Nikki
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"Sette racconti, sette ritratti di donna. Ragazze in lotta per l'amore, la maternità, il lavoro; donne che viaggiano, fanno carriera o ereditano fortune; donne che perdono il lavoro, vengono tradite e lasciate, provano a fare i conti con la sconfitta; che ricominciano , si ribellano, navigano a vista tra le tempeste del quotidiano. Accanto a loro uomini deboli e disorientati, privi del coraggio, dell'ironia ma anche della solitudine che circonda le loro compagne.
Con uno stile asciutto e fulminante e una trama sempre avvincente, Paolo Cognetti ha scritto i capitoli di un immaginario "manuale per ragazze di successo":sette modi di trovare o perdere la felicità, sette storie che parlano con una voce impossibile da dimenticare".
Ho notato con grande disappunto mrgreen che l'autore non compare nella Piccola Biblioteca. Ho voluto provvedere a colmare la lacuna perché è stato uno dei migliori scrittori esordienti che abbia letto in questi anni.
Ho in corso di lettura anche il suo secondo libro (racconti anche queste volta) e il talento dell'Autore non è smentito (ho letto solo i primi racconti).
Lo stile è agile, leggero, elegante, estremamente malinconico: si avverte la solitudine dei personaggi, il confronto con sé stessi, la resa e la reazione alla vita.
Mi piace molto anche la scelta di ambientare le storie in luoghi "di confine", come gli autogrill, quasi fossero delle città distaccate, con un popolo a sé, o i tram notturni.
Inoltre, la descrizione dell'universo femminile, la sua psicologia, la sua forza, la sua debolezza è davvero notevole e di grande impatto. Mi ha piacevolmente stupito che questo risultato sia stato ottenuto da uno scrittore (quindi un uomo): forse è la prova che non c'è totale incomunicabilità fra noi e che è possibile osservarsi e capirsi. E forse il libro è tanto bello proprio per questo.
Io spero davvero che questi racconti siano una sorta di "esercizio" e che il sig. Cognetti un giorno ci regali un gran bel romanzo, perché io sono già una sua fan e voglio essere la prima a leggerlo!
Con uno stile asciutto e fulminante e una trama sempre avvincente, Paolo Cognetti ha scritto i capitoli di un immaginario "manuale per ragazze di successo":sette modi di trovare o perdere la felicità, sette storie che parlano con una voce impossibile da dimenticare".
Ho notato con grande disappunto mrgreen che l'autore non compare nella Piccola Biblioteca. Ho voluto provvedere a colmare la lacuna perché è stato uno dei migliori scrittori esordienti che abbia letto in questi anni.
Ho in corso di lettura anche il suo secondo libro (racconti anche queste volta) e il talento dell'Autore non è smentito (ho letto solo i primi racconti).
Lo stile è agile, leggero, elegante, estremamente malinconico: si avverte la solitudine dei personaggi, il confronto con sé stessi, la resa e la reazione alla vita.
Mi piace molto anche la scelta di ambientare le storie in luoghi "di confine", come gli autogrill, quasi fossero delle città distaccate, con un popolo a sé, o i tram notturni.
Inoltre, la descrizione dell'universo femminile, la sua psicologia, la sua forza, la sua debolezza è davvero notevole e di grande impatto. Mi ha piacevolmente stupito che questo risultato sia stato ottenuto da uno scrittore (quindi un uomo): forse è la prova che non c'è totale incomunicabilità fra noi e che è possibile osservarsi e capirsi. E forse il libro è tanto bello proprio per questo.
Io spero davvero che questi racconti siano una sorta di "esercizio" e che il sig. Cognetti un giorno ci regali un gran bel romanzo, perché io sono già una sua fan e voglio essere la prima a leggerlo!