Se buttassimo a mare i gialli inglesi della Christie, Wallace, Doyle ecc...?

Vladimir

New member
Raymond Chandler dall'alto della sua esperienza investigativa maturata presso l'ammiragliato inglese, nel suo saggio La semplice arte del delitto, sferra un affondo mortale al giallo inglese, accusandolo di essere pieno zeppo di errori tanto grossolani da invalidare completamente le storie. Traiettorie di proiettili improbabili; dosi di veleno totalmente insufficienti; condanne basate su prove indiziarie; procedure giudiziare totalmente inesistenti o irregolari; tutto ciò invalida la maggior parte delle trame prodotte dalla vecchia scuola. Chandler non si ferma qui, ma continuando il suo attacco accusa il giallo di scuola britannica di aver snaturato il delitto, avendolo traferito dalla strada, ai salotti, fornendo dei moventi poco plausibili. Tacendo stranamente sulle storie di crimine di Poe (Gli omicidi della rue Morgue, L'assassinio di Marie Roget, La lettera rubata), l'unico scrittore (che in realtà è un autore noir o più precisamente hard boilde) che Chandler ammira davvero è Dashiell Hammett, il quale "ha restituito il delitto alla gente che lo commette per ragioni concrete". Ossia l'omicidio torna in strada, commesso da criminali con moventi criminali. Forse è un punto di vista fortmente influenzato dalla Grande Depressione (Chandler scrisse il meglio fra gli anni 30 e 40), io tuttavia mi trovo profondamente d'accordo con lui. Voi che ne pensate?
 
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El_tipo

Surrealistic member
direi proprio che la domanda è retorica! il giallo è un genere quotidiano, che riscuote molto successo anche perchè il lettore lo sente molto vicino.
un vero appassionato di gialli mente legge il suo romanzo ha un solo obiettivo: scoprire l'assassino PRIMA dell'investigatore! e se il movente, e i dettagli tecnici non sono precisi, o sono irreali, o sono distanti dalla realtà...si rimane delusi!
Non posso che concordare Raymond Chandler...non è la prima critica che sento nei riguardi del genere.
 

Zorba

tak kto zh ty, na konec?
Sulla Christie e Wallace, concordo in pieno...Ma perchè proprio Doyle????????????:evil:
 

Mara_z

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Non sono d'accordo. Errori sicuramente ci saranno, ma il giallo si nutre di tanto altro, ed è l'insieme dello stile, dei personaggi, della capacità di catalizzare l'attenzione o di sviare i sospetti a fare la differenza.
Ad A. Christie si può solo fare un appunto: che è datata, ormai un classico, da leggere come tale.
Allo stessa stregua I. Asimov -di cui ho letto recentemente alcuni gialli- ingenuo se vogliamo, ma piacevolissimo e di grande impatto.

Preferisco comunque i gialli europei (gli scandinavi sono eccezionali) ma anche Simenon che è assolutamente perfetto, o la P.D. James, agli americani in genere, salvo eccezioni ovviamente.

E comunque non amo il delitto di strada, comesso dal criminale, con movente malavitoso, questo genere è poliziesco, tutta un'altra storia.

Il delitto per me, di un vero giallo, è quello commesso dalla persona qualunque, studiato nei particolari, meditato.
 

~ Briseide

Victorian Lady
Bè, certo, il discorso potrebbe filare. Ma detto palesemente, per me che non sono nè un'esperta nel campo della crimilogia e della giurisprudenza, e che di traiettorie, pratiche di assassinii e procedure giudiziarie non è che ne sappia poi molto, m'interessa una cosa essenzialmente: che il romanzo sia appassionante, corredato di una scrittura fluida ed elegante, e di una trama magnetica. Il resto lo lascio volentieri giudicare a coloro che sono più colti sul campo. :)
 

alexyr

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Sinceramente, penso che patricia Cornwell e affini, con tanto di annessi CSI e co abbiano tolto al giallo il suo mistero.

Ormai chiunque ammazzi qualcun'altro verrà preso perchè ha lasciato un capello, un'orma, o perchè la terra rimasta sul parquet è compatibile con quella del suo vaso di azalee.
Così si perde quella delicata sfaccettatura di impulsi umani che rende i romanzi di zia Agatha e soci così affascinanti.

Un romanzo è e rimane un romanzo. Se mi dicono che c'è del veleno nel bicchiere, che mi basti.dopotutto,non devo riprovarci a casa:)
 

Vladimir

New member
Il delitto per me, di un vero giallo, è quello commesso dalla persona qualunque, studiato nei particolari, meditato.

Anche in molti dei romanzi di Chandler e della scuola hard boiled il delitto è commesso da persone comuni: sono diventati delinquenti spinti nell'ottica di questo tipo di corrente dalla Grande Depressione dopo il crollo del 1929. Se i particolari di quel piano sono fallaci, allora, secondo me, il romanzo perde qualsiasi valore.
 

Mara_z

New member
Anche in molti dei romanzi di Chandler e della scuola hard boiled il delitto è commesso da persone comuni: sono diventati delinquenti spinti nell'ottica di questo tipo di corrente dalla Grande Depressione dopo il crollo del 1929. Se i particolari di quel piano sono fallaci, allora, secondo me, il romanzo perde qualsiasi valore.

io ho detto una cosa diversa, sulla quale non sono d'accordo, su questa affermazione:

"Ossia l'omicidio torna in strada, commesso da criminali con moventi criminali."

ho espresso una mia preferenza, e ciò non significa che non abbia apprezzato i romanzi di Chandler
 
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