Io sono molto religiosa, credo che ci sia qualcosa oltre al nostro pensiero che prima o poi capiremo. La natura è troppo perfetta per non avere qualcosa di superiore, la chiesa è un'altra cosa. Anche i vangeli sono stati separati, ci sono quelli che la chiesa accetta e ci fa leggere e ci sono quelli apocrifi, perché?
Vorrei vivere abbastanza per poter vedere il giorno in cui capiremo quel qualcosa di superiore: non avremo più bisogno della religione a quel punto, e se Dio esistesse quel giorno saremo potenti come lui probabilmente.
Per quanto riguarda i Vangeli non essendo un cristianista non so essere esauriete come vorrei, ma per quanto ne so le cose stanno così: i Vangeli Canonici sono spezzabili in 3+1. I tre Sinottici (Marco, Luca, Matteo) sono stati composti fra il 60 e l'80 (Cristo morì fra il 26 e il 36) ed essendo molto simili fra di loro si presume che derivino da una fonte comune, identificata dagli studiosi come fonte Q. (probabilmente composta fra il 40 e il 50). Si sono stratificate anche delle fonti orali giudeo-cristiane forse precedenti la nascita di Gesù. Il più antico, secondo la teoria marciana, è proprio quello di Marco che è anche il più breve e semplice. La lingua in cui sono stati scritti è il greco, idioma franco dell'Impero Romano d'Oriente ed è probabile che Cristo stesso parlasse in greco, visto la grandissima frammentazione dialettale della zona mediorientale. Il Vangelo di Giovanni invece ha una gestazione più travagliata. Edito attorno al 100, non fu scritto da Giovanni (di cui non si sa praticamente niente tanto che molti storici dubitano della sua esistenza) ma da una scuola di Efeso, detta appunto giovannea.
Per stabilire se un testo era canonico o apocrifo la Chiesa adddottò tre criteri: ortodossia (rispetto delle verità dogmatiche); attribuzione
"accertata" ai padri della chiesa; opportunità di una lettura pubblica di un testo (non dovevano nascere dubbi o discussioni, ma solo certezze negli ascoltatori). Perché questi criteri? Perché la Chiesa delle origini politicamente e socialmente sera molto fragile e pertanto serviva, per ovvie ragioni, una linea comune e una catena di comando. In più la creazione di un elenco di testi canonici serviva a combattere il fenomeno della pseudoepigrafia che consisteva nel spacciare testi apocrifi come scritti dai padri della Chiesa per rafforzare l'esegesi di questa o quella corrente.
Contrariamente a quanto si afferma nel Codice da Vinci, gli Apocrifi non furono mai apertamente perseguitati dalle istituzioni ecclesiastiche; anzi la vita di Maria è quasi totalmente basata su testi apocrifi come il Protovangelo di Giacomo o il Vangelo dello Pseudo-Matteo.
So benissimo che la Chiesa l'ha fondata Cristo, ma la sua parabola assomiglia in modo impressionante al quella del socialismo: da teoria che predicava il sovvertimento dell'ordine, dell'oppressione e la libertà, è diventata col tempo essa stessa portatrice di oppressione, di povertà, di privilegi per i potenti. Al Cristianesimo rimprovero le stesse cose che Michail Bulgakov rimproverava al socialismo: aver mancato di risolvere gli affari di tutti i giorni. Quello che poi contesto a questa Chiesa e a questo Papa (ma anche a Wojtyla) è il fatto di voler imporre per legge i propri valori: perché se voglio, da ateo e laico, avvalermi dell'eutanasia non devo potere? Perché impedire il riconoscimento delle coppie di fatto, dato che legalmente il matrimonio è un contratto davanti a un pubblico ufficiale? E potrei continuare con tanti altri perché, ma non mi sembra questa la sede adatta.