Kapuscinski, Ryszard - Shah-in-Shah

lettore marcovaldo

Well-known member
Ryszard Kapuscinski è stato un reporter che tra gli anni 60 e 70 ha viaggiato in
Asia, Africa e America latina, registrando diversi avvenimenti storici.
Il libro apre con la caduta dello scià e la nascita della repubblica islamica.
I capitoli del libro sono divisi in note numerate, fotografie, lettere o citazioni di articoli .
Ogni pezzo descrive una situazione o riporta dati storici, politici e sociali
che spiegano lo svolgimento dei fatti.
L'autore racconta della vita in Iran durante il periodo che porta alla
caduta dello scià ed alla rivoluzione.
C'è lo sforzo imposto dallo scià Pahlavi di realizzare l'ammodernamento
sociale e tecnologico di una società in gran parte contadina.
Questo tentativo è però accompagnato da un crescente divario tra la vita della corte
e della grande borghesia e il livello di vita della gente comune, ridotta ai bisogni elementari.
E' uno sforzo in gran parte vanificato da cattiva organizzazione e corruzione.
Su tutto aleggia la minaccia della Savak, la polizia segreta, protagonista di rapimenti e violenze.
L'ho trovato un libro molto interessante. Da consigliare a chi ama la storia contemporanea.

p.s.

Questa, a mio parere, è una lettura da abbinare a quella di
"Leggere Lolita a Teheran". (link alla recensione di forum libri) ottimo libro della scrittrice iraniana
Azar Nafisi .
Questo libro parte da dove finisce quello di Kapuscinski.
Il reporter polacco offre una testimonianza del "prima", guardando
dall'esterno lo svolgersi dei fatti.
Il libro di Azar Nafisi ci dice cosa è successo "dopo", con una
testimonianza di chi ha vissuto dentro la repubblica islamica.
 

elena

aunt member
Veramente un libro molto interessante.

L'ho letto diverso tempo fa ma ricordo che mi aveva appassionato perché penetra nel mondo iraniano prima di Khomeini .......periodo conosciuto (almeno da me) in modo estremamente superficiale e solo in una prospettiva "occidentale", quasi fosse un'epoca splendida e prospera per tutto il popolo in contrapposizione al periodo buio inaugurato dalla "rivoluzione islamica".
In realtà, le persone con cui ho avuto occasione di parlare durante il mio viaggio in Iran hanno fornito un'immagine completamente diversa di questo "periodo aureo": esistevano pochi, pochissimi grandi privilegiati che conducevano una vita di lusso sfrenato alla corte di Reza Pahlevi (quasi un "divo" per il mondo occidentale) mentre la massa pativa fame, miseria e soprattutto annientamento di ogni libertà.
Kapuscinski ha il grande merito di aver analizzato e descritto questa realtà in modo schietto e giornalisticamente attendibile, fornendo una preziosissima testimonianza di una parte di storia contemporanea, utile anche a comprendere le origini e le motivazioni dei recenti contrasti tra mondo occidentale e mondo islamico.
 
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