Zola, Emile - Germinale

fabiog

New member
Germinal racconta la storia di Stefano Lantier,minatore nel nord della Francia che si mette a capo di uno sciopero che degenera in violenza.
Il romanzo è estremamente duro violento nei personaggi e nelle scene descritte come è giusto che sia.Lo è fin dal paesaggio descritto o meglio il non paesaggio descritto.Stefano arriva al paese in una notte di marzo ma non vi è nessun accenno alla primavera,è ancora l'inverno a trionfare e con esso il pozzo del Voreux descritto come un mostro mitico.I colori dominanti sono il nero della polvere delle miniere,il rosso del sangue,il buio dei pozzi in cui scendono i minatori.Zola descrive magistralmente le scene dei lavori nei pozzi sembra di essere presente cosi come descrive,da contraltare i bei salotti borghesi dei padroni della miniera.In un certo modo Zola rifà in versione moderna il mito del minotauro.Il pozzo è il mostro,Stefano è Teseo che vuole distruggere il mostro per l'amore di Caterina.Vi sono alcune scene di massa splendide:la riunione dei minatori in cui quest'ultimi scelgono Stefano come loro guida allo sciopero,lo sciopeo soffocato dai militari e la rivolta degli scoperanti contro la casa dei padroni,le scene scorrono veloci sembra quasi che Zola usi una cinepresa.Germinal è poi il romanzo della rinascita e della presa di coscienza dei lavoratori come lo stesso titolo può suggerire cito una frase "il minatore si risvegliava dal fondo del pozzo,germinava nella terra come un vero seme".
 
Ultima modifica di un moderatore:

elisa

Motherator
Membro dello Staff
modifico il titolo come nella traduzione italiana, perchè altrimenti non me lo da presente sul forum se uso l'opzione Cerca. :)
 

elena

aunt member
Proprio in questi giorni avevo ipotizzato di rileggere questo romanzo......la tua recensione mi ha definitivamente convinta :D .....non so esattamente quando lo inizierò.....ma lo metto comunque tra le priorità :wink:
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Sarà perché ho scoperto, ormai già da qualche anno, di avere una predilezione per la letteratura verista o realista tardo ottocentesca, sarà per la capacità di Zola di rappresentare con grande veridicità ed umanità la condizione dei minatori, le incomprensioni e la lotta che condussero allo sciopero da lui così ben descritto, sta di fatto che ho letto questo romanzo con un'avidità ed una passione quasi inaspettata. Non sapevo, non essendomi minimamente documentata in merito, a cosa andassi incontro: conoscevo Zola per aver letto in precedenza Teresa Raquin, ma non mi aspettavo di trovarmi così tanto a mio agio nelle pagine di Germinale, con Stefano Lantier, Caterina, i Maheu e tutti gli altri personaggi che costellano quest'epopea di miserabili che lottano fino a dare la vita per un'illusione di libertà. Un libro che parla di lotta di classe, questo, ma anche di miseria che sovrabbonda e rispetto che manca. Parla di ideali quanto di grettezza, di pochezza quanto di nobili valori… in una parola, descrive – anzi dipinge - l'umanità dal vero, con parole che disegnano con tratto impietoso un quadro spietato ma inattaccabile della società francese nel periodo della seconda rivoluzione industriale. Un libro da leggere se amate i classici, i romanzi di denuncia sociale, i libri che si occupano di lotta di classe, di società, di realismo. Un libro da divorare se amate la buona, cara ed intramontabile letteratura.
 
Alto