Ross, Gary - Pleasantville

Tipo: Film
Genere: Commedia
Anno:1998
Regista: Gary Ross
Durata: 124min


Pleasantville, come i migliori film che si rispettino, non è quello che sembra.

La storia si apre nel più banale dei modi, sfruttando i meno fantasiosi cliché, e preparandosi per essere un film banalotto.

Un fratello ed una sorella, figli di divorziati, profondamente diversi si preparano a passare la serata perfetta; Lei a “guardare” MTV con un ragazzo, lui ad immergersi per tutta la notte nel suo mondo utopico ed ideale, le repliche di una serie degli anni 50: Pleasantville.

Naturalmente i due litigano, non vogliono perdersi la “serata più importante della loro vita”, naturalmente rompono il telecomando, naturalmente la televisione senza telecomando non funziona, e naturalmente prima che possano accorgersi di cosa accade, quello che non posso che definire come il “piccolo gnomo”, si presenta alla loro porta dandogli un telecomando nuovo, ed il telecomando nuovo non può che trasportarli “dentro” a Pleasantville, trasformandoli nei protagonisti della serie, che dovranno reinerpretare alla perfezione se vogliono convincere il “piccolo gnomo” a farli uscire da quel paradiso in bianco e nero.

Banale.

Ed invece no.

Per David il posto dove si trova è un sogno, una vita ideale e perfetta, in cui tutti hanno una casa, una famiglia stupenda, voti perfetti a scuola e dei vicini più cortesi di Ned Flanders.

Insomma, un sogno, qualunque cosa è perfetta, fino al ridicolo.

Per Jennifer si preannuncia un incubo, che tenta di far passare il più in fretta possibile. Vestiario ed acconciature risibili, lezioni scolastiche adatte a bambini dell’asilo [ beh, c'era un motivo se tutti hanno voti eccezionali ] ragazzi perbene che per non bruciare le tappe aspettano mesi prima del grande passo… Tenersi per mano.

Davvero un mondo perfetto, dove non esistono incendi, è sempre bel tempo, con temperature massime e minime a 25°.

Una città in bianco e nero.

Una città senza colore.

E qui purtroppo troppa gente che conosco è caduta nel perbenismo, nel bollare il film come indecente, nel credere che l’unico modo per portare il colore nella vita di quelle persone sia il “metodo” di Jennifer.

Ma pleasantville non è solo quello, è un film sulla voglia di cambiare, sull’indipendenza, sul cercare la propria personalità contro quello che la società dice, un film contro le discriminazioni razziali e la paura del diverso.

Un bel film, non eccezionale, sicuramente, ma che può aiutare a riflettere, da soli, o in coppia, su molte, tante cose, anche se ce ne sono molti altri migliori in questo.

Uno di quei film che inizi a capire quando spengi il televisore, anche se ce ne sono molti altri migliori in questo.

Uno di quei film da riscoprire.

Chiudo con qualche considerazione sulla parte finale del film.
1. Dopo un'ora e mezza di bianco e nero, il ritorno del colori è meraviglioso, metafora di come quello che diamo per scontato ci manca quando viene meno.
2. Il rapporto che si viene a creare tra David-Bud e la madre (quella della soap opera) è quasi commovente.
3. La sigla finale, Across the universe, cantata da Fiona Apple, chiude alla perfezione il film.

Vedetelo! :wink:
 

ayla

+Dreamer+ Member
A me qst film è piaciuto molto: simpatico,originale e critico. Sicuramente nn è un film eccezionale però fa capire quanto sia importante cambiare, "aprirsi" al mondo e a ciò che fa parte di esso, infatti, saranno proprio questi cambiamenti che porteranno un pò di colore!!
 

Meri

Viôt di viodi
Un film piacevole, dove ancora una volta la diversità e il cambiamento non sono visti di buon occhio.
 
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