Elliott, Will - La città dei clown

Cold Deep

Vukodlak Mod
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in questo romanzo, il primo dell'australiano Will Elliott, troviamo forse uno dei protagonisti forse più efficaci nell'horror, i clown, intesi non come mostri famelici (ogni riferimento a It è puramente casuale :D ) ma come una parte oscura di ognuno di noi.

la storia è quella di Jamie, un ventenne con un pessimo lavoro, pochi soldi e che non gode del rispetto degli altri, che si ritrova ad essere perseguitato da un gruppo di clown che lo portano quasi alla pazzia: gli devastano la casa, lo seguono a lavoro, arrivano a picchiarlo e tutto questo per un misterioso sacchetto che Jamie ha raccolto dopo averli incontrati. i clown, o meglio il loro leader Gonko, vedono in lui qualcosa che potrà essergli utile e riescono a portarlo nel loro circo, un luogo che sembra sospeso tra la realtà e l'inferno, dove gli artisti eseguono i loro spettacoli per l'ignaro pubblico rubando loro qualcosa di prezioso. Qui Jamie conosce gli attriti tra i vari gruppi di artisti, presenze inquietanti e minacciose, come Emme Emme, lo scultore di carne, e soprattutto si trova di fronte JJ, il suo alter-ego pagliacciesco, che ben presto cercherà di eliminarlo per il controllo totale del suo corpo.

è un romanzo molto interessante, dove Elliott spesso cita dei passaggi di celebri autori del genere, come King e Baker, per una lettura molto scorrevole ed appassionante; personalmente non ci vedo molto horror, se non per le atmosfere del circo e qualche personaggio, lo ritengo più un crossover tra più generi in un risultato ben riuscito. anche se il protagonista della vicenda è Jamie, diventa facile durante la lettura incuriosirsi ed anche affezionarsi ai "cattivi" della situazione, come Gonko, perfido ma con una sua razionalità precisa, Gooshy, clown che riesce ad esprimersi solo a fischi e innamorato di una pianta, e Kurt Pilo, uno dei proprietari del circo che malgrado le apparenze "quasi rassicuranti" svelerà alla fine chi è realmente. a differenza di molti libri etichettati horror che ho letto, con questo mi è capitato spesso di scoppiare a ridere, come nei primi spettacoli a cui partecipa Jamie e l'episodio di introduzione della figura del ragioniere che vi riporto a grandi linee:
George disse: "Gonko, sai quanto vale la vita di un trucco (nella storia gli spettatori sono definiti "trucchi")? un sacchetto" e rivolgendosi al ragioniere: "quanti sacchetti ci vogliono per nove trucchi morti?"
questo prese la sua calcolatrice e dopo vari tentativi e qualche imprecazione sottovoce rispose: "nove" :mrgreen:
 
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elena

aunt member
Devo dire che l'horror non è un genere che amo molto......ma la recensione di questo libro è molto molto intrigante......ci farò un pensierino :wink:
 

fenicemidian

Phoenix Member
caro Cold.. questa volta non mi trovi affatto concorde...
anche io ho letto il libro dopo la tua recensione ma ho fatto una gran fatica a finirlo... non l'ho trovato scorrevole, anzi.
I personaggi e l'ambientazione sono notevoli ma, come dicevi anche tu, dell'horror non ha nulla ed è un po' troppo macchinoso.

:boh:
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
mi dispiace che non ti sia piaciuto, cosa hai trovato macchinoso? :)
 

fenicemidian

Phoenix Member
non sono riuscita a scivolare nella storia... o meglio sulla storia... non passava la lettura... non mi ha coinvolta forse... non saprei spiegartelo meglio Cold, so solo che ho davvero fatto fatica a proseguire nella lettura...
 

danilo87

New member
La trama mi intriga,la figura del clown "maledetto" mi affascina (ma forse per la mia generazione cresciuta controllando che dai tombini non uscissero palloncini è un male comune... :) ) e mi intriga ancora di più sapere che non è considerabile come horror.
Aggiunto in wishlist,grazie :wink:
 
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