nicole
b
Prendendo lo spunto da una domanda posta da Fabiog, riporto un capitolo del libro Il mondo e la donna pratica scritto da Zrinka Pavic.... secondo me, istiga a riflettere.
Vorrei sentire come lo pensate voi... sia il pubblico femminile, che quello maschile....
UNA SALVA IN ONORE DEI RAGAZZI SELVAGGI
Quando Marlon Brando si era affogato nel liquido dei suoi stessi polmoni, la mia vicina di casa si era meravigliata tanto del necrologio. Non sapeva neanche minimamente che il defunto tanti anni prima, aveva interpretato il ruolo del padre di Superman. “Gli si addiceva meglio il ruolo del assassinio di Superman”, aveva risposto bruscamente, “perché dubito proprio che il padre di Superman col tempo sarebbe diventato una scimmia da taverna”. Comunque, mi aveva confidato che nella sua gioventù sospirava, dietro la faccia da furbetto del Selvaggio, molto di più di quanto succeda oggi portando le buste piene della spesa al quinto piano.
E’ vero, Marlon Brando è invecchiato molto male. Si e ingrassato al ritmo di un neonato, si è lasciato andare con la passione delle erbacce e si ostinava allo standard di un gentile signore di una certa età. Anche se avesse cercato di trasformarsi in una persona di questo genere, non ci sarebbe riuscito.
La dignitosa vecchiaia è riservata ai buoni ragazzi, e questo Brando non lo è mai stato. Non è mai stato simpatico come Jimmy Stewart, nobile come Gregory Peck o elegante fino alla decadenza come Paul Newman. Era rude, sarcastico, antipatico e pazzo. E noi lo adoravamo proprio per questo.
Però, non si può mantenere fino alla età di ottant’anni un’immagine di selvaggio sex-appeal. La cattiveria pittoresca ed emozionante rimane giovane per sempre o sparisce insieme con la gioventù. Per poter rimanere leale, l’anti-eroe deve morire giovane o ci deve diventare disgustoso durante la vecchiaia. Tutto il resto non sarebbe naturale, come ci ha già mostrato una volta Oscar Wilde nel “Ritratto di Dorian Grey”.
In quel senso vecchio selvaggio Brando merita un nostro grande applauso.
Trasformandosi nella propria caricatura, aveva interpretato il ruolo del cattivo in modo leale, senza riserva e fino in fondo. Però perchè ci era cosi caro, in quel modo? Da dove arriva (questa) adorazione femminile per i cattivi (almeno quelli dei film)? Perché amiamo i cretini? Perché ci piacciono i banditi? Perché adoriamo gli uomini per i quali la sigla VIP non significa VERY IMPORTANT PENIS, ma VERAMENTE IMBECILE PERSONA? Siamo davvero stupide, ingenue o qualche altra cosa?
Ecco cinque motivi con gli esempi corrispondenti:
I cattivi ragazzi sono INTRIGANTI, PROFONDI E SENSIBILI
Questa teoria è costruita sull’ipotesi che cattivi sono soltanto i ragazzi infelici e feriti, e che SOLTANTO per questo motivo si comportano come pittbull epilettici. Se toccasse loro, invece, una VERA DONNA e l’AMORE DELLA LORO VITA (che ognuna di noi desidera diventare almeno da quando si è vaccinata contro la poliomelite), tutte le loro barriere cadrebbero e si risanerebbero tutte le loro ferite. Sotto gli spessi strati di diabolica cattiveria e maniere rudi si scoprirà l’anima pura di sensibili selvaggi nella cui profondità sappiamo nuotare solo noi.
Celebre rappresentante di questo cattivume è Fitz, il personaggio che nel serial “Cracker” interpreta Robbie Coltrane. E’ più grasso e più brutto di una enciclopedia generale, fumatore, alcolizzato, trascura i figli, tradisce la moglie, e neanche verso l’amante si comporta diversamente, è maleducato, disordinato, irresponsabile ed egoista.
Sulla carta nessuno lo vorrebbe
Però, quel stesso Fitz è un vero tesoro di saggezza e di spirituale sarcasmo, quello stesso cretino uccide psicologicamente, con domande intelligenti, gli psicopatici più testardi, e la faccia sofferente di questo giocatore d’azzardo alcolizzato– scioglie anche i più duri cuori femminili. Lo guardiamo come un prezioso diamante, coperto di fango. Com’ è possibile?
E’ possibile perché guardiamo solo una parte della storia.
Trascuriamo il fatto che NELLA REALTA’ un rapporto sentimentale non ha mai fatto passare a nessuno neanche un callo al piede, per non parlare dei grossi traumi, del carattere brusco o dell’alcolismo. Trascuriamo anche la differenza tra le caratteristiche personali da un lato e l’educazione, l’intelligenza, la loquacità dall’altro lato. Sogniamo di scoprire tesori nascosi nei cuori fino a ieri ego-maniaci e attribuiamo al nostro amore caratteristiche carismatiche di guarigione. Con queste premesse, avremmo creduto che anche i cani giocano davvero Poker....
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Vorrei sentire come lo pensate voi... sia il pubblico femminile, che quello maschile....
UNA SALVA IN ONORE DEI RAGAZZI SELVAGGI
Quando Marlon Brando si era affogato nel liquido dei suoi stessi polmoni, la mia vicina di casa si era meravigliata tanto del necrologio. Non sapeva neanche minimamente che il defunto tanti anni prima, aveva interpretato il ruolo del padre di Superman. “Gli si addiceva meglio il ruolo del assassinio di Superman”, aveva risposto bruscamente, “perché dubito proprio che il padre di Superman col tempo sarebbe diventato una scimmia da taverna”. Comunque, mi aveva confidato che nella sua gioventù sospirava, dietro la faccia da furbetto del Selvaggio, molto di più di quanto succeda oggi portando le buste piene della spesa al quinto piano.
E’ vero, Marlon Brando è invecchiato molto male. Si e ingrassato al ritmo di un neonato, si è lasciato andare con la passione delle erbacce e si ostinava allo standard di un gentile signore di una certa età. Anche se avesse cercato di trasformarsi in una persona di questo genere, non ci sarebbe riuscito.
La dignitosa vecchiaia è riservata ai buoni ragazzi, e questo Brando non lo è mai stato. Non è mai stato simpatico come Jimmy Stewart, nobile come Gregory Peck o elegante fino alla decadenza come Paul Newman. Era rude, sarcastico, antipatico e pazzo. E noi lo adoravamo proprio per questo.
Però, non si può mantenere fino alla età di ottant’anni un’immagine di selvaggio sex-appeal. La cattiveria pittoresca ed emozionante rimane giovane per sempre o sparisce insieme con la gioventù. Per poter rimanere leale, l’anti-eroe deve morire giovane o ci deve diventare disgustoso durante la vecchiaia. Tutto il resto non sarebbe naturale, come ci ha già mostrato una volta Oscar Wilde nel “Ritratto di Dorian Grey”.
In quel senso vecchio selvaggio Brando merita un nostro grande applauso.
Trasformandosi nella propria caricatura, aveva interpretato il ruolo del cattivo in modo leale, senza riserva e fino in fondo. Però perchè ci era cosi caro, in quel modo? Da dove arriva (questa) adorazione femminile per i cattivi (almeno quelli dei film)? Perché amiamo i cretini? Perché ci piacciono i banditi? Perché adoriamo gli uomini per i quali la sigla VIP non significa VERY IMPORTANT PENIS, ma VERAMENTE IMBECILE PERSONA? Siamo davvero stupide, ingenue o qualche altra cosa?
Ecco cinque motivi con gli esempi corrispondenti:
I cattivi ragazzi sono INTRIGANTI, PROFONDI E SENSIBILI
Questa teoria è costruita sull’ipotesi che cattivi sono soltanto i ragazzi infelici e feriti, e che SOLTANTO per questo motivo si comportano come pittbull epilettici. Se toccasse loro, invece, una VERA DONNA e l’AMORE DELLA LORO VITA (che ognuna di noi desidera diventare almeno da quando si è vaccinata contro la poliomelite), tutte le loro barriere cadrebbero e si risanerebbero tutte le loro ferite. Sotto gli spessi strati di diabolica cattiveria e maniere rudi si scoprirà l’anima pura di sensibili selvaggi nella cui profondità sappiamo nuotare solo noi.
Celebre rappresentante di questo cattivume è Fitz, il personaggio che nel serial “Cracker” interpreta Robbie Coltrane. E’ più grasso e più brutto di una enciclopedia generale, fumatore, alcolizzato, trascura i figli, tradisce la moglie, e neanche verso l’amante si comporta diversamente, è maleducato, disordinato, irresponsabile ed egoista.
Sulla carta nessuno lo vorrebbe
Però, quel stesso Fitz è un vero tesoro di saggezza e di spirituale sarcasmo, quello stesso cretino uccide psicologicamente, con domande intelligenti, gli psicopatici più testardi, e la faccia sofferente di questo giocatore d’azzardo alcolizzato– scioglie anche i più duri cuori femminili. Lo guardiamo come un prezioso diamante, coperto di fango. Com’ è possibile?
E’ possibile perché guardiamo solo una parte della storia.
Trascuriamo il fatto che NELLA REALTA’ un rapporto sentimentale non ha mai fatto passare a nessuno neanche un callo al piede, per non parlare dei grossi traumi, del carattere brusco o dell’alcolismo. Trascuriamo anche la differenza tra le caratteristiche personali da un lato e l’educazione, l’intelligenza, la loquacità dall’altro lato. Sogniamo di scoprire tesori nascosi nei cuori fino a ieri ego-maniaci e attribuiamo al nostro amore caratteristiche carismatiche di guarigione. Con queste premesse, avremmo creduto che anche i cani giocano davvero Poker....
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