Fielding, Henry - Tom Jones

Wilkinson

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Tom Jones è un romanzo picaresco scritto da Henry Fielding nel 1749 che ha influenzato profondamente la letteratura inglese.

Il protagonista della vicenda è Tom Jones, un trovatello accolto e allevato da un ricco e magnanimo gentiluomo di campagna, Mr Allworthy. Circondato da persone viscide e disoneste, Tom viene messo in cattiva luce agli occhi del suo stesso benefattore ed è costretto a scappare da casa quando si rende conto che il suo amore per Sophia, figlia del vicino di casa Squire Western, è contrastato da quest'ultimo ..

La trama complicata e deliziosa del romanzo prosegue ma meglio non dire oltre per non rovinare il gusto della lettura.

Definito da Byron " l'omero in prosa della natura umana" e padre del romanzo inglese da W. Scott, Fielding in questo classico capolavoro descrive attraverso la storia di Tom Jones quanto di meglio e di peggio vi è nella natura umana.
Possiamo considerarlo I promessi Sposi d'oltremanica.

Romanzo godibilissimo, scritto con magistrale humor e una pacatezza tipicamente inglese, vede l'autore non nascosto dietro le quinte intervenire direttamente nella vicenza, commentandola e giustificando durante la narrazione le sue stesse scelte estetiche.

Il tono amichevole, colloquiale, sottilmente ironico crea un intimo legame tra autore e lettore a distanza di secoli. Pare proprio di star conversando con Fielding stesso sorseggiando un thè in un tipico salotto inglese.

E' una vicenda avventurosa, una storia romantica, una parodia di generi letterari, un prontuario di buon senso, una spiegazione di tecnica letteraria, un modello di comportamento, il tutto soffuso da uno sguardo lieve, ironico, quasi compassionevole verso la nostra imperfetta natura umana.

Da leggere. :wink:
 

Wilkinson

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dimenticavo : un buon esperimento è quello di andare in libreria, aprire questo libro e leggere la breve prefazione iniziale dell'autore. Se non vi colpisce, lasciate pure il libro sullo scaffale :mrgreen:
 
Un romanzo davvero incantevole...:YY
Soprattutto per il ruolo del narratore che partecipa nella storia con i suoi deliziosi e ironici commenti, critiche e le spiegazioni e che lo rende quasi protagonista del racconto. Il romanzo è molto divertente, spiritoso, con un autentico linguaggio dai tempi passati, ma nello stesso tempo è una frizzante critica della società inglese (sia quala londinese, sia quela di campagna) di quel periodo...
Ha molti punti in comune con i romanzi di C. Dickens, M. Twain, e io personalmente trovo i punti comune, con J. Austen (specialmente riguardo la sua delicata/sofisticata ironia)...
Riasumendo, sono rimasta molto entusiasta di Fielding, e cercerò altri suoi romanzi molto volontieri....
Voto:5/5
 

Meri

Viôt di viodi
Una lettura interessante, sono rimasta colpita da alcune espressioni molto esplicite che non pensavo nel 1700 si osasse inserire nei romanzi. La storia è intricata, a volte sembra una telenovela, ma va bene così. Consigliato.
 

Jane Eyre

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Una lettura interessante, sono rimasta colpita da alcune espressioni molto esplicite che non pensavo nel 1700 si osasse inserire nei romanzi. La storia è intricata, a volte sembra una telenovela, ma va bene così. Consigliato.
è una lettura che rimando da una vita.. in che edizione lo hai letto?
 

Meri

Viôt di viodi
non so ancora quando lo leggerò, ma l'ho comprato in ebook Mondadori, che, da quant'ho capito, è la stessa traduzione edita da Frassinelli nel 2003.
Spero di aver concluso un buon acquisto :mrgreen:

Buona lettura.:HIPP
 
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