Scritto e pubblicato nel 1909, all'età di trentatrè anni, Martin Eden, il romanzo di ampio respiro più importante di Jack London, è al contempo la storia della vita giovanile dello scrittore e l'invenzione di un personaggio entro il quale egli volle celarsi, in abile mimesi, sì da poter, con tale finzione letteraria, tentare un'autobiografia celebrativa e distruttiva.
Non casualmente, quel mare californiano, cui guardava con infinita malinconia e ansia di ribellione, fa da sfondo alla vicenda di un rozzo marinaio, Martin Eden, che riesce a entrare nella ricca famiglia di Arturo, un giovane al quale ha salvato la vita, inserendosi lentamente in un ambiente completamente diverso dal suo, per cultura e per educazione, e avviandosi a una sorta di rieducazione del gesto e della mente. Per meglio evidenziare il senso del proprio ravvedimento umano diverrà scrittore, ma finirà con il fuggire, e in modo definitivo, dal mondo civile e dalle sue convenzioni, cercando l'autenticità perduta.
Val la pena di leggerlo, se non l'avete già fatto, ho ancora nella mente la descrizione di Martin mentre stira le camice in una lavanderia cinese. Da manuale!
Non casualmente, quel mare californiano, cui guardava con infinita malinconia e ansia di ribellione, fa da sfondo alla vicenda di un rozzo marinaio, Martin Eden, che riesce a entrare nella ricca famiglia di Arturo, un giovane al quale ha salvato la vita, inserendosi lentamente in un ambiente completamente diverso dal suo, per cultura e per educazione, e avviandosi a una sorta di rieducazione del gesto e della mente. Per meglio evidenziare il senso del proprio ravvedimento umano diverrà scrittore, ma finirà con il fuggire, e in modo definitivo, dal mondo civile e dalle sue convenzioni, cercando l'autenticità perduta.
Val la pena di leggerlo, se non l'avete già fatto, ho ancora nella mente la descrizione di Martin mentre stira le camice in una lavanderia cinese. Da manuale!
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