Per parlare d'amore bisogna aver amato?

Dory

Reef Member
Pensate che per descrivere efficacemente certe emozioni o sentimenti è indispensabile averli provati? O credete che uno sguardo esterno, più lucido e oggettivo, è in grado di renderli in modo migliore?

Vi riporto le parole di Pessoa:
"Dicono che fingo o mento
In tutto ciò che scrivo. No.
Semplicemente sento
con l'immaginazione.
Non uso il cuore.
[...]
Sentire? Senta chi legge!"
 

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Fisica dell'Amore?

Penso si possa parlar d'amore solamente non essendo innamorati.

Ed azzarderei un:
può parlar d'amore solamente chi non ha ancora mai amato.

Se la provi non le puoi descrivere, in un certo senso l'amore segue la legge di indeterminazione di Heisenberg:
« non è possibile conoscere simultaneamente la quantità di moto e la posizione di una particella con certezza »
adattato:
non è possibile provare e parlare simultaneamente d'amore

xbbxWith Love,
Fabio
 

saetia

kollaps!
...secondo me sono vere entrambe le opzioni..

..credo che qualsiasi tipo di emozione, amore-odio-affetto-repulsione, vada vissuta fino in fondo almeno una volta per poter aver idea di cosa esse siano.. dello stato d'animo che trasmettono...

..penso pero' che si riesca a parlarne o scriverne al meglio solo in assenza di questa/e emizione/i.. l'assenza in un certo senso penso che dia maggiore lucidita' nel momento in cui se ne discute..
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
pensare che qualche persona non abbia vissuto l'amore, almeno quello materno o paterno o fraterno o amicale o filiale mi sembra quasi impossibile. Che sia stato soggetto di amore per breve o lungo tempo, che abbia sentito dentro di sè questa necessità di stare accanto all'essere amato, desiderato, di vivere una piena felicità solo se presente l'amato o di sentirne l'assenza e quindi di vivere il sentimento di amore solo per il fatto di esserne privo.
Non è possibile non conoscere l'amore, quindi tutti possono parlar d'amore, secondo me.
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Pensate che per descrivere efficacemente certe emozioni o sentimenti è indispensabile averli provati? O credete che uno sguardo esterno, più lucido e oggettivo, è in grado di renderli in modo migliore?

Vi riporto le parole di Pessoa:
"Dicono che fingo o mento
In tutto ciò che scrivo. No.
Semplicemente sento
con l'immaginazione.
Non uso il cuore.
[...]
Sentire? Senta chi legge!"

mah....secondo me una situazione se non la si vive in prima persona non la si buon ben conoscere..ergo secondo me per parlare di amore...o quello che sia bisogna aver vissuto..sennò sono solo dei giudizi\consigli...parole che pensiamo possano essere migliori...
 

El_tipo

Surrealistic member
Tutti gli artisti parlano d'amore, indicando tutti una cosa diversa. Io credo che uno scrittore scriva ciò che senta, e provi a rappresentare quel sentimento. A volte ci riesce e a volte no, a volte sono i lettori a non capire il senso di ciò che è scritto, forse perchè sono molto distanti dal provare quell'emozione.

"e non c'è niente, non ci sarà mai niente, che non sia stato prima nel cuore"

:mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

Dory

Reef Member
Penso si possa parlar d'amore solamente non essendo innamorati.

Ed azzarderei un:
può parlar d'amore solamente chi non ha ancora mai amato.

Se la provi non le puoi descrivere, in un certo senso l'amore segue la legge di indeterminazione di Heisenberg:
« non è possibile conoscere simultaneamente la quantità di moto e la posizione di una particella con certezza »
adattato:
non è possibile provare e parlare simultaneamente d'amore

xbbxWith Love,
Fabio

Citazione scientifica perfetta!!!
Non mi potevo aspettare niente di meno da te, caro Fabio!!! :mrgreen: :mrgreen:
Però magari si può conservare memoria per un certo tempo del percorso fatto e cogliere quella sensazione un attimo prima che svanisca, basta applicare una semplice formula di autocorrelazione!
:wink:
 
Io vorrei rispondere alla domanda con un esempio della poesia di Gibran Kahlil (oggi mi sento innamorata di questo poeta), pressa da "Il profeta" :

SULL' AMORE



Allora Almitra chiese: Parlaci dell’Amore...

Egli sollevò la testa e guardò intensamente il popolo,
e su ognuno di essi si posò una grande quiete... :

L’amore è quanto di meraviglioso si vivifica dentro ciò che semplicemente la vita esprime
e voi, attraverso la ragione che si rende visibile col sentimento,
qualunque sia la ragione che vi spinge ad accudirlo.

La sua mano può afferrarvi con un fremito felice:
dunque è impaziente d’aprire la porta dov’è imprigionato.

Se l’amore vi chiama ...andate.
Seguitelo, affinchè possano le sue braccia cingervi,
e voi nell’affidare senza esitare l’anima.
Vi condurrà per strade ardue e scoscese.
Oppure sarà pronto a nascondere, tra morbide piume, un pugnale pronto a ferirvi.
E al saggio appello del cuore gustatene il piacere della sua voce.

L’amore può dissolvere i vostri sogni così come il vento del nord sconvolge il giardino.
Giacché l’amore incorona e crocifigge.
E come fa fiorire così è pronto a recidervi.
Oppure può farvi salire alle vostre sommità
per accarezzare i rami più teneri che fremono al sole.
O farvi scendere alle vostre radici e scuoterle fin dove si avvinghiano alla terra.
Può accogliervi come spighe nel covone e battervi fino a denudarvi.
Potrà frantumarvi fino a liberarvi dalle spoglie e per fare di voi bianca farina.
Vi impasterà fino a quando non sarete morbidi.
E vi affiderà alla sua sacra fiamma affinché
diventiate il pane che si mangia sulla sacra mensa di Dio.

Tutto questo può compiere per voi l’amore,
affinché sarete degni dei segreti del vostro cuore,
e in questo farvi frammento del cuore della Vita.

Ma se per paura cercherete nell’amore
unicamente la pace e il piacere allora
sarà meglio che copriate la vostra nudità e uscite dalla sua soglia.

Nel mondo senza stagioni si può ridere, ma non tutto il vostro riso,
e piangere, ma non tutte le vostre lacrime.

L’amore nulla dà fuorché se stesso e non attinge che da se stesso.
L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto.
Solo l’amore basta all’amore.

E quando amate non dovreste dire: «Ho Dio nel cuore»,
ma piuttosto, «Io sono nel cuore di Dio ».

Non cercate di guidare l’amore, se vi ritiene degni, sarà lui a guidarvi.
Null’altro desiderio ha l’amore se non di appagare se stesso.
Ma se amate e, inevitabilmente bruciate, siano i vostri questi desideri:
Diventare acqua per sgorgare come
un melodioso ruscello e cantare il suo gorgheggiare alla notte.

Saper comprendere la pena che dona la troppa tenerezza.
Essere trafitti dalla vostra stessa comprensione d’amore.
E sanguinare arrendevoli e gioiosi.

Destarsi all’alba con il cuore pieno di ali e rendere grazie per un altro giorno d’amore.
Riposare nell’ora del meriggio e meditare sul rapimento che dà.
E pieni di gratitudine, rincasare la sera.
E addormentarsi con una preghiera in cuore per l’amato
e un canto di lode sulle labbra.


e vorrei chiedere, secondo voi, queste parole poteva scrivere una persona che non abbia mai provato l'amore??
 
Ho trovato un'altro passo sempre dello stesso autore dove, secondo me, lui risponde a domanda di Dory:
"...Se anche cantassi come gli angeli,
ma non amassi il canto,
non faresti altro che rendere sordi gli uomini
alle voci del giorno e alle voci della notte...."
 

Dory

Reef Member
A volte penso che l'immaginazione umana può essere tanto potente da riuscire a descrivere efficacemente qualsiasi cosa senza bisogno che questa faccia in qualche modo parte della persona stessa.
Una mente ottimista e romantica può pensare che chi sa descrivere con tanta precisione l'effetto che l'amore ha sull'animo umano sia certamente stato innamorato. E chi sa descrivere bene l'animo perverso di un'assassino è a sua volta un potenziale assassino? Ha provato cosa significa ammazzare qualcuno?O non è la stessa cosa?
Scusate se sono così drastica ma è una cosa che mi chiedo spesso: fino a che punto una persona può fingere?
 
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elisa

Motherator
Membro dello Staff
qui siamo in un campo filosofico niente male! esistono prima le idee o esiste prima la realtà? Platone o Aristotele? Idealisti o razionalisti?
 
Ultima modifica:

Fabio

Altro
Membro dello Staff
Secondo me l'Amore è troppo bello che...
una volta vissuto dall'universo irreale della speranza diventa reale e perde Bellezza.

Per questo il Vero Amore può esistere solo nella fantasia. Quando lo si prova viene "declassato".

Il titolo era diverso?
:?
 

Mizar

Alfaheimr
pensare che qualche persona non abbia vissuto l'amore, almeno quello materno o paterno o fraterno o amicale o filiale mi sembra quasi impossibile. Che sia stato soggetto di amore per breve o lungo tempo, che abbia sentito dentro di sè questa necessità di stare accanto all'essere amato, desiderato, di vivere una piena felicità solo se presente l'amato o di sentirne l'assenza e quindi di vivere il sentimento di amore solo per il fatto di esserne privo.
Non è possibile non conoscere l'amore, quindi tutti possono parlar d'amore, secondo me.
Sono perfettamente d'accordo. Non esiste essere umano che non abbia mai amato. Come Elisa giustamente suggerisce, è amore già (o nondimeno) quello materno. Quindi non credo vi sia questione.
Altro è il confondere amore e sentimentalismo. Amore può significare anche nazionalismo, umanesimo, gloria o...depravazione, mania, malattia, fobie, compulsioni, decadenza, morbosità.

Invernali ed estivi utenti,
secondo voi l'Amore è global o no-global?
:lol:
 

Dory

Reef Member
Secondo me può succedere che una persona nella sua vita non abbia mai amato e credo che l'amore umano sia no-global.
Si può pensare che l'Amore con la A maiuscola quello ideale globale e assoluto sia nel famoso Iperuranio di Platone (e qualcuno probabilmente lo chiama Dio). Ma il suo specchio terreno si frammenta, assume migliaia di sfumature, diventa fraterno, amichevole, genitoriale, coniugale, e tutto quello che volete; così come diventa semplice o complicato, "indifferente" o ossessivo, "razionale" o morboso, durevole o mutevole, e così via.
L'amore è anche strettamente tradizionale e culturale, se vogliamo, e in questo senso è no-global, perché si manifesta in modi molto diversi a seconda del proprio paese di provenienza, non solo, perché è lo stesso ambiente familiare ad influenzarlo, positivamente o anche negativamente.
Prima di farne esperienza mi sono spesso chiesta come si faccia a riconoscere in se stessi l'amore verso qualcosa, e mi è stato risposto che quando ami lo sai, lo capisci istintivamente. Io non credo che sia così semplice riconoscere l'amore, esistono miriadi di sentimenti simili con i quali può essere confuso.
Ma l'argomento è talmente soggettivo che penso che tutti i punti di vista sulla questione siano ugualmente veri e ugualmente incerti.
 

saetia

kollaps!
mmmmm... secondo me nella prima fase.. quella da rincoglionimento generale, testa nelle nuvole, "occhi a cuoricino" e batticuori vari.. puo' rientrare nella categoria global...

...poi dopo..


...dopo diventa una cosa troppo particolare... che puo' rientrare in entrambe queste categorie...

...anche se sinceramente...


...ste due categorie... mmmm.. mica ce le vedo con l'amore... :D
 

Bluedress

Member
Uhm....
forse è possibile descrivere la sensazione dell'innamoramento, l'essere innamorati.
Difficile invece descrivere "il dopo" se non ci si è passati.
Penso che l'immaginazione possa arrivare a descrivere una sensazione in un modo abbastanza realistico (benchè personale) di una situazione in crescendo, in senso positivo.
Ma è difficile descrivere le possibili conseguenze, le emozioni, le sensazioni che potrà lasciare questa situazione se dovesse veramente verificarsi a meno che, appunto, non si sia vissuta un'esperienza del genere.
Non so se si è capito cosa volessi dire... :?
 

Nikki

New member
pensare che qualche persona non abbia vissuto l'amore, almeno quello materno o paterno o fraterno o amicale o filiale mi sembra quasi impossibile. Che sia stato soggetto di amore per breve o lungo tempo, che abbia sentito dentro di sè questa necessità di stare accanto all'essere amato, desiderato, di vivere una piena felicità solo se presente l'amato o di sentirne l'assenza e quindi di vivere il sentimento di amore solo per il fatto di esserne privo.
Non è possibile non conoscere l'amore, quindi tutti possono parlar d'amore, secondo me.

in linea teorica sono d'accordo..eppure..
ci sono persone che sanno amare solo e soltanto loro stesse e che ricambiano il tuo amore solo per una sorta di "simpatia" che creano tra due persone che amano la stessa persona..loro appunto.
ci sono, li ho conosciuti e non credo che siano nemmeno pochi
 

asiul

New member
A volte penso che l'immaginazione umana può essere tanto potente da riuscire a descrivere efficacemente qualsiasi cosa senza bisogno che questa faccia in qualche modo parte della persona stessa.
Una mente ottimista e romantica può pensare che chi sa descrivere con tanta precisione l'effetto che l'amore ha sull'animo umano sia certamente stato innamorato. E chi sa descrivere bene l'animo perverso di un'assassino è a sua volta un potenziale assassino? Ha provato cosa significa ammazzare qualcuno?O non è la stessa cosa?
Scusate se sono così drastica ma è una cosa che mi chiedo spesso: fino a che punto una persona può fingere?

Non necessariamente l'ha provato (uccidere qualcuno),ma certamente il desiderio di farlo, avrà aiutato la sua immaginazione.:mrgreen: A parte questo, per descrivere bene l'animo di un assasino è sufficiente studiare alcuni aspetti della medicina legale o della criminologia, ma non si può paragonare questo con il concetto iniziale. Saper descrivere l'amore.
Credo che per rappresentare gli istanti di un amore, bisogna averlo vissuto, anche non direttamente,ma certamente lo si ha immaginato (e desiderato di averlo vissuto).
Ci sono molti modi per immaginare (non siate maliziosi:??) e descrivere l'amore, mi riferisco all'arte. Chi di noi non ha sentito sulla propria pelle l'amore descritto dall'arte (il cinema,la letteratura,il teatro, la pittura,la musica ....).
Sarebbe sufficiente questo per descriverlo.:wink:
 
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