Bradbury, Ray - Cronache Marziane

mazzimiliano

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Questo è il primo libro di Bradbury, autore del noto romanzo "Farheneit 451". E' una raccolta di 28 racconti in qualche modo legati tra loro, che narrano la conquista di Marte da parte dei terrestri. I primi racconti descrivono la vita su Marte prima dell'arrivo dei coloni terrestri. La vita nel pianeta rosso era molto tranquilla, strani esseri quasi eterei abitavano il pianeta senza deturparne l'ambiente, utilizzando strani uccelli di fuoco per spostarsi, e comunicando telepaticamente. L'arrivo della prima navetta terrestre viene predetto in un sogno da una ragazza marziana, alla quale però il marito impedisce di incontrare gli astronauti, e non contento li ucciderà tutti. Altre missioni falliranno grazie alla fortuna e alla scaltrezza dei marziani, che utilizzando le loro abilità telepatiche riusciranno a sconfiggere i terrestri nonstante questi posseggano armi ben più potenti e distruttive delle loro. Alla fine però i terrestri avranno la meglio sugli abitanti di Marte in modo involontario, e le missioni successive avranno successo, tanto da riempire il pianeta rosso di terrestri, che distruggeranno ogni resto della civiltà marziana, per sostituirlo con città e tecnologie ritenute più civili. I pochi marziani sopravvissuti verranno eliminati, e lo scopo primario dei coloni sarà quello di creare una nuova Terra. Ma nel frattempo sulla terra scoppia una guerra nucleare, che richiamerà tutti i coloni spaziali, che lasceranno Marte abbandonato a se stesso. Non resterà nessuno, tranne poche persone, alcune perché non erano a conoscenza della situazione sulla terra, altre perchè torneranno su Marte successivamente per scappare dalla guerra. Anche sulla Terra la situazione è desolante, non restano che pochi umani, sempre in guerra tra loro. In questo libro di Fantascienza Bradbury ci descrive inizialmente un mondo marziano molto poetico, utilizzando uno stile di scrittura quasi aulico, delicato, creando situazioni e ambienti molto fantasiosi, poco scientifici (si pensi agli uccelli di fuoco usati dai marziani per essere trasportati per andare a teatro). I marziani sono esseri molto socievoli, poco avvezzi alla tecnologia, legati alla loro terra che riescono a sfruttare al massimo ma senza stravolgerla, vivendo una vita agiata e senza patemi. Hanno un grande potere psichico, dialogano telepaticamente e riescono a far vedere in maniera quasi reale agli altri quello che pensano dandogli una forma. Un libro poetico e malinconico, forse troppo spezzettato essendo una raccolta di racconti, anche se spesso i protagonisti di alcuni racconti tornano in racconti successivi e fanno da legante. Un libro poco scientifico (basti pensare che Marte è visto come un pianeta con una sua atmosfera e con la presenza di ossigeno, seppur rarefatto) e molto simbolico.

Voto: 3,5 / 5

Citazione:
"Quando non si può avere la realtà, un sogno vale la realtà"
 

alessandra

Lunatic Mod
Membro dello Staff
Mi è venuta voglia di leggerlo, lo metto in wishlist :D
 

darida

Well-known member
Mi è venuta voglia di leggerlo, lo metto in wishlist :D

non te ne pentirai, piu' un'idea romantico-poetica che scientifica, a me non disturba il frazionamento, mi piace come ricolegga tra loro eventi e personaggi, come sospende per poi riprendere. Inoltre ha il vantaggio, spesso apprezzabile, della brevita' :wink:
 

Carcarlo

Nave russa, vaffanculo!
se ODIATE la FANTASCIENTA allora LEGGETELO

Anche su Marte, un pianeta di pazzi, si può fare poesia.
Dolce.
Bellissimo.
Un saluto a tutti.
 

Minerva6

Monkey *MOD*
Membro dello Staff
Non che io la fantascienza la odio proprio, però non è un genere che di solito leggo e so apprezzare :boh: (invece per i film è diverso), però nei giorni scorsi mi sono imbattuta in 3 racconti tratti da questa raccolta e li ho graditi assai, fanno parte di quelli editi da Il sole 24 ore.
Sono davvero delicati e piacevoli.

Cadrà dolce la pioggia: vorrei tanto avere anche io una casa così, però senza lo stesso finale :wink:
I lunghi anni: un po' triste, ma di grande sensibilità
La gita di un milione di anni: i marziani forse siamo noi

Però lasciatemi passare una piccola cattiveria: ma questo c'aveva proprio la fissa del fuoco e degli incendi :mrgreen: :paura: ?
 
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