Rollins, James - La città sepolta

nadia

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L'esplosione che ha distrutto la Galleria Kensington del British Museum sembra non avere spiegazioni. Le ultime immagini della telecamera di sorveglianza mostrano una sfera di luce che, entrando in contatto con un antico manufatto, innesta una reazione devastante. Nessuno riesce a capire cosa abbia scatenato quel bizzarro fenomeno naturale, eppure Safia al-Maaz, la brillante curatrice della collezione araba, scopre tra le macerie un oggetto sorprendente, rimasto nascosto per millenni, un cuore di ferro con inciso un nome leggendario: Ubar, la città perduta della regina di Saba...
Anche Painter Crowe, agente segreto della Sigma, partecipa alle indagini per individuare l'origine dell'esplosione. Ma quella che sembra un'affascinante sfida scientifica diventa improvvisamente una missione mortale quando una misteriosa organizzazione tenta d'impadronirsi del cuore di ferro: perché qull'oggetto è il primo indizio che conduce a un'immensa fonte di energia, forse proprio la causa della scompersa della città di Ubar, l'Atlantide del deserto, che secondo una leggenda è stata sepolta da un'imponente tempesta di sabbia...
Da Londra al golfo Persico, da Washington al deserto arabo, Painter e Safia dovranno affrontare non solo gli enigmi e i misteri del passato, ma anche un nemico implacabile, in una corsa contro il tempo per scongiurare una catastrofe senza precedenti.


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Ultima modifica di un moderatore:

Valex_

James Rollins
la città sepolta

Awww!:wink:
Che belloooo!!
Si! L'ho letto anche iooo:D
è bellissimo! Però non si può paragonare agli altri libri della Sigma-force che ha fattoo!!!
Li ho letti tutti a parte The devil colony che non vedo l'ora che esca!!!:YY
Devo chiedervi una cosa!!!:D
Chi ha letto la chiave dell'apocalisse??
Beh alla fine dicono che Gray è a casa insieme con una donna...
Quella donna è Seichan o Sara???
Vi prego rispondetexD
 

robarr

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Si, altri romanzi della Sigma-force mi sono piaciuti di più, comunque che dire.... io consiglio sempre Rollins agli amanti dell'avventura
 

GermanoDalcielo

Scrittore & Vulca-Mod
Membro dello Staff
Primo libro della serie della Sigma Force con protagonista Painter Crowe. Io adoro James Rollins per la bravura indubbia nel creare avventure che sembra di vivere in prima persona e nelle quali lui riesce a calarti anche se sei seduto sulla poltrona di casa, però figlio mio, questo libro di 600 pagine ho fatto fatica a finirlo. Veramente troppo prolisso, soprattutto quando i protagonisti si trovano nel deserto. Io avrei tagliato via almeno 150 pagine, allora sì che sarebbe stato un gioiellino. Menzione di merito per la resa psicologica dei personaggi principali, tanto di cappello.
 

estersable88

dreamer member
Membro dello Staff
Ho sempre creduto, affermato e scritto che non mi piacciono i romanzi d'avventura. Bene, è arrivato il momento di ricredermi: questo romanzo, il primo dei 13 della serie di avventure della Sigma Force, mi è piaciuto ed anche parecchio. Certo, ci sono elementi che ritengo un po' troppo fantascientifici e nel complesso l'avventura ha dei tratti che la rendono inverosimile, motivo per cui preferirò sempre un buon thriller… però ciò non toglie che questa storia sia a suo modo credibile, ben scritta e molto affascinante.
Un'esplosione insolita e devastante colpisce la galleria araba del British Museum, di proprietà di Lady Kara Kensinton. La presenza di insoliti fenomeni elettrici e la scoperta di un antico cuore di ferro incastonato in una statua di arenaria suscitano l'interesse di molte forze in campo: la Sigma Force che invia due agenti sotto copertura, ma anche una misteriosa organizzazione ben più spietata ed insidiosa. Una storia di avventura e spionaggio che coniuga magistralmente azione, mistero, cultura e sentimenti.
Affascinanti sono le ambientazioni – in questo caso l'Oman con le sue bellezze, la cultura così diversa e misteriosa, il deserto e la natura selvaggia e maestosa – ma affascinanti sono qui soprattutto i personaggi: Painter Crowe, innanzitutto, il protagonista della serie, agente segreto della Sigma Force, un distaccamento della difesa degli Stati Uniti con il compito di difendere il Paese da qualsiasi minaccia tecnologica, antica o moderna che sia. Poi, affascinante è Safia Al-Maaz, la curatrice della collezione araba del British Museum, nonché archeologa competente e coraggiosa e donna dall'animo impavido sebbene fragile; ma anche gli "antagonisti", i "cattivi" in questa storia sono interessanti… per non parlare delle misteriose popolazioni omanite. Beh, che dire… è stata una lettura appassionante che mi indurrà a continuare la serie, specie perché – lo ammetto, ho dato una sbirciatina – alcuni personaggi ci sono anche nei libri successivi, e non parlo solo di Painter Crowe.
 

LettriceBlu

Non rinunciare mai
Uno dei libri più ansiogeni e portatori di claustrofobia che abbia mai letto. Si vive una tensione costante durante la lettura, i momenti da cardiopalma cominciano già dai primi capitoli e non si smette mai di pensare "ommioddio, e ora i protagonisti come ne verranno fuori?". Se questo è uno dei meno belli della serie le mie aspettative sono altissime.
Ho riscontrato dei difetti che posso anche comprendere, ma hanno fatto in modo che il mio voto non sia stato massimo. Sebbene abbia apprezzato che Rollins abbia voluto inserire elementi apparentemente soprannaturali dando loro una spiegazione comunque scientifica, spesso mi sono persa nel seguire i discorsi più tecnici e ho fatto fatica ad entrare nel vivo della questione, visto che la trama ruota tutta attorno un fenomeno scientifico. Inoltre mi è sembrato irreale che ci siano state pochissime morti dei personaggi principali rispetto a quanti sono stati gli scontri: certo di personaggi di contorno appena citati ne sono morti tanti, ma è poco credibile che tra quelli che sono stati maggiormente in pericolo le perdite siano state minime.
I personaggi principali sono stati ben caratterizzati, tanto i buoni quanto i cattivi, la varietà dei punti di vista ha permesso di conoscerli più approfonditamente e non ha dato fastidio perché il numero non era esagerato e i punti di vista si alternavano con regolarità.
 
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