Convivenza VS Matrimonio

Brethil

Owl Member
Buonasera forummini :)

Dato che le persone che frequentano questo forum hanno età ed esperienze molto diverse tra loro, vorrei sapere che ne pensate di matrimoni e convivenze.

Personalmente ho cambiato idea più volte sull'argomento, diversi i fattori che mi hanno man mano portata a propendere più per l'uno o per l'altra.
In questo momento il mio voto va alla convivenza.

Alcune persone a me vicine si avvicinano al grande passo e vedo che chi si sposa in chiesa lo fa più per indossare un bell'abito davanti a parenti e amici che per credo religioso. D'altro canto sposarsi in comune per me ha senso relativamente:in poche parole il tutto si riduce alla stipula di un reciproco impegno davanti ad un funzionario pubblico.
Inoltre per me la promessa di "amarsi per sempre" non ha senso d'essere. Ci si può impegnare in un rapporto affinchè funzioni nel miglior modo possibile, ma i fattori interni ed esterni alla coppia sono talmente tanti che anche prendere impegni per un anno è tanto.

Concludendo, credo che due persone possano stare bene assieme anche senza avere vincoli di sorta e che il matrimonio (senza cerimonia faraonica) dovrebbe essere riservato a coloro i quali credono e vogliono cementare la propria unione davanti ad una "autorità superiore".

Lascio la parola a voi...sperando di non avervi annoiati con le mie riflessioni pre-nanna :D
 

daemonia

Member
Parlo da persona non credente in nessuna religione, che non crede nella vita eterna e nei santi ecc.

Il matrimonio vale. E' un vincolo morale e giuridico NECESSARIO per creare una famiglia. Certo, la possibilità di recidere questo vincolo, non fa certo guadagnare punti al matrimonio, però bisogna dire che sposarsi è ancora il migliore modo possibile per crearsi famiglia, con tanto di bambini al seguito.

Sposarsi in chiesa è un'altra cosa...quando stavo con la mia ex, avrei accettato un matrimonio in chiesa perché lei credeva. Adesso mi sembra ridicolo dato che sia io, che la mi attuale partner, non siamo credenti!

Il discorso che faccio sulla convivenza, è più complesso. Il convivere è un passo precedente al matrimonio? Non lo so, non ho mai convissuto! Di certo vorrei convivere, ma ancora non ne ho la possibilità. Il matrimonio? Dopo almeno un paio d'anni di convivenza...altrimenti è un danno...

Forse ho scritto in modo caotico, non me ne vogliate, mi sono appena svegliato e devo già scendere :cry:
 

Lauretta

Moderator
io assolutamente credo nel matrimonio religioso...non per l'abito bianco, ma per tutto quello che ci sta dietro. per cui tra matrimonio e convivenza scelgo assolutamente il matrimonio. C'è stato un periodo in cui credevo che forse un periodo di convivenza ci volesse per capire se veramente ce la si fa! in realtà mi sono abbastanza ricreduta su questo. I problemi se ci sono si vedono anche fuori, non bisogna per forza andare a "provare" a vivere sotto lo stesso tetto. ci sono una serie di circostanze, abitudini e quotidianità che permettono di capire se l'altro è la persona giusta. per cui si al matrimonio e no alla convivenza. parlo per me ovviamente, Laura come persona estremamente credente..nulla in contrario rispetto a chi preferisce la convivenza
 
io assolutamente credo nel matrimonio religioso...non per l'abito bianco, ma per tutto quello che ci sta dietro. per cui tra matrimonio e convivenza scelgo assolutamente il matrimonio. C'è stato un periodo in cui credevo che forse un periodo di convivenza ci volesse per capire se veramente ce la si fa! in realtà mi sono abbastanza ricreduta su questo. I problemi se ci sono si vedono anche fuori, non bisogna per forza andare a "provare" a vivere sotto lo stesso tetto. ci sono una serie di circostanze, abitudini e quotidianità che permettono di capire se l'altro è la persona giusta. per cui si al matrimonio e no alla convivenza. parlo per me ovviamente, Laura come persona estremamente credente..nulla in contrario rispetto a chi preferisce la convivenza

Completamente concordo...non avrei potuto usare parole migliori.
 

Pietro

New member
Non credo assolutamente nel matrimonio: sono ateo. Ma la donna della mia vita è credente. E mi sposerei anche domani (se trovassi lavoro).
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Diciamo che dopo due lunghe convivenze, 8 e 17 anni, dovrei scartare la convivenza a priori e puntare al matrimonio. :mrgreen:

Diciamo che credo che il matrimonio e la convivenza c'entrino solo in parte con l'amore ma che siano forme sociali, culturali e religiose che strutturano la nostra società e quindi fanno parte della sfera pubblica più che di quella privata.

Diciamo che preferirei che il matrimonio religioso e civile siano separati tra loro e che vengano riconosciute le unioni di fatto in modo da permettere delle scelte reali da parte delle persone e nel rispetto di tutte le posizioni.

Diciamo che per quanto mi riguarda vi dirò quando mi si presenterà la terza occasione. :wink:
 
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daemonia

Member
E poi questo fatto delle "coppie di fatto" è una cosa che non capisco per nulla!!! :?

Cioè, se due vivono insieme e sono una famiglia...non vengono accettati come tali dalla società :? :? :?
Dato che c'è un regolamento MOLTO chiaro a riguardo (il contratto giuridico del matrimonio) non capisco assolutamente il perché non bisogni usarlo XD tanto si può recidere come qualunque altro contratto, se ci sono causali valide!

E non capisco il sessismo :? ci sono ragazzi che se solo stanno a meno di 30 metri da un uomo omosessuale si sentono male...ma perché? :WHY Ognuno dovrebbe essere libero di fare le proprie scelte, no?

E chi mi dice che le coppie omosessuali sono contro natura...gli rispondo: anche la plastica lo è, anche i vestiti in pail lo sono, anche gli occhiali, anche la maledetta tastiera sulla quale stai scrivendo...!


P.S. scusate il tono un pochetto forte
 
Matrimonio civile e religioso sono due cose molto diverse, anche se gran parte degli italiani tendono a trascurare le differenze, evidenti tra l'altro. Al matrimonio civile si può guardare con occhi via via diversi, per ritrovarci in discorsi lontani anni luci tra loro. Possimo parlare di nozze come "do ut des", una forma di contratto sociale molto chiara, che regola la vita pubblica del cittadino.

Ma presumo l'autrice del topic volesse intendere tutt'altro, per cui scendiamo nella sfera privata:

Il matrimonio - sebbene lo consideri un ridicolo proposito - è una forma di promessa, un impegno di chi contrae a sé un'altra persona per incanalarsi in una strada comune. Per il contraente serio, il matrimonio è una "prova d'amore", la testimonianza valida di una certa stabilità. Per meglio spiegarmi: date le difficoltà che la fine di un matrimonio comporta, ci si aspetta che chi convola a nozze, sia abbastanza convinto di ciò che fa.

La convivenza è una scappatoia alla clausura della vita consortile, laddove la libertà di fare e non fare è molto limitata, qui addirittura non esiste, salvo avere prole riconosciuta. Chi convive è abbastanza disilluso e sa bene come l'amore sia fugace, dura finché c'è.

Chi può dire quale sia la migliore delle condizioni? :boh:

Per come la vedo io, meglio stare fidanzati a vita, che si sta proprio bene :mrgreen:
 

Brethil

Owl Member
C'è stato un periodo in cui credevo che forse un periodo di convivenza ci volesse per capire se veramente ce la si fa! in realtà mi sono abbastanza ricreduta su questo. I problemi se ci sono si vedono anche fuori, non bisogna per forza andare a "provare" a vivere sotto lo stesso tetto

Non sono d'accordo su questo punto, credo ci sia proprio bisogno di un perido di prova prima delle nozze. Per vedere se abitudini e stili di vita sono compatibili potrebbe anche bastare un mese di vacanza assieme, ma per capire se si può resistere senza ripercussioni sulla coppia allo stress provocato da lavoro, scadenze, commissioni, pulizie in casa e chi più ne ha più ne metta servirebbe almeno un annetto di convivenza :D
 
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Brethil

Owl Member
Che differenza c'è tra matrimonio e convivenza?

Al momento per me c'è una differenza abissale tra le due cose. E' solo una questione mentale perchè poi a conti fatti nella quotidianità non cambia quasi nulla, però vedo il matrimonio come una "forzatura", un voler per forza mettere per iscritto qualcosa che, di per sè, non ha bisogno di documenti e cerimonie.
Non so se sono riuscita a spiegarmi :?
 

mado84

New member
non è facile rispondere...entrambi hanno i loro pro e contro. così su due piedi però voto per il matrimonio, sia esso religioso o civile
 

saetia

kollaps!
...premesso che sono ateo e anticlericale...anzi... un bel po' anticlericale...:mrgreen:.....


...direi che un primo periodo come convivenza sia sempre necessario.. per conoscersi meglio e bla bla bla.. anche perchè un conto è vivere una relazione ognuno a casa propria.. un conto è condividere una relazione con onori ed oneri di un tetto comune...

..se si sopravvive alla convivenza :mrgreen:.. e magari si sentisse la necessita' del matrimonio.. non avrei problemi.. però magari in comune.. in chiesa anche no..
 

nathan

lunga vita agli ultras
dando un'occhiata al numero di matrimoni che finiscono,direi che un periodo di convivenza mi pare necessario....
condividere certe situazioni sia di gioia che di disagio mi pare un modo per capire se la persona con la quale abbiamo un rapporto è la persona giusta....
 

sailman

New member
Non credo all'utilità della convivenza come "banco di prova": io e la mia convivente siamo oggi sul filo della separazione, dopo 8 anni di convivenza e due figli... se ne avessimo avuto intenzione ci saremmo sposati dopo uno-due anni di prova, con identico risultato.

:cry:
 

elena

aunt member
Personalmente non credo molto al concetto di "banco di prova".....le difficoltà ed incomprensioni possono sorgere in qualsiasi momento (ben oltre l'ipotetico periodo di prova :mrgreen:) e indipendetemente dal fatto che una coppia sia solo convivente o sposata.
La scelta del matrimonio, oltre che per motivazioni personali legate al credo religioso e per una maggiore tutela per ogni singolo componente, teoricamente viene effettuata (almeno a me così sembra :boh:) con minor leggerezza ......nel senso che, in genere, non viene percepita come "prova" ma come reale desiderio di condividere una vita insieme.....anche se non pregiudica future eventuali evoluzioni o involuzioni del pensiero :wink:
 

darida

Well-known member
sono un'atea felicemente sposata da trent'anni azz! non solo, ma anche in chiesa, per evitare tragedie in famiglia, fu un sacrificio minimo, contava, adesso come allora, l'amore e la voglia di vivere insieme. Ho figli adulti che per il momento superano il problema vivendo ancora in famiglia, facciano quel che credano, l'importante e' cercare di essere felici e soddisfatti delle proprie scelte :D
unica postilla: non si accettano resi, chi rompe paga e i cocci sono suoi :mrgreen:
 

Lauretta

Moderator
esatto il banco di prova è proprio inutile secondo me....due persone si conoscono così bene prima di sposarsi che non hanno bisogno di provare.....nella vita quotidiana capisci tranquillamente come sarà la vita parallela all'interno di una casa. se il mio ragazzo non ha un minimo senso pratico, manda sempre me a fare le commissioni ecc. non posso pensare che in casa farà qualcosa!!!!!! I problemi nascono, arrivano e finiscono..sono quelli che a qualsiasi età della coppia possono metterla in crisi...la prova non serve a nulla!!
 
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