Katie Melua - Pictures

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Pictures è il terzo album della cantante georgiana-inglese Katie Melua, pubblicato nel 2007.

Pictures, è stato pubblicato il 1° ottobre 2007; il primo singolo s'intitola If You Were A Sailboat.

L'edizione dell'album disponibile su iTunes Store include anche la bonus track Under the Cherry Moon.

Questo è quanto l'autrice dice su questo album:
« L'unica cosa che ho imparato dopo aver fatto tre dischi è che non sai mai che accadrà nel momento in cui inizi a registrare. Il fatto che sia cresciuta di qualche anno, che abbia diversi interessi, che abbia vissuto diverse esperienze e che come artista abbia subito un processo di crescita e sviluppo significa che questo album sarà in qualche modo diverso rispetto ai primi due. Non voglio limitarmi a tentare di emulare il successo dei precedenti, ma non sento neppure il bisogno di cambiare perché "si debba farlo" o per piacere a qualcun'altro che non sia io. »


E ancora:
« Sono davvero orgogliosa di Pictures. È come se fosse la terza parte di una trilogia cui Mike ed io abbiamo lavorato in team. Abbiamo sempre cercato di focalizzare la cura sulle melodie e sui testi, con brani che riprendano un modo "antico" di comporre musica. »


Tracce

1. "Mary Pickford (Used to Eat Roses)" – 3:12 (Mike Batt)
2. "All in My Head" – 4:03 (Batt/Katie Melua)
3. "If the Lights Go Out" – 3:14 (Batt)
4. "What I Miss About You" – 3:48 (Andrea McEwan/Melua)
5. "Spellbound" – 3:00 (Melua)
6. "What It Says on the Tin" – 3:44 (Batt)
7. "Scary Films" – 4:02 (Batt)
8. "Perfect Circle" – 4:01 (Molly McQueen/Melua)
9. "Ghost Town" – 3:31 (Batt/Melua)
10. "If You Were a Sailboat" – 4:02 (Batt)
11. "Dirty Dice" – 3:39 (McEwan/Melua)
12. "In My Secret Life" – 4:23 (Leonard Cohen / Sharon Robinson)

Le prime versioni rilasciate su iTunes contenevano anche la bonus track "Under the Cherry Moon".


La recensione
Una voce nitida, decisa e calda, occhi verdi, dolci e determinati. Ventitre anni pieni di maturità artistica e un produttore che sa il fatto suo. Alla terza prova Katie Melua conferma pienamente il suo talento, a disposizione di una musica intrigante che vacilla fra jazz, country, folk e rock, e perfino con un tocco di reggae; tutti generi conditi da una raffinatezza mai ostentata e dagli arrangiamenti mai esagerati, inseriti al momento opportuno (che farebbero comodo anche agli album un po’ monocordi della brava Norah Jones, bravissima artista alla quale Katie viene spesso paragonata). Continuando con i paragoni la voce di Katie e lo stile languido di All in my head, Dirty dice e Scary films ci riporta ad Ambrosia Parsley con i suoi Shivaree. Nell’album non c’è spazio per canzoni di transito, ognuna ha identità e ragion d’essere. E’ tenuta per ultima la versione soulful della bellissima In my secret life di Leonard Cohen, che non sfigura per niente fra le giovani corde vocali di Katie, abituate a recitare davanti a Quentin Tarantino (nel recente “Grindhouse”), a cantare davanti a Nelson Mandela, alla Regina Elisabetta e perfino nel concerto sottomarino più profondo mai realizzato. Avrà qualche difetto questa ragazza venuta dalla Georgia?

(Tratto da M&D Musica e Dischi)
 
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