AA.VV. - I Vangeli Apocrifi

Vladimir

New member
La discussione sul Gesù alternativo proposta da realternativo mi ha fornito lo spunto per un intervento a proposito dell'edizione dei Vangeli Apocrifi pubblicata da Einaudi, che propone un'antologia dei testi più belli e significativi (chi volesse approfondire il tema può affidarsi alla versione UTET che comprende sia gli Apocrifi del Nuovo sia quelli dell'Antico Testamento). Innanzi tutto mi sento di segnalare un fatto piuttosto riprovevole: il prezzo di copertina è aumentato in un anno del 30%:OO!! La causa? L'aggiunta di una breve prefazione di Dario Fo, la quale, evidentemente, dato il costo, dev'essere giunta ai redattori via telegramma.
Gli scritti sono raggruppati seguendo la scansione temporale della vita di Gesù : infanzia (i più succosi), predicazione (purtroppo i più frammentari), passione e resurrezione. Ogni Vangelo è preceduto da un saggio che spiega le particolarità interpretative e filologiche del testo e il contesto storico in cui è sorto. Preziosi sono i saggi di Marcello Craveri e del grande Geno Pamploni sia per avvicinarsi con l'atteggiamento giusto a queste opere, sia per sfatare l'aura mistica da Codice da Vinci che le circonda da sempre. Non credo sia opportuno recensire il contenuto di ogni Vangelo, (non essendo un cristianista non sono all'altezza di farlo), ma credo sia il caso di segnalare i più significativi. Fra i Vangeli dell'infanzia i più significativi sono Il Protovangelo di Giacomo e Il Vangelo Armeno. Il primo è probabilmente la raccolta più completa di dati sull'infanzia di Maria (accettati anche dalla Chiesa): la nascita miracolosa, la fanciullezza al tempio, la cacciata perché "la sua verginità si tingeva di rosso (grazie Fabrizio). Il Vangelo Armeno, invece, presenta una panoramica dell'infanzia di Gesù narrando episodi di semplice ma grandiosa umanità. Fra i Vangeli della Passione il più bello è senz'altro quello di Nicodemo che contiene sia un ampio e articolato dialogo fra Cristo, Pilato e i sacerdoti del Sinodo, utilizzato da Bulgakov ne Il Maestro e Margherita per costruire i capitoli su Pilato; sia la discesa di Cristo agli Inferi, con un bellissmo scambio di vedute filosofiche sul peccato fra il Salvatore e Satana. Senz'altro questi testi costituiscono una bellissima testimonianza della forza del cristianesimo delle origini, del lato più scandaloso e rivoluzionario di Cristo, e della fede cieca che molti uomini posero in quel grandioso progetto di creazione di una nuova umanità. Insomma, tutto "puzza" di socialismo. Consigliato a chi voglia saperne di più sia sull'evoluzione della nostra religione, sia sul ruolo che la figura di Cristo ha giocato attraverso i secoli.
 
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pigreco

Mathematician Member
E' sul mio comodino da molto tempo... per il momento sto leggendo i vangeli "ufficiali" dato che a 26 anni ancora non lo avevo mai fatto in maniera sistematica, poi passerò agli apocrifi.

Sembra giusto citare l'opera musicale di De Andrè "La buona novella" (peraltro portata in tournèe adesso dalla PFM) ispirata a questi vangeli. Come spiega lo stesso De Andrè nell'ultimo concerto registrato a Roma, La buona novella vuole essere un'allegoria; in particolare scelse di pubblicare un dicsco su Gesù proprio in piena contestazione studentesca in quanto ha sempre considerato Cristo il più grande rivoluzionario mai vissuto su questa terra.

E dei vangeli apocrifi De Andrè volle sfruttare proprio quei tratti più umani dei personaggi, i dubbi della giovanissima Maria, la splendida figura di Giuseppe, troppo spesso messo in secondo piano nei 4 Vangeli ufficiali, e chiaramente la figura di Gesù.

Non c'è dubbio che l'aspetto più interessante, almeno a mio parere, dei Vangeli apocrifi siano proprio i racconti dell'infanzia di Cristo, ovvero tutta quella parte di storia completamente omessa in Marco, Matteo, Luca e Giovanni. I quattro evangelisti, dopo la nascita, passano subito a raccontare gli ultimi anni di vita di Gesù, quelli della predicazione. Non abbiamo invece nessuna notizia del Gesù bambino, ragazzetto e adolescente, quello sicuramente più vicino a noi umani. Insomma, credo si tratti di una lettura molto importante sia per chi non crede (si tratta comunque di testi storici di importanza cruciale) sia per chi è cattolico per avvicinarsi ancora di più e riconoscersi con più facilità nella figura di Gesù.
 

stellonzola

foolish member
Sembra giusto citare l'opera musicale di De Andrè "La buona novella" (peraltro portata in tournèe adesso dalla PFM) ispirata a questi vangeli. Come spiega lo stesso De Andrè nell'ultimo concerto registrato a Roma, La buona novella vuole essere un'allegoria; in particolare scelse di pubblicare un dicsco su Gesù proprio in piena contestazione studentesca in quanto ha sempre considerato Cristo il più grande rivoluzionario mai vissuto su questa terra.

se mi è concesso aggiungerei anche l'opera teatrale "la buona novella" con Claudio Bisio, in cui l' album di De Andrè viene cantato, recitato e spiegato dagli attori... molto emozionante!

"...non voglio pensarti figlio di Dio, ma figlio dell'uomo, fratello anche mio..."

io l'ho sempre interpretata come una frase piena di speranza: se Gesù fosse figlio di un uomo qualunque sarebbe un grande rivoluzionario e dimostrerebbe che l'Uomo è in grado di fare grandi cose e di salvarsi. Voglio credere in un Gesù non-divino, per poter credere ancora nell'Uomo!
 
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