El_tipo
Surrealistic member
Perfettamente in linea con le recenti conversazioni che si sono tenute tra gli utenti di questo forum relative alle case editrici e alle censure di vario tipo (ci siamo capiti), nonchè alle preferenze ideologiche che spostano l'acquisto sull'uno o sull'atro articolo, mi sembra di ricordare che qualche utente avesse espresso la democraticissima posizione di non acquistare nessun libro pubblicato da una delle maggiori case editrici Italiane (mondadori).
A questo punto faccio copia e incolla, nonchè linko, l'articolo che uscirà questa settimana sull'espresso. Adesso l'hanno fatta davvero grossa
HANNO CENSURATO SARAMAGO
"Einaudi dice no al Nobel. Non pubblicherà la traduzione italiana del prossimo libro di José Saramago, autore presente con ben 20 titoli nel catalogo della casa torinese. Nel mondo editoriale si è aperto un caso: lo storico marchio, che ha sempre cercato di distinguersi per autonomia e tradizione all'interno della vasta galassia mediatica del Biscione di Arcore, ha fatto una scelta di mercato o ha imposto una censura?
La nuova opera, infatti, contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario. Così, a un certo punto del testo Saramago scrive: «Visto che sono pubblicato in Italia da Einaudi, di proprietà di Berlusconi, gli avrò fatto guadagnare qualche soldo». Una goccia nell'oceano del suo immenso patrimonio, che lui avrà usato «per pagarsi i sigari, supponendo che la corruzione non sia il suo unico vizio ». Il sentimento degli italiani per il Cavaliere, continua Saramago nel brano incriminato, «è indifferente a qualsiasi considerazione di ordine morale». Del resto, «nella terra della mafia e della camorra che importanza può avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?».
E via così, compreso il paragone finale tra Berlusconi e «un capo mafioso». Il libro è uscito a fine aprile in Portogallo, patria dello scrittore, e in Spagna. Si intitola, nelle rispettive lingue, <<Il quaderno>>, come il blog che l'ottantasettenne Saramago tiene dall'anno scorso su Internet, ed è composto dai testi pubblicati sul Web tra il settembre 2008 e il marzo 2009".
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/al-rogo-saramago/2100175/8
A questo punto faccio copia e incolla, nonchè linko, l'articolo che uscirà questa settimana sull'espresso. Adesso l'hanno fatta davvero grossa
HANNO CENSURATO SARAMAGO
"Einaudi dice no al Nobel. Non pubblicherà la traduzione italiana del prossimo libro di José Saramago, autore presente con ben 20 titoli nel catalogo della casa torinese. Nel mondo editoriale si è aperto un caso: lo storico marchio, che ha sempre cercato di distinguersi per autonomia e tradizione all'interno della vasta galassia mediatica del Biscione di Arcore, ha fatto una scelta di mercato o ha imposto una censura?
La nuova opera, infatti, contiene giudizi a dir poco trancianti su Silvio Berlusconi, che di Einaudi è il proprietario. Così, a un certo punto del testo Saramago scrive: «Visto che sono pubblicato in Italia da Einaudi, di proprietà di Berlusconi, gli avrò fatto guadagnare qualche soldo». Una goccia nell'oceano del suo immenso patrimonio, che lui avrà usato «per pagarsi i sigari, supponendo che la corruzione non sia il suo unico vizio ». Il sentimento degli italiani per il Cavaliere, continua Saramago nel brano incriminato, «è indifferente a qualsiasi considerazione di ordine morale». Del resto, «nella terra della mafia e della camorra che importanza può avere il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?».
E via così, compreso il paragone finale tra Berlusconi e «un capo mafioso». Il libro è uscito a fine aprile in Portogallo, patria dello scrittore, e in Spagna. Si intitola, nelle rispettive lingue, <<Il quaderno>>, come il blog che l'ottantasettenne Saramago tiene dall'anno scorso su Internet, ed è composto dai testi pubblicati sul Web tra il settembre 2008 e il marzo 2009".
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/al-rogo-saramago/2100175/8
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