La domanda iniziale esula da un romanzo, il quale, checché se ne dica, tale rimane.
Qualunque manuale di storia della musica, si apre con la presentazione di due strumenti appartenenti alla cultura greca, uno è la Lira, l'altro l'Aulos. Il primo gloria di Atena, il secondo trastullo di Dioniso.
Già i greci, ma altri anche prima, avevano distinto il bene dal male: il suono gentile della Lira, volto alla celebrazione di una vita spirituale, tranquilla, all'apollineo, casto e puro dominio della saggezza, dal "rumore" dell'Aulos, echeggiante i conflitti interiori dell'anima, la sopraffazione dell'istinto, la vittoria della Bestia.
Cosa c'entra Satana con la storia della musica?
Pittura, scultura, musica e quant'altro, riescono, tramite un effetto ben preciso (isomorfismo, per la psicologia generale), ad imprimere uno stato d'animo, una sensazione. Chiunque di voi, in una giornata di pioggia, si sarà rattristato, e ciò non è che una facoltà del tutto nostra. I suoni, le immagini etc.. non contengono di per sé il bene od il male, siamo noi a trovarvelo dentro.
Satana è quella parte animalesca, istintuale dell'uomo, il residuo ineliminabile dell'imperfezione. Per quanto tentiamo di innalzarci ad un livello più alto di compresione; per quanto ci sforziamo di avvicinarci alla perfezione; per quanto rinneghiamo noi stessi, non possiamo fuggire la nostra condizione umana. Satana è tutto questo, è la nostra realizzazione irrealizzabile, l'ostacolo perpetuo che ci spinge a migliorarci, l'impedimento senza il quale non aguzzeremmo l'ingegno. Satana ha una funzione positiva almeno eguale a quella di Dio.
Se quest'ultimo ci mostra la via maestra attraverso cui giungere alla completezza, l'angelo caduto rinnova la nostra ostinazione, perché per il mezzo dell'umana pervicacia, possiamo eternamente tendere alla perfezione.
Dio e Diavolo, Bene e Male, non sono fuori dell'uomo, sono nell'uomo, di più: sono l'uomo stesso.
Satana è il pulsare della nostra passionalità, la forza attiva delle nostre passioni carnali e terrene. Satana è la sfera del materiale, la res extensa opposta alla res cogitans, non a caso i satanisti non adorano nessuno spirito, ma solo se stessi, il culto della fisicità e robe varie.
Noi siamo Dio ed anche Satana, angeli e demoni.
Siamo ciò che abbiamo creato, e creiamo ciò che siamo.