Valentini, M. Rosaria - Quattro mele annurche

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Il libro è breve ma intenso. Scritto con uno stile nitido e preciso, tratteggia con sorridente indulgenza il carattere dei personaggi principali, soffermandosi sulla loro passione culinaria e solleticando i sensi del lettore. La voce narrante descrive la sua infanzia gioiosa in cui assisteva e aiutava i genitori nella preparazione di conserve e pietanze squisite; dove olio, pomodori e spezie erano trattati come gioielli e il loro gusto era assaporato con rispetto ed entusiasmo. I momenti dedicati ai pasti erano occasioni di incontro e direi di comunione, sottolineati dalla lettura di poesie. Poi il lettore viene catapultato in una realtà inaspettata che lo lascia senza fiato; e capisce che questo affresco di vita famigliare cantato con la voce del cuore scandisce i suoi ritmi solo nei fine settimana mentre gli altri giorni appaiono come spazi temporali irrilevanti, inesistenti, ignorati. Purtroppo, i momenti radiosi finiranno e la protagonista dovrà abituarsi a una realtà diversa, di solitudine, che non riesce ad accettare. L’autrice descrive magistralmente il dolore in tutte le sue sfumature e il lento percorso che porta alla guarigione e all’equilibrio. Mi è stato presentato alla libreria Meroni di Como come un piccolo capolavoro e sono perfettamente d'accordo. M. Rosaria Valentini, italiana, si è laureata in germanistica e vive nel Canton Ticino; secondo me, lo studio della lingua tedesca ha condizionato il suo stile narrativo, nitido e preciso come ho scritto all'inizio. Ha scritto altri libri oltre a questo purtroppo difficili da reperire perchè le nostre librerie sono provviste solo di opere note.
 
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