Vesper
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Katherine Mansfield è una scrittrice neozelandese che è vissuta a cavallo tra fine '800 e '900. Nonostante abbia avuto una vita molto breve, ha scritto tantissimi racconti che sono stati poi raccolti da Mondadori in questo volume. Copio dal sito della Feltrinelli un breve commento di questo libro:
In un'atmosfera eterea degna di un film di Jane Campion si muovono i personaggi dei racconti di questa straordinaria autrice: storie che affrontano temi ed elementi tipici del mondo anglosassone, sullo sfondo della natura neozelandese purissima e stupefacente. Racconti si rara delicatezza, pervasi da una discrezione ironica e da un sentire intenso, specchio fedele di una vita tormentata: quella di una donna mai paga di se stessa, scrittrice raffinatissima che ha dato il meglio di sé nel genere del racconto.
Il volume è diviso in varie raccolte di racconti, ognuna delle quali appartiene ad un determinato periodo e che tratta alcuni argomenti. Alcuni racconti sono ambientati in Nuova Zelanda, altri invece in Europa ma la costante che li unisce è la presenza di molti personaggi femminili. Nella maggior parte dei casi, infatti, i protagonisti di questi racconti sono donne più o meno giovani che vengono ritratte nella loro vita quotidiana o in momenti particolari della loro esistenza. L'atmosfera di questi racconti è inizialmente piatta e tranquilla, come se tutto procedesse regolarmente finché non accade puntualmente un evento che sconvolge questa quotidianità e cambia qualcosa nei personaggi.
Anche se è facile ritrovare questo schema nella maggior parte dei racconti, si leggono comunque molto volentieri, anche se alcuni non brillano per particolarità o originalità. Come tutte le raccolte ha i suoi picchi verso l'alto e verso il basso, ma nel complesso si mantiene su un livello medio-alto.
Consiglio questo libro a tutti anche se, data la lunghezza (860 pagine circa), forse è meglio leggerlo a piccole dosi e non tutto in una volta come ho fatto io.
p.s. Come si fa ad inserire la copertina del libro?
In un'atmosfera eterea degna di un film di Jane Campion si muovono i personaggi dei racconti di questa straordinaria autrice: storie che affrontano temi ed elementi tipici del mondo anglosassone, sullo sfondo della natura neozelandese purissima e stupefacente. Racconti si rara delicatezza, pervasi da una discrezione ironica e da un sentire intenso, specchio fedele di una vita tormentata: quella di una donna mai paga di se stessa, scrittrice raffinatissima che ha dato il meglio di sé nel genere del racconto.
Il volume è diviso in varie raccolte di racconti, ognuna delle quali appartiene ad un determinato periodo e che tratta alcuni argomenti. Alcuni racconti sono ambientati in Nuova Zelanda, altri invece in Europa ma la costante che li unisce è la presenza di molti personaggi femminili. Nella maggior parte dei casi, infatti, i protagonisti di questi racconti sono donne più o meno giovani che vengono ritratte nella loro vita quotidiana o in momenti particolari della loro esistenza. L'atmosfera di questi racconti è inizialmente piatta e tranquilla, come se tutto procedesse regolarmente finché non accade puntualmente un evento che sconvolge questa quotidianità e cambia qualcosa nei personaggi.
Anche se è facile ritrovare questo schema nella maggior parte dei racconti, si leggono comunque molto volentieri, anche se alcuni non brillano per particolarità o originalità. Come tutte le raccolte ha i suoi picchi verso l'alto e verso il basso, ma nel complesso si mantiene su un livello medio-alto.
Consiglio questo libro a tutti anche se, data la lunghezza (860 pagine circa), forse è meglio leggerlo a piccole dosi e non tutto in una volta come ho fatto io.
p.s. Come si fa ad inserire la copertina del libro?