Bernhard, Thomas - Gelo

saetia

kollaps!
...inauguro la mia presenza in queste lande con un mini report a lettura compiuta di Gelo.. uno dei primi romanzi composti dallo scrittore austriaco Thomas Bernhard...spero di non fare troppi strafalcioni...:wink:

....la storia è ben sintetizzata qui, pesco dalla Rete :

"La storia va così: uno studente di medicina, internista presso l’ospedale austriaco di Schwartzach, riceve uno strano compito dal suo mentore, un importante chirurgo del luogo. Il fratello di quest’ultimo, di nome Strauch, è un pittore che non dipinge più da tempo, e vive in una locanda, da solo, in un paese (Weng) tra le montagne. Il chirurgo chiede allo studente, che non viene mai nominato nel testo, di recarsi a Weng, facendo finta di essere uno studente di legge, e di osservare attentamente il pittore Strauch, con la raccomandazione di fargli ricevere regolari relazioni epistolari sulla condizione e sul carattere del fratello, poiché pensa che la salute di Strauch stia deteriorando drammaticamente e che infine sia diventato pazzo. Lo studente esegue tale compito e il contenuto del libro non è altro che un resoconto degli esistenziali monologhi di Strauch. "


...la grandezza di questo libro, come tutte le opere di Bernhard, penso risieda nella sgradevolezza delle immagini che riesce ad evocare.. un sottobosco di figure viziose/viziate, turbate e in preda a profonde crisi...spesso di natura fisica o morale.. la malattia.. la malattia è il tema conduttore del libro.. il morbo che consuma lentamente Strauch a livello fisico.. e rende sempre piu' fosche le sue considerazioni sulla vita.. ed intorno si agitano le figure inquietanti che popolano il paesino di Weng... la moglie dell'oste che si concede a tutti.. il becchino/scuoiatore di animali...la presenza inquietante della centralle elettrica che incombe su tutto e tutti e minaccia con la sua presenza di cancellare la quiete fuori dal tempo del borgo austriaco...e ad avvolgere il tutto la neve.. il freddo.. il gelo..

....sono libri meravigliosi quelli di Bernhard... spesso dipinge in maniera surreale e pungente la societa' austriaca.. con tinte scurissime e con una prosa affilata come una lama..

...me ne innamorai leggendo la prima volta il suo Perturbamento.. le sue frasi hanno la forza espressiva di un film di David Lynch.. perchè sanno evocare quei grigioscuri che spesso ci circondano..e che spesso non notiamo.. o che non vogliamo notare...

..di sicuro in cima alla lista dei miei contemporanei preferiti.. insieme alla jalinek e alla kristof....:)
 

Valuzza Baguette

New member
Cupo,angosciante,a tratti addirittura cruento,sia nelle immagini che Bernhard evoca che nella sensazione di solitudine immensa in cui si trova il pittore.
Mi è piaciuto di più rispetto a "il nipote di Wittgenstein" perchè è ossessivo ma in maniera differente,piu nelle sensazioni che trasmette rispetto che nello stile di scrittura.
 
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