Paasilinna, Arto - Il mugnaio urlante

Nessuno sa da dove venga Gunnar Huttunen. Un metro e novanta di statura, capelli ispidi e volto affilato, un giorno arriva in uno sperduto villaggio lappone e compra un vecchio mulino in disuso. Nonostante lo scherno di compaesani, l'impresa gli riesce. Così i contadini dovranno trovare un altro pretesto per dichiarare folle quel giovanotto pieno di vita, capace di intrattenere i ragazzi con le sue imitazioni e di mettere scompiglio nel sonnacchioso equilibrio della piccola comunità. E il pretesto che lo porterà in manicomio sarà la sua abitudine, nei momenti di tristezza, di affacciarsi alla finestra del mulino e ululare, anche nel cuore della notte.

Adoro le Edizioni Iperborea, mi piace il loro formato, le copertine, gli autori nordici che stampano. Sono favorevole agli Ebook, ma devo ammettere che tenere in mano un cartaceo di Iperborea mi mancherebbe.
Mi piace Paasilinna, l'avevo già apprezzato in L'anno della lepre, confermo la mia impressione dopo aver letto Il mugnaio urlante.
Kunnari è un folle, ma di una follia dolce, ulula quando si innamora, ulula quando sta male, ulula è nervoso. E' questa sua diversità che agli occhi di Sanelma, consulente orticola, lo rende speciale, tanto da innamorarsi, ma è questa sua diversità che agli occhi di una borghesia benpensante lo porterà in manicomio.

Ma Kunnari riuscirà ad evadere...

M'è piaciuto di più L'anno della lepre, ma consiglierei anche questo titolo.

E' il primo libro che leggo di questo autore. Imperniata su un personaggio "folle", tuttavia non privo di fascino, che però la comunità "benpensante" di un paesino dell'estremo nord finlandese non "può" tollerare. Tra la descrizione degli affascinanti paesaggi di questa regione e le vicende e le attività umane di questa società contadina il libro è molto scorrevole ed invita alla lettura. Probabilmente non è un capolavoro e forse si nota la natura di giornalista-scrittore dell'autore, ma è comunque degno di essere letto e conosciuto.