XIX G.L. - Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte

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elisa

Motherator
Membro dello Staff
Apriamo la discussione sul libro vincitore del XIX Gruppo di lettura:

Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon


chi vuole può già iniziare a commentare, nessuno si preoccupi, avrete tutto il tempo possibile per leggerlo, la discussione rimarrà aperta un mesetto circa :YY
 

lettore marcovaldo

Well-known member
chi vuole può già iniziare a commentare
colgo l'occasione al balzo e inizio senza indugio ! :):)

Se mi chiedessero di associare a questo libro una frase, la prima che
mi viene in mente è "mettersi nei panni degli altri".
Quando si "mettono i panni degli altri", l'intenzione è quella
di comprendere i motivi o le condizioni che hanno spinto una persona
ad agire in un certo modo.
In questo libro Mark Haddon indossa i panni, decisamente insoliti, di un ragazzo autistico. Non saprei dire se questo ruolo è interpretato in modo appropriato o meno .
Ricordo una intervista a Marcello Mastroianni di molti anni fa, quando un giornalista gli chiese come si fosse preparato per interpretare il protagonista di "Sostiene Pereira", un uomo anziano e corpulento. Il giornalista aveva fatto riferimento ai metodi alla Robert De Niro dove si arriva a ingrassare per potersi calare bene nel personaggio. Mastroianni aveva detto che lui si limitava a "sembrare" grasso e non riteneva fosse necessario diventarlo, per fare una buona interpretazione.
L'autore forse non scrive quello che un ragazzo autistico realmente prova, ma quello che ci aspettiamo o crediamo di sapere sul suo comportamento.
Ma questo non è importante in fondo, il punto centrale è quello del senso di
straniamento e difficoltà di un personaggio che deve lottare contro un ambiente che lui percepisce come ostile. Da questo punto di vista lo sforzo di fantasia dello scrittore mi sembra ben riuscito.
Inoltre è evidente da parte dell'autore il gusto di "giocare" con questo personaggio particolare (basti pensare ai disegni che riproducono e chiariscono alcuni pensieri del protagonista).
In conclusione penso che sia un buon romanzo, dove in fondo non si parla solo della situazione particolare del protagonista , ma della capacità degli esseri umani di saper andare oltre i propri limiti e debolezze.
Il tutto condito con immaginazione e senso dell'umorismo.
 

Nikki

New member
E' un libro molto particolare, credo si possa dividere in due parti: la prima è un racconto giallo, c'è una vittima, bisogna trovare il colpevole. Il fatto che la vittima sia un cane rende tutto piacevolmente surreale. La seconda parte è più psicologica/emotiva (anche se mi rendo conto che probabilmente l'aggettivo "emotivo" è il meno indicato per protagonista). Il protagonista si mette alla prova. Ci sono degli ostacoli, dei limiti, ma sono lì per essere superati.

Sono rimasta seriamente affascinata da questo personaggio: in primo luogo, alcuni aspetti della sua patologia...non mi sono sembrati affatto patologici! anzi, mi sono immedesimata molto! (mi devo preoccupare forse??:mrgreen:)
per es. il fastidio del contatto fisico (vabbé il mio non è proprio fastidio, però..diciamo che baci e abbracci facili non mi vengono naturali), il desiderio di restare in una stanza con meno persone possibile, non rispondere se non ti fanno una domanda esplicita, nascondersi per non essere visti (io spesso scelgo di percorrere le strade secondarie per non incontrare nessuno..).

In secondo luogo, la patologia di cui soffre il protagonista non mi è sembrata una malattia vera e propria, ma piuttosto uno squilibrio fra le componenti della psiche umana. Se la mente di un soggetto è formata in parti omogenee di logica ed emotività (ma chi le ha davvero proporzionate ed omogenee???), questa sindrome mostra cosa diventa una persona la cui emotività si assottiglia ai livelli minimi essenziali, lasciando solo ed esclusivamente pura logica. Si direbbe che rimane un automa, ma la definizione sarebbe riduttiva. In realtà, rimane una persona che ha solo la percezione di sé, delle proprie esigenze, dei propri pensieri, desideri, paure, necessità. Che non si cura minimamente di altri esseri umani. L'istinto di sopravvivenza portato ai massimi livelli. E' legato soltanto alle persone che gli garantiscono cibo e una stanza dove dormire (i genitori), ma non viene detta mai nemmeno una parola di amore nei loro confronti.
E la mia riflessione è:le persone che ho incontrato e che incontro non sono poi tanto diverse, amano solo loro stesse e non sanno darsi. L'autismo forse, nelle sue forme più blande, è più diffuso di quanto non pensiamo.

Infine, credo che l'Autore abbia illustrato magnificamente i personaggi secondari (genitori e insegnanti). Si ha davvero la percezione che non esistano davvero, ma che rimangano sullo sfondo, quasi non avessero sentimenti propri attraverso lo sguardo del protagonista. Invece, il lettore riesce ad andare oltre la descrizione data e riesce a cogliere la tragicità delle loro esistenze, completamente sacrificate, per amore (quello vero, disinteressato) di un figlio che non riesce neppure a sopportare che gli si tenga la mano. Il momento che più mi ha mosso a compassione è stato quando il protagonista ha detto che per fortuna stava andando tutto per il meglio, la mamma aveva trovato un lavoro (davvero terribile) non so dove e che grazie alle pastiglie che aveva iniziato a prendere non piangeva più...però le davano dei giramenti di testa, a volte...

Un'ultima cosa che mi ha colpito: in tutto il racconto il protagonista si emoziona una sola volta...di fronte al suo esame di matematica. Mi ha fatto riflettere come in una vita fatta solo di logica, l'emotività emerga non nelle forme dell'amore, ma come competizione con se stessi per il raggiungimento di un obiettivo. Mi sono chiesta: siamo sicuri che sia davvero l'amore che fa girare il mondo, e non qualcosa d'altro invece? Le nostre ambizioni, per esempio..

Ultimissimissima cosa: un mondo fatto di logica mi è sembrato che avesse innumerevoli limiti, come dire che la logica da sola non arriva ovunque. Però non mi viene in mente nessun esempio, dovrei risfogliarlo un po'
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
interessante anche questa recensione di Nikki :), parto con le sintesi :YY

lettore marcovaldo: buon romanzo
Nikki: libro molto particolare, in positivo

grazie alle new entry :ad:
 

alexyr

New member
l'ho letto e l'ho trovato toccante. Condivido i giudizi positivi per la capacità di immedesimarsi. Mi sono innamorata del fatto che i capitoli inizino con numeri primi:D
 

darida

Well-known member
E' un bel romanzo, tratta un argomento delicato, ma non sfora in pretese di scientificità, ha le sue piccole incongruenze. E' una proposta dell'autore, un modo di vedere. Ne risulta un libro gradevole che ispira simpatia, ecco, a me ha ispirato simpatia e tenerezza :D sarà che la mamma è sempre la mamma :wink:
 

nathan

lunga vita agli ultras
credevo di leggere qualcosa di particolare.
invece è un semplice romanzo,tuttavia gradevole,dove le difficoltà di questo ragazzo nel contrapporsi alla società sono messe in rilievo con ironia e originalità...
un pò bistrattata la figura del padre....
diciamo un romanzo carino,ma nulla più.
 

Vesper

New member
Nonostante il mio immotivato snobismo iniziale nei confronti di questo libro, mi sono convinta a leggerlo. Forse a volte è un bene non avere aspettative troppo alte nei confronti di qualcosa perché poi ci si riesce a sorprendere anche per poco.
Così è stato per questo libro. Si è rivelata una lettura semplice, scorrevole, apparentemente leggera ma che tratta invece un argomento serio e delicato senza retorica o autocommiserazione. Come dice Darida, questo romanzo non ha troppe pretese e ci dà semplicemente un punto di vista. Si tratta però di un punto di vista diverso, che ci fa guardare le cose da occhi diversi dai nostri e ci permette, in parte, di capire le difficoltà di queste persone.
Bello, forse non sarà alta letteratura ma nemmeno spazzatura, è un libro ricco di sensibilità e delicatezza.
 

Cold Deep

Vukodlak Mod
l'ho trovato un libro ben scritto e ricco di spunti, l'interesse\ossessione per la logica del protagonista mi ha veramente colpito e il modo in cui l'autore descrive questi processi matematici riesce a renderli parte integrante del racconto :mrgreen:

poi per chi viene dalla lettura de "il club dei padri estinti" di Haig, anche questo raccontato in prima persona da un ragazzino, c'è un notevole salto di qualità :YY

4/5 TUNZZZ
 
Anche io, come Vesper mi sono avvicinata a questo libro, senza tante pretesse... ed è vero... meglio non dare tanto peso agli commenti d'altrui, e guardare di leggere un libro con la mente pulita (tabula rasa sarebbe ancora meglio). Ho trovato una bella sorpressa... In ogni caso, l'ho trovato apparentemente leggera lettura, ma che istiga a riflettere. Non tanto per il modo e l'universo in quale vive Christopher, il che è già per se un mondo tutto nuovo per la maggioranza di noi (i suoi pensieri, i suoi punti di vista, le sue emozioni, le paure, i suoi rapporti con le persone che lo circondano...) e lascia segno in ogni caso, ma quanto per me è stata la scoperta della vita di suoi genitori, soprattutto parlo del padre... Ho cercato di immedesimarmi nel ruolo del genitore che, come tutti altri genitori, fanno tanto (e anche di più di quello che è nelle loro possibilità, adirittura ci sono quelli che arrivano fino alla totale negazione di se stessi, pur di poter dare sempre di più ai suoi figli) per i propri figli, e poi trovarsi con un figlio che non è capace di regallarti neanche un sorriso...per non parlare di un abbraccio, una stretta di mano... Perchè questo è quello che di solito ripaga tutte le cure che un genitore dedica al figlio... Un sorriso, un abbraccio del proprio figlio ti dà la forza di scavare le montagne, di arrampicarsi sulla Luna.... L'amore che prova un genitore verso il figlio è amore assoluto, immenso è infinito (è questo è l'unico Amore che è davvero PER SEMPRE, nel vero senso di parola... tutto il resto è solo questione di tempo...) ma se non è contracambiato neanche in minima parte, può davvero resistere...?
Mi è un po' difficile a spiegare, perchè, sul forum ci sono pochi genitori, ma, secondo me, quelli che lo sono, riusciranno capire subito quello che cerco di dire.
Mio voto è 4/5.
P.s. non so se è questo è solo una mia impressione, o è capitato anche a voi, ma a tratti il romanzo mi facceva venire in mente Il Diario di Adrian Mole (13 anni e 1/2)... anche se non si può dire che hanno tante cose in comune... anzi, molto poche, o quasi neanche...
C'ho fatto caso anche un'altra cosa, questo libro, in qualche altro paese è stato classificato il libro per i ragazzi... il che, secondo me, è molto sbagliato... non è un libro per i ragazzi.
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
visto che ancora nessuno vuole cimentarsi nella sintesi agiorno io :)

lettore marcovaldo: buon romanzo
Nikki: libro molto particolare, in positivo
alexyr: toccante
darida: bel romanzo, ispira simpatia e tenerezza
nathan: romanzo carino
Vesper: bello, ricco di sensibilità e delicatezza
Cold Deep: libro ben scritto e ricco di spunti
nicole: bella sorpresa, lettura leggera che fa riflettere, 4 su 5


direi che i commenti finora sono tutti positivi :YY
 

Ugly Betty

Scimmia ballerina
Anche io, come Vesper mi sono avvicinata a questo libro, senza tante pretesse... ed è vero... meglio non dare tanto peso agli commenti d'altrui, e guardare di leggere un libro con la mente pulita (tabula rasa sarebbe ancora meglio). Ho trovato una bella sorpressa... In ogni caso, l'ho trovato apparentemente leggera lettura, ma che istiga a riflettere. Non tanto per il modo e l'universo in quale vive Christopher, il che è già per se un mondo tutto nuovo per la maggioranza di noi (i suoi pensieri, i suoi punti di vista, le sue emozioni, le paure, i suoi rapporti con le persone che lo circondano...) e lascia segno in ogni caso, ma quanto per me è stata la scoperta della vita di suoi genitori, soprattutto parlo del padre... Ho cercato di immedesimarmi nel ruolo del genitore che, come tutti altri genitori, fanno tanto (e anche di più di quello che è nelle loro possibilità, adirittura ci sono quelli che arrivano fino alla totale negazione di se stessi, pur di poter dare sempre di più ai suoi figli) per i propri figli, e poi trovarsi con un figlio che non è capace di regallarti neanche un sorriso...per non parlare di un abbraccio, una stretta di mano... Perchè questo è quello che di solito ripaga tutte le cure che un genitore dedica al figlio... Un sorriso, un abbraccio del proprio figlio ti dà la forza di scavare le montagne, di arrampicarsi sulla Luna.... L'amore che prova un genitore verso il figlio è amore assoluto, immenso è infinito (è questo è l'unico Amore che è davvero PER SEMPRE, nel vero senso di parola... tutto il resto è solo questione di tempo...) ma se non è contracambiato neanche in minima parte, può davvero resistere...?
Mi è un po' difficile a spiegare, perchè, sul forum ci sono pochi genitori, ma, secondo me, quelli che lo sono, riusciranno capire subito quello che cerco di dire.
Mio voto è 4/5.
P.s. non so se è questo è solo una mia impressione, o è capitato anche a voi, ma a tratti il romanzo mi facceva venire in mente Il Diario di Adrian Mole (13 anni e 1/2)... anche se non si può dire che hanno tante cose in comune... anzi, molto poche, o quasi neanche...
C'ho fatto caso anche un'altra cosa, questo libro, in qualche altro paese è stato classificato il libro per i ragazzi... il che, secondo me, è molto sbagliato... non è un libro per i ragazzi.



quoto pienamente.............tranne che non mi ha fatto venire in mente il diario del tizio di 13 anni e 3\4....( non 1\2) .........be..non sono un genitore però credo di aver capito lo stesso...

4\5
 

Nikki

New member
Peraltro, la storia mi ha ricordato molto un altro romanzetto che ho letto di recente: La terra vista dalla luna (ora lo recensisco :wink:)
Questo ultimo non mi è piaciuto molto, perché non mi ha coinvolto molto, lo stile e il metodo di trattazione delle tematiche mi è sembrato molto superficiale. Inoltre, la rabbia del protagonista nei confronti del mondo mi ricordava troppo il mio ex, motivo per cui mi è sembrato di leggerlo per tutto il tempo e la cosa non è stata gradevole (se ho il dente avvelenato con questo libro è anche per questo motivo!:mrgreen:).
Però in entrambe le storie c'è un ragazzo con patologie mentali che affronta il mondo esterno per cercare qualcuno. Il romanzo poi si snoda intorno al percorso di crescita individuale.
Il romanzo di Haddon però è migliore, la trama è più coinvolgente, scritto meglio e anche il protagonista è molto più interessante.
 

lettore marcovaldo

Well-known member
visto che ancora nessuno vuole cimentarsi ...
mi consenta ... :mrgreen:

Riepilogo tentato in "autogestione" :mrgreen: :

lettore marcovaldo: buon romanzo
Nikki: libro molto particolare, in positivo
alexyr: toccante
darida: bel romanzo, ispira simpatia e tenerezza
nathan: romanzo carino
Vesper: bello, ricco di sensibilità e delicatezza
Cold Deep: libro ben scritto e ricco di spunti
nicole: bella sorpresa, lettura leggera che fa riflettere, 4 su 5

Ugly Betty: 4 su 5 (la trama ha qualcosa di familiare )
Nikki: trama coinvolgente, protagonista interessante (migliore di altro libro con stesso argomento)
 
Ultima modifica:

gio84

New member
Storia originale e tenera. 3,5 su 5

Ho letto il libro in inglese. Stile scorrevolissimo, sintassi semplice, vocabolario elementare. Ho notato però errori di ortografia. Sicuramente sarranno voluti dall'autore.
Ci sono anche nella versione italiana?
Ma il bambino mangia broccoli, beans (=fagioli) and ketchup anche nella versione italiana? O hanno localizzato la traduzione?

Se fossi una prof d'inglese lo farei leggere ai miei alunni :?
 

El_tipo

Surrealistic member
questo dolcissimo romanzo è una piccola perla.

Lo scrittore è riuscito a compiere un lavoro perfetto, nel costruire una trama interessante e vivace calandosi nei panni di un bambino con una sindrome piuttosto complessa, analizzata nei suoi molteplici aspetti clinici. La prospettiva dagli occhi del protagonista è molto reale, toccante, e con l'ausilio del supporto grafico risulta molto efficace.
Non ci resta che fare i complimenti all'autore.
voto 5/5
 

El_tipo

Surrealistic member
Ho letto il libro in inglese. Stile scorrevolissimo, sintassi semplice, vocabolario elementare. Ho notato però errori di ortografia. Sicuramente sarranno voluti dall'autore.
Ci sono anche nella versione italiana?

No, purtroppo non ci sono. Dico purtroppo perchè è un elemento in meno nella composizione della figura del protagonista

Ma il bambino mangia broccoli, beans (=fagioli) and ketchup anche nella versione italiana? O hanno localizzato la traduzione?

si, li mangia! hihihi piuttosto disgustoso

Se fossi una prof d'inglese lo farei leggere ai miei alunni :?

questa non l'ho capita, magari me la spieghi in privato :D
 
Stato
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