornare.

Mi è piaciuto un sacco. Ognuno di noi se lo vuole può ricavarsi un angolo di "wild", basta volerlo.

Bellissimo film.
 
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El_tipo

Surrealistic member
molto meglio il libro.... Il film è recitato troppo "all'americana"...insomma ci siamo capiti
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Il libro è una cosa veramente diversa. Il film è bellissimo, per chi sa ancora sognare.
 

elena

aunt member
E' veramente un film da sogno anche se i sogni a volte possono essere amari.
Le immagini sono stupende e anche la storia.......il libro non sono riuscita a gustarmelo....troppo stile inchiesta :boh:.
 

risus

New member
ero un po' scettico su questo film...
mi aspettavo una pellicola monotematica, con un solo personaggio per tutte le 2 ore e passa di film immerso in uno sterminato e desolato paesaggio ed assorto nei suoi pensieri più profondi... insomma, un film da vedere con la predisposizione giusta per non collassare...:MM

per fortuna scene di questo tipo ce ne sono poche. Si lascia molto spazio alla vita del protagonista prima della sua scelta radicale e a tutte le persone che incontra durante il suo viaggio verso l'Alaska... e meno male!!! perchè la parte migliore del film è, secondo me, il confronto che il ragazzo ha con la gente che trova sulla sua strada... dulcis in fundo il vecchietto... (e lui che voleva rimanere solo con se stesso e lontano dalla "società civile"!!!:?:?)

molto bella la colonna sonora, bellissimi i paesaggi che ci passano davanti agli occhi... peccato per qualche americanata di troppo...
buon film, consigliata la visione per i tanti spunti di riflessione che se ne possono trarre... ma non è il capolavoro tanto reclamizzato...
:wink::wink::wink:
 

SundaeGirl

New member
Io avevo sentito molto parlare di questo film e della storia, ma oltre una certa curiosità non ero mai andata, anche perchè avevo l'impressione che non fosse questo granchè. Poi ho letto il libro, e mi è piaciuto molto soprattutto perchè non è scritto in forma di romanzo ma è più una specie di documentario, una ricerca sulla vita di questo ragazzo. Dopo aver letto il libro ovviamente ero curiosa di vedere il film, e devo dire che a differenza di altri libri portati in film, questo è fatto abbastanza bene, rimane legato a quello che si dice nel libro. Le situazioni sono state ben sceneggiate, e durante il film ti viene la voglia di lasciare tutto e fare un viaggio nella natura come ha fatto il protagonista. La parte finale è struggente e ti spinge a farti tante domade sul perchè e percome. Per chi ama la natura e i viaggi meditativi, consigliatissimo.

Anche mia madre ha letto il libro. Il suo pensiero è stato: "Che imbecille." :???:
 

darida

Well-known member
molto bello, spettacolare il film, per il libro non ho provato alcun interesse l'ho addirittura perso di vista :boh:
 

Sir

New member
A me piace molto apprezzare un'opera nella sua oggettività, cogliendone la bellezza ma mantenendo il dovuto "distacco" per poterla valutare, confrontare, e magari capire meglio. E solitamente ci riesco, non sono uno di quelli che si commuove davanti allo schermo, per capirci.
Nel caso di Into the wild, però, devo tirarmene fuori; potrei dire che certe scelte di regia di Sean Penn sono ottime (la suddivisione in capitoli secondo le fasi di una nuova vita), che gli attori hanno fornito grandi prove... ma non sarei abbastanza obiettivo, perchè la vicenda mi prende troppo sul personale.
Su certe immagini della natura incontaminata, su certe scene dalla grande enfasi poetica accompagnate dalla colonna sonora di Eddie Vedder (semplicemente straordinaria), vado vicino a perdere il lume della ragione.

Comunque, al di là del coinvolgimento personale e della bellezza del film, credo che nessuno dovrebbe sottovalutare la storia che Penn ci racconta, può insegnarci molto e dobbiamo ritenerci fortunati che sia arrivata fino a noi. Nel momento in cui Christopher McCandless è diventato Alexander Supertramp, ha smesso di essere una persona ed è diventato il simbolo del male di un secolo e della sua società.

"Society, you're crazy breed, I hope you're not lonely without me..."
 

Dory

Reef Member
Il libro è una cosa veramente diversa. Il film è bellissimo, per chi sa ancora sognare.

Aaaah, Elisa, allora è perché non so più sognare!! :( :(

Come ho scritto nel thread "Che film hai visto ieri sera", penso che la Dory di qualche anno fa l'avrebbe trovato stupendo, mentre la Dory di oggi è perplessa, non lo sa di preciso se gli è piaciuto o no.

Rifletterò sulle parole di Elisa, forse non è andata troppo lontana dalla realtà... :roll:

Però una cosa la so dire, e cioè che mi sono piaciute molto le inquadrature e il montaggio del film.
Mi sa che dovrò leggere il libro.

Per Sir: tu dici che il film può insegnarci molto, altra cosa che avrebbe pensato la Dory di qualche anno fa, ma la Dory di adesso non è più d'accordo... mmm però questo film mi sta facendo riflettere alla velocità della luce, mi verrebbe da tirarci fuori un bel po' di argomenti su cui discutere... bah... se riuscirò a venirne a capo vi farò sapere... :wink::mrgreen:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Aaaah, Elisa, allora è perché non so più sognare!! :( :(

Come ho scritto nel thread "Che film hai visto ieri sera", penso che la Dory di qualche anno fa l'avrebbe trovato stupendo, mentre la Dory di oggi è perplessa, non lo sa di preciso se gli è piaciuto o no.

Rifletterò sulle parole di Elisa, forse non è andata troppo lontana dalla realtà... :roll:

Però una cosa la so dire, e cioè che mi sono piaciute molto le inquadrature e il montaggio del film.
Mi sa che dovrò leggere il libro.

Per Sir: tu dici che il film può insegnarci molto, altra cosa che avrebbe pensato la Dory di qualche anno fa, ma la Dory di adesso non è più d'accordo... mmm però questo film mi sta facendo riflettere alla velocità della luce, mi verrebbe da tirarci fuori un bel po' di argomenti su cui discutere... bah... se riuscirò a venirne a capo vi farò sapere... :wink::mrgreen:

sai Dory quando ho visto il film mi sono completamente identificata in Christopher McCandless perchè, seppur in maniera infinitesimale, anche io ho fatto delle esperienze di avventure solitarie e a rischio, proprio perchè la vita dentro ribolliva. Questo oramai tanti anni fa che me ne ero quasi dimenticata, rivedere questo film mi ha fatto di nuovo sognare.

Il libro è tutt'altra cosa, completamente diverso, il film fa sognare il libro fa riflettere.
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Così come ho scritto rispondendo a Dory nel 3d "Che film hai visto ieri sera?", come lei sono consapevole del fatto che, se l'avessi visto quando ero ancora una giovincella di belle speranze, mi sarebbe piaciuto da impazzire, probabilmente ne avrei fatto un "mio" film "cult".
Mi chiedevo se i miei sogni di fuga (non solo "fisica") si siano sopiti crescendo. Pura e grigia rassegnazione o sviluppo di una maggiore capacità di affrontare i problemi e di cercare di risolverli? Mah. Credo sia la prima. Certo è che la mia inclinazione al sogno non è svanita del tutto, poichè comunque il film mi è piaciuto parecchio e in diversi momenti ho provato una sorta di vaga invidia per Alex Supertramp.
E' sorprendente vedere come in due anni trascorsi in una solitudine quasi totale egli sia riuscito a vivere così intensamente, e forse proprio per questo a creare legami affettivi così forti con le poche persone che ha incontrato, pur sapendo che non le avrebbe più riviste. E ho pensato che davvero in compagnia dei libri non si è mai soli. Splendidi paesaggi e bellissima colonna sonora.
 

skitty

Cat Member
Questo film è veramente un capolavoro! Meravigliose le immagini e coinvolgente la colonna sonora, ma soprattutto i messaggi di libertà e di amore contenuti in questa storia.
Chris parte spinto da una ricerca della verità, per scoprire un sacco di cose sulle persone, sui legami, e su sé stesso.
“Non conta essere forti, ma sentirsi forti, ed essersi misurati almeno una volta”.
“Non l'amore, non i soldi, non la fede, non la fama, non la giustizia, datemi la verità!”
Originale la suddivisione del viaggio in stadi della crescita, dalla nascita, all'adolescenza, fino ad arrivare alla famiglia. Alla fine Chris scoprirà che pur restando fermamente legato ai propri valori ed ideali: “La felicità è reale solo quando è condivisa”.

Il suo è stato un gesto troppo estremo, che però sicuramente è compreso e sentito da tutti coloro che in questa società si sentono stretti o fuori luogo. Commovente, e sicuramente fa sognare, e anche riflettere.
Voto 5.
 
M

maredentro78

Guest
Mi è piaciuto moltissimo anche a me,condivido la filosofia dell'avventura e della ricerca di se stessi lontano dalle proprie certezze materiali, un pò illusorie.Bellissima fotografia,bravissimo attore,grande regista,bellissima colonna sonora!!!
 

wolverine

New member
Pellicola del 2007 diretta da Sean Penn e basata sul libro di Jon Krakauer Nelle terre estreme, in cui viene raccontata la storia vera di Christopher McCandless, giovane proveniente dalla Virginia Occidentale che subito dopo la laurea abbandona la famiglia e intraprende un lungo viaggio di due anni attraverso gli Stati Uniti, fino a raggiungere le terre sconfinate dell'Alaska.
Emozionante e capace di toccare l'animo umano, in grado di regalare la felicità con la sua storia di vita.
 
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