Traduzioni libri riuscite male...

elydark

New member
Leggendo libri di autori stranieri tradotti in italiano spesso mi è successo di trovare alcune parole o anche frasi con errori di traduzione oppure frasi "giuste" ma espresse con parole poco adatte e cercando di immaginare la frase in inglese si capisce chiaramente che è stata fatta una traduzione puramente letterale senza un minimo di interpretazione.
Il traduttore di libri è un lavoro che mi ha sempre affascinata e avrei voluto farlo visto che unisce la mia passione per la lettura alla mia passione per le lingue però ultimamente sono rimasta un pò delusa vedendo certe traduzioni fatte male. :roll:
Una delle traduzioni che mi ha sconvolto di più è stata la traduzione di "reception" di un albergo con la parola "ricezione" :shock: :shock: :shock:
Secondo voi a cosa sono dovuti questi errori?Usano dei traduttori automatici?
 

bludemon

New member
bè.. sai come tutte le cose a volte la passione lascia spazio al lavoro.. forse useranno dei programmi e poi qualke anima pia.. controllerà.. magari a lume di candela in un vekkio stanzino con ragnatele.. e un topolino per compagno.. eh eh suggestivo no :)
 

elydark

New member
bludemon ha scritto:
bè.. sai come tutte le cose a volte la passione lascia spazio al lavoro.. forse useranno dei programmi e poi qualke anima pia.. controllerà.. magari a lume di candela in un vekkio stanzino con ragnatele.. e un topolino per compagno.. eh eh suggestivo no :)

bè si molto suggestivo.. cmq capita anche con il doppiaggio di telefilm...
boh :roll:
 

zaratia

Sideshow
Io per esempio ho notato che "lord of the flies" in lingua originale è molto igliore della versione italiana "il signore delle mosche". Alcuni giochi di parole sono intraducibili...
 

evelin

Charmed Member
Io avevo letto un articolo sui libri di Harry Potter che alcuni nomi di personaggi o incantesimi non sono riusciti a tradurli e a chi gli ha letti in inglese sono piaciuti di piu'!
 

bludemon

New member
cmq è normale... provate voi a tradurre Tanto va la gatta al lardo ke ci lascia lo zampino...
oppure chi va con lo zoppo arriva in ritardo... eh eh
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
bludemon ha scritto:
cmq è normale... provate voi a tradurre Tanto va la gatta al lardo ke ci lascia lo zampino...
oppure chi va con lo zoppo arriva in ritardo... eh eh

io sapevo che chi va con lo zoppo impara a zoppicare, però sicuramente arriva anche in ritardo se ci va a piedi :)
 

elydark

New member
elisa ha scritto:
bludemon ha scritto:
cmq è normale... provate voi a tradurre Tanto va la gatta al lardo ke ci lascia lo zampino...
oppure chi va con lo zoppo arriva in ritardo... eh eh

io sapevo che chi va con lo zoppo impara a zoppicare, però sicuramente arriva anche in ritardo se ci va a piedi :)

:lol: :lol: :lol:
Bè la traduzione dei modi di dire è un mondo a parte... non si può sicuramente fare una traduzione letterale ma spesso traducono malamente frasi semplici.. :roll:
Alcuni proverbi nelle altre lingue soo proprio buffi (per noi) ;)
 

libraia978

New member
A parte la difficoltà implicita della traduzione dipende molto dalle case editrici e da quanto investono in traduttori...alcuni si servono di traduttori di provata fama, altri di neolaureati alla prima esperienza e a volte questo fa la differenza. Si nota soprattutto quando un traduttore è abituato a tradurre un autore ed "entra" un po' nel suo linguaggio, tanto che i libri successivi sono sicuramente tradotti meglio...
 

elydark

New member
libraia978 ha scritto:
A parte la difficoltà implicita della traduzione dipende molto dalle case editrici e da quanto investono in traduttori...alcuni si servono di traduttori di provata fama, altri di neolaureati alla prima esperienza e a volte questo fa la differenza. Si nota soprattutto quando un traduttore è abituato a tradurre un autore ed "entra" un po' nel suo linguaggio, tanto che i libri successivi sono sicuramente tradotti meglio...

Bè sicuramente conoscendo bene il modo di scrivere dell'autore è più facile tradurre in modo adeguato.
Inoltre se il libro è ambientato ai giorni nostri con personaggi "normali" è più semplice non oso immaginare cosa ha passato il traduttore del "Signore degli anelli" che ha dovuto tradurre parole non di uso comune e alcune addirittura inventate da Tolkien.. secondo voi l'"erba-pipa" come si dice in inglese??? :wink: 8)
 
io sto cercando (ma proprio cercando!) di tradurre il codice da Vinci, ma che caos!Povero Dan Brown, lo sto rovinando dato che confronto la mia di traduzione con quella ufficiale!Un completo disastro. Però vi assicuro che chi traduce i film secondo me è super bravo, perchè deve ovviamente tradurre il testo e cercare allo stesso tempo di trovare le parole giuste per il doppiaggio, cavoli sei un mito per me.
 

Alfredo_Colitto

scrittore
Una opione "dall'interno". Secondo me l'originale sarà sempre meglio di qualsiasi traduzione. Lo scrittore ha scelto e limato ogni parola, mentre un traduttore non ha né il tempo (è pagato a cartelle, non a ore) né la possibilità di farlo. Il problema principale che assorbe tutte le sue energie è trasportare una sintassi in un'altra, cercando di perdere il meno possibile. Perché qualcosa si perde, non c'è niente da fare.

Su questo punto mi permetto di rimandarvi alla sezione "traduzioni" del mio sito.

Ciò detto, è verissimo quello che dice Libraia. Le case editrici grandi investono nei traduttori, quelle più piccole spesso si servono di persone alle prime armi (ed è anche giusto, se no uno come impara?)

Per tradurre non basta conoscere le lingue (sarebbe come dire che se sai usare pinze, cacciavite e trapano sei un idraulico). E' un mestiere che va imparato come tutti gli altri. Però le lingue bisogna saperle. Tutti sanno che un traduttore deve conoscere la lingua da cui traduce, ma è forse ancora più importante conoscere bene la lingua di destinazione, così da poter scegliere tra un ampio repertorio per rendere meglio l'originale. Voglio dire: Cesare Pavese non conosceva benissimo l'inglese e ogni tanto ha preso qualche solenne svarione, ma le sue traduzioni sono bellissime (vi consiglio quella di Moby Dick) perché aveva una padronanza magistrale dell'italiano.

Infine: qualche errore capita a tutti per forza, e qualche volta il revisore della traduzione ce ne mette dei suoi. A me una volta è capitato di dover scrivere all'Accademia della Crusca per convincere una editor che si dice "immediatamente" e non "immedietamente" e "riguardo alla tale cosa" e non "riguardo la tale cosa". :mrgreen:
 
Chi meglio di te può esprimersi, Alfredo, tu che sei "all'interno"?Quindi non mi permetto di contraddirti, anche perchè reputo giusto quello che hai detto. Certo che talvolta i revisori della traduzione sono terribili....riguardo la tale cosa :wink:

Conoscete qualche casa editrice che vuole investire (possibilmente non con la macchina!) su di me come traduttrice??
 
I Buddenbrok, nella edizione degli Oscar Mondadori, è piena zeppa di errori di battitura e sui congiuntivi!!! :shock:

E parliamo della Mondadori !!! :(
 

mame

The Fool on the Hill
Però vi assicuro che chi traduce i film secondo me è super bravo, perchè deve ovviamente tradurre il testo e cercare allo stesso tempo di trovare le parole giuste per il doppiaggio, cavoli sei un mito per me.[/QUOTE]

In realtà i traduttori di film, telefilm e cartoni ecc. ecc. spesso hanno solo il copione e non vedono immagini. Tocca agli adattatori prendere la traduzione e "sistemarla" in maniera che corrisponda quanto più possibile al labiale. Poi c'è un successivo intervento del direttore di doppiaggio, che eventualmente taglia o aggiunge qualcosa per "coprire" la tempistica della battuta. Detto questo, di cavolate nei film ecc. ecc. se ne sentono un'infinità. Di recente in una puntata del Comandante Florent si parlava di un lui nonostante il cadavere fosse una donna (è vero che si chiamava Camille come il marito morto di Thérèse Raquin, però è anche vero che nel corso del copione avranno pur trovato una sequela di elle che indicava una donna).
Sul fatto di trovare in giro pessime traduzioni, purtroppo sì, succede. Perché tanti pensano che per tradurre basti conoscere una lingua grazie a un corso fatto al comune. La lingua bisogna conoscerla al punto da respirarla. E concordo con chi ha già scritto più sopra (perdono, non ricordo il nome) che bisogna anche conoscere l'italiano e pensare in italiano. E quindi tradurre "correre un rischio" e non "prendere un rischio", che non è italiano. Al vero traduttore si accendono tante lampadine quando lavora. Se chi traduce non viene sfiorato dal dubbio, se si scoccia ad andare a fondo, se non si accorge lui per primo di una castroneria, forse sarebbe meglio che cambiasse mestiere. Poi per carità, sia reso merito ai revisori che si accorgono delle sciocchezze scritte durante la telefonata con la mamma. Anche i revisori devono essere bravi, ma a volte toppano anche loro. Come mai nessuno (per esempio) si è accorto che in un libro di Faletti il personaggio A segue il personaggio B e a un certo punto A si gira per guardare B? Domanda da tutti i milioni di copie vendute da Faletti.....
 

Vladimir

New member
Una opione "dall'interno". Secondo me l'originale sarà sempre meglio di qualsiasi traduzione.

Non saprei su questo. Nella maggior parte dei casi è vero, però a volte ci sono dei casi in cui il livello è lo stesso se non migliore: che mi dici di Pavese che traduce Melville? O di Pasternak che traduce Shakespeare (a detta di molti critici Pasternak è superiore in molti punti)? O di Ungaretti che traduce i francesi? Non è un assioma assoluto, secondo me.
 
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nici

New member
Secondo me tradurre un libro è un pò come riscriverlo, perchè in ogni caso devi interpretarlo a modo tuo e quindi la traduzione diventa soggettiva, nelle parole scelte, nella punteggiatura, nei modi di dire, nei dialoghi....
 
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