Lindqvist, John A. - L'estate dei morti viventi

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
"Stoccolma è sull'orlo del caos. Dopo un'ondata di caldo torrido, in città si è creato un campo elettrico di grande intensità. Le lampade non si spengono, gli apparecchi elettrici non si fermano, i motori continuano a girare. Poi si scatena un'emicrania collettiva. Si diffonde la notizia che negli obitori i morti si stanno risvegliando. C'è un giornalista, il cui nipote è appena stato seppellito, che si chiede se anche i morti sotto terra stiano riaprendo gli occhi. E un'anziana signora, in attesa del funerale del marito, che sente bussare alla porta in piena notte. E ancora, un uomo disperato che prega Dio di riportare in vita la moglie. Ma poi quando i morti tornano, cosa vogliono? Quello che vogliono tutti: tornare a casa. E riaverli con sé, non è esattamente come ci si aspettava."

Iniziato da poco e la partenza promette bene, si parla molto del rapporto con la morte, soprattutto dal punto di vista di persone che han perso una persona cara da poco tempo. Sotto questo aspetto lo trovo inquietante, lo sconsiglierei a chi si trova in una situazione del genere, troppo sensibile.
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
Terminato questa sera.

Non so confermare se sia lo Stephen King svedese, perché di King ho letto pochissimo, ciò non toglie che questo secondo romanzo di Lindqvist non mi sia dispiaciuto.
Sin dall’inizio mi sono sentita pervasa da uno senso di inquietudine, per come è descritto il rapporto tra i morti che tornano a vivere e i vivi che si trovano catapultati davanti ad un nuovo dolore. Il frequente cambio di situazioni e personaggi mi distraeva a volte dalla lettura, ma è stato comunque scorrevole.
Sconsiglierei la lettura a chi è sensibile verso il tema della morte, oppure ha perso da poco una persona cara. Non sono ancora abituata al genere horror e mi sento un po’ come entrare in casa di estranei. Di questo libro mi è piaciuto di più l’aspetto psicologico che non visionario. Ma mi avvalgo della facoltà di prendere il mio stesso commento “con le pinze” (devo forse meglio ampliare la mia cultura horrorifera).
 

kikko

free member
Terminato questa sera.

Non so confermare se sia lo Stephen King svedese, perché di King ho letto pochissimo, ciò non toglie che questo secondo romanzo di Lindqvist non mi sia dispiaciuto.
Sin dall’inizio mi sono sentita pervasa da uno senso di inquietudine, per come è descritto il rapporto tra i morti che tornano a vivere e i vivi che si trovano catapultati davanti ad un nuovo dolore. Il frequente cambio di situazioni e personaggi mi distraeva a volte dalla lettura, ma è stato comunque scorrevole.
Sconsiglierei la lettura a chi è sensibile verso il tema della morte, oppure ha perso da poco una persona cara. Non sono ancora abituata al genere horror e mi sento un po’ come entrare in casa di estranei. Di questo libro mi è piaciuto di più l’aspetto psicologico che non visionario. Ma mi avvalgo della facoltà di prendere il mio stesso commento “con le pinze” (devo forse meglio ampliare la mia cultura horrorifera).
prima di metterlo in lista vorrei una tua conferma che non è l'ennesimo racconto sugli zombi :boh:
 

Blueberry

Chocoholic Libridinosa
prima di metterlo in lista vorrei una tua conferma che non è l'ennesimo racconto sugli zombi :boh:
bhè gli zombie ci sono, però ho veramente poca cultura in fatto di racconti su questo tema, a parte la lettura de La notte del drive-in 1,2 3 di Lansdale, per me è ancora un mondo nuovo.

Di Lindqvist ho apprezzato molto di più Lasciami Entrare.
 

fenicemidian

Phoenix Member
anche a me è piaciuto di più il primo libro di questo autore, che in comune con King non ha assolutamente nulla :)

del resto io ho quasi finito il libro e posso dire che pur parlando di zombie tratta con maggiore intensità del tema della morte, dell'assenza di chi si ama, del dolore.
 

kikko

free member
non conosco questo autore quindi ho messo in lista 2 libri x rimediare :wink:
 

fenicemidian

Phoenix Member
finito!
ok a questo libro io do un 3 su 5, bello da leggere, ma non eccelso.
Mi è piaciuto molto il modo in cui è stato strutturato e la delicatezza di come viene presentata la morte.
Unica pecca... il modo in cui tutto finisce nella parte della vicenda raccontata da Flora e sua nonna. (non dico nulla di più per rispetto verso chi non l'ha ancora letto.)
 

Lisa

New member
L'estate dei morti viventi

Appena inserito nella wishlist. Voglio conoscere meglio l'autore.
 

kikko

free member
Più che un horror l'ho trovato un libro drammatico, il ricordo delle persone che abbiamo amato e che non ci sono più, il vuoto incolmabile che ci lasciano dentro, il desiderio irrealizzabile di un' ultimo abbraccio. Gli zombie visti non come entità terrificanti ma come il guscio di ciò che erano ma che nonostante speranze e illusioni non potranno mai tornare veramente tra di noi e con noi. Molto bella l'associazione dell'anima che lascia il corpo con la crisalide che si trasforma in farfalla. bel libro consigliato
 
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