Hrabal, Bohumil - Una solitudine troppo rumorosa

El_tipo

Surrealistic member
Un nuovo libro, un nuovo autore fanno la comparsa su questo forumlibri. La novità è innanzitutto lui, Bohumil Hrabal, nato in cecoslovacchia nel 1914, fu scrittore di romanzi a carattere aggressivo, grottesco, incoerente, talvolta squallidi, ma sempre poetici e onirici. Le sue opere negli anni 60 circolavano tramite canali clandestini, a diffusione però tale da renderlo canosciuto i tutt'Europa. Ebbe una vita molto intensa e dura (cambiò una infinità di mestieri) e morì probabilmente suicida (le cause non furono ben chiarite) nel 1997. E' proprio dalla sua vita, ricca di stravolgimenti e imprevisti che trae spunto per raccontare le sue storie. Queste 100 pagine di "una solitudine rumorosa" sono ambientate a Praga, in un vecchio palazzo, dove un uomo lavora da anni a una pressa meccanica per libri destinati al macero. Attraverso l'espediente dei libri che si distruggono, Hanta, il protagonista, crea messaggi simbolici. La mano dell'autore più che scrivere, sembra toccare, palpeggiare ciò che scrive. Ma come è possibile toccare una lingua invece che parlarla, invece che scriverla? Questa domanda, metaforica o provocatoria, può essere il modo di intuire dove sta, in linea di massima, il naturale segreto di Hrabal e di questo libro in particolare.

 

Vladimir

New member
Non ho mai letto Hrabal anche perché conosco pochissimo sulla Cecoslovacchia. Tuttavia Ripellino in Praga Magica ne parla molto bene, pertanto me lo procurerò appena posso.
 

frasquita

New member
che gioia! finalmente qualcuno che cita hrabal! :)
io ho letto 'una solitudine troppo rumorosa' per caso, anzi, per segnalazione della ragazza che lavorava in libreria (una genietta, ci ha preso in pieno!)
e che dire? sono rimasta senza fiato: bel-lis-si-mo!
veramente un capolavoro, da gustare assolutamente
a onor del vero devo anche dire che presa dalla passione mi comprai anche 'la tonsura' poco dopo, altro suo libro, che invece non mi piacque...stranezze
 

Roberto89

MODerato
Membro dello Staff
Difficile recensire questo libro, perché da un lato si potrebbero dire molte cose, ma in realtà davvero poche sono sicure. Non c'è una vera trama ma un continuo flusso di coscienza, con pochi eventi narrati, anche se importanti per Hanta, il protagonista.
Due elementi di cui mi sento sicuro sono quelli dati dal titolo: la solitudine del protagonista, e il rumore che lo circonda. Hanta è un uomo solo, anche se non mancano gli incontri nella sua vita. Ma nessuno di questi sembra avere un vero impatto su di lui, o a comunicare davvero con lui, a parte la zingara con cui vive per un po' di tempo (e anche in questo caso, è più che altro una non-solitudine, piuttosto che una vita felice).
La solitudine è parte della sua routine giornaliera, come il lavoro alla pressa e i "messaggi" che lascia dentro i pacchi, opere d'arte ma anche, forse, tentativi di comunicare qualcosa che Hanta non riesce nemmeno a capire a livello cosciente.
Il rumore secondo me è rappresentato da diverse fonti, parti della sua vita (compresi i libri con cui entra in contatto) che gli fanno sentire di essere inadatto nel mondo in cui vive, lo mettono a disagio, lo rendono meno "umano", diverso, incapace di vivere la vita come fanno tutti gli altri.

Lo stile è scorrevole, a volte poetico, ma con frasi lunghe e non sempre semplici da seguire. Hrabal non sembra molto interessato alla chiarezza in quest'opera. Non si capisce se c'è un messaggio di fondo, quanto sia importante il lato biografico della storia, e quanto conti il contesto storico per capire l'opera. Di sicuro qualcosa c'è ma per me è difficile, anche giorni dopo aver finito la lettura, dire "questo libro parla di..."

Ci sono alcune parti "difficili" da leggere, un po' crude, ma niente di eccessivo. Comunque non mancano quelle suggestive, e nell'insieme, pur non potendo dire di averlo capito, sento che c'è qualcosa di importante in questo libro, qualcosa che l'autore cerca di dire, in modo consapevole o meno. Avrei però preferito uno "sforzo" in più per aiutare il lettore ad apprezzarlo anche senza conoscere a fondo l'autore, il periodo in cui scrive, la sua cultura, ecc.

Ultima cosa: nella versione che ho letto ci sono all'inizio un breve articolo sull'autore, uno in appendice sull'opera e una breve intervista all'autore. Purtroppo sono di pochissimo aiuto per la lettura.

In questo caso non mi sento di dare un voto sia per la complessità dell'opera che per la difficoltà di dare una valutazione oggettiva
 
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