Lang, Fritz - Metropolis

Lauretta

Moderator
Metropolis" è una città del 2000, orgogliosa dei suoi grattacieli e delle sue sopraelevate, abitata da gente ricchissima e in buona parte sfaccendata. Ma sotto le sue fondamenta vi è un'altra città, quella operaia, dove turbe di uomini-schiavi attendono a macchinari giganteschi ed a colossali centrali. Un giorno Freder, il padrone di "Metropolis", licenzia per negligenza uno dei propri collaboratori, il quale, in un accesso di scoramento, tenta il suicidio, ma John, il figlio del borghese tiranno, lo impedisce. L'uomo svela allora al giovane il mistero della città sotterranea, nella quale John si avventura, da prima incredulo ed attonito, poi sconvolto. Per meglio immedesimarsi nell'inattesa e terribile disumanità di quel mondo, John decide di prendere il posto di un operaio...

Interpreti principali:


Alfred Abel: Johhan (Joh) Fredersen
Gustav Fröhlich: Freder Fredersen
Brigitte Helm: Maria/La donna robot
Rudolf Klein-Rogge: C.A. Rotwang, l'inventore
Fritz Rasp: lo Smilzo
Theodor Loos: Josaphat
Erwin Biswanger: Georgy (No. 11811)
Heinrich George: Grot


fermo la trama anche se ci sarebbe ancora molto da dire..è un film muto, uno dei capolavori del cinema. Girato nel 1927 parla di questa fantomatica città del 2000 (come se lo immaginavano lontano!!!!!) fatta di uomini schiavi e sfarzo robotico...i temi centrali detti brevemente sono i seguenti:
  • il rapporto tra l'uomo e il tempo
  • il rapporto uomo macchina industriale
  • catena di montaggio e lavoro fordista
  • alienzazione e mobbing
  • differenze di classe (borghesia e classe operaia)
  • tema religioso (a partire dal nome della donna robot, maria, e dai riferimenti alla torre di Babele, ai 7 peccati capitali e alle catacombe)
  • tema del luddismo con la rivolta degli operai

abbiamo certamente un lieto fine simbolico con una conciliazione tra il capo operaio che stringe la mano al padrone.

forse per essere un film muto è un po' pesantino e lunghetto..però se lo si vede partendo da una lettura di questi contenuti possono sorgere delle riflessioni sicuramente positive..anche sulla nostra vita attuale..siamo così lontani da quello che si pensava del 2000 nel 1927????
 

fabiog

New member
E' un film che può essere sicuramente considerato un caposaldo della storia del cinema ed in particolare di quel cinema che usa la fantascienza per decrivere la società ed i suoi contrasti. E' fondamentale vederlo con gli occhi degli anni in cui è stato girato e non certamente parametrarlo alla cinematografia di fantascienza degli ulitimi periodi.
Pensando al 1927 è un film che è sicuramente spettacolare dal punto di vista visivo, le riprese della città degli operai e della città di superficie con le sue sopraelevate e le macchine che le percorrono sono i precursori di tante altre città future di altri film ( pensiamo a Blade Runner ad esempio ).
Anche la trama( il privilegiato che passa dalla parte degli oppressi, l'attesa di un " prescelto ") è stata in seguito più volte usata : da Guerre stellari a Matrix fino al recentissimo Avatar. Considerando questi aspetti è un film di culto.
Il limite, almeno quello che ho trovato io, è il fatto di essere un film muto, la presenza del parlato avrebbe permesso , forse, di scavare di più nei personaggi e nei loro comportamenti cosi invece passa tutto più in fretta, come film muti preferisco sicuramente quelli di Chaplin dove ogni sua espressione e gesto era pura poesia qui invece questo, anche per la natura della storia , viene in gran parte a mancare.
Come detto è un limite mio personale, essendo di quegli anni non posso pretendere diversamente dal muto, ma ha influito abbastanza durante la visione
 

Gian

New member
Da buon film è un film da vedere, la parte migliore sono proprio le immagini che hanno una grande forza evocativa...certamente è un pò lungo e pesantino, però come dice Lauretta, se visto tenendo conto dei vari aspetti diventa più interessante...comunque rimane un capolavoro...
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
un film incredibile sotto tutti gli aspetti, quelli visivi che sono a dir poco futuristici per quei tempi, con una visionareità sofisticata e per alcuni critici anche kitch, dal punto di vista dei contenuti poi è un trattato di psicologia delle masse e del potere, che non per niente piaciuto anche ad Hitler. Imperniato dello spirito di allora, siamo nel 1927, materia incandescente trattata in modo geniale. Un grande capolavoro che nonostante il tempo passato fa ancora presa a livello figurativo.
 

wolverine

New member
io prima di questo avevo visto la versione nipponica...ovviamente animazione ed ero rimasta storidita,ma con questo la versione originale del 1927...è impegnativo e duro da digerire,ma rimane un capolavoro.forse proprio perché è muto le immagini hanno ancora più valore e più pesantezza,uno schiaffo in viso che fa pensare perché è incredibile.sono rimasta affascinata dalla donna-robot.
 
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