La Grande Sfida

elisa

Motherator
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I migliori film del cinema italiano: la Grande Sfida

propongo a tutti gli appassionati cinefili di partecipare alla Grande Sfida (GF) che consiste di vedere in un arco di tempo indefinito tutti quei film che si sono classificati tra i migliori film per critica e/o per pubblico e che non abbiamo mai visto.

La Grande Sfida non entra in competizione nè con la Sfida Cinematografica, nè con il Cineforum ma fa storia a sè.

Io propongo per la prima Grande Sfida, i migliori film del Cinema italiano, secondo questa classifica (http://www.claudiocolombo.net/Classifichefilm2.htm):

ORD TITOLO ITALIANO ANNO Regista PUNTI

1 LADRI DI BICICLETTE 1948 De Sica 9,471
2 UMBERTO D 1952 De Sica 9,284
3 OTTO E MEZZO 1963 Fellini 9,107
4 ROMA CITTA' APERTA 1946 Rossellini 9,102
5 LA GRANDE GUERRA 1959 Monicelli 9,012
6 LA BATTAGLIA DI ALGERI 1966 Pontecorvo 9,006
7 SCIUSCIA' 1946 De Sica 8,989
8 ROCCO E I SUOI FRATELLI 1960 Visconti 8,979
9 LA DOLCE VITA 1960 Fellini 8,981
10 IL SORPASSO 1962 Risi 8,861
11I SOLITI IGNOTI 1958 Monicelli 8,783
12 L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI 1978 Olmi 8,788
13 GERMANIA ANNO ZERO 1947 Rossellini 8,767
14 C'ERA UNA VOLTA IL WEST 1969 Leone 8,762
15 IL VANGELO SECONDO MATTEO 1964 Pasolini 8,762
16 AMARCORD 1974 Fellini 8,752
17 UNA VITA DIFFICILE 1961 Risi 8,679
18 LA STRADA 1954 Fellini 8,660
19 L'ARMATA BRANCALEONE 1966 Monicelli 8,639
20 BELLISSIMA 1951 Visconti 8,608
21 LA MEGLIO GIOVENTU' 2003 Giordana 8,604
22 ACCATTONE 1961 Pasolini 8,594
23 SENSO 1954 Visconti 8,591
24 IL CONFORMISTA 1970 Bertolucci 8,572
25 IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO 1966 Leone 8,551
26 I VITELLONI 1953 Fellini 8,551
27 INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO 1970 Petri 8,543
28 PAISA' 1946 Rossellini 8,539
29 IO LA CONOSCEVO BENE 1965 Pietrangeli 8,537
30 LE NOTTI DI CABIRIA 1957 Fellini 8,533
31 L'AVVENTURA 1960 Antonioni 8,483
32 LA TERRA TREMA 1948 Visconti 8,453
33 IL GATTOPARDO 1963 Visconti 8,446
34 I PUGNI IN TASCA 1965 Bellocchio 8,438
35 OSSESSIONE 1943 Visconti 8,433
36 DILLINGER E' MORTO 1969 Ferreri 8,428
37 E IL VENTO FA IL SUO GIRO 2005 Diritti 8,422
38 NUOVO CINEMA PARADISO 1988 Tornatore 8,413
39 IL LADRO DI BAMBINI 1992 Amelio 8,403
40 SALVATORE GIULIANO 1962 Rosi 8,386
41 C'ERAVAMO TANTO AMATI 1974 Scola 8,343
42 UNA GIORNATA PARTICOLARE 1977 Scola 8,320
43 IL CAPPOTTO 1952 Lattuada 8,322
44 MIRACOLO A MILANO 1951 De Sica 8,312
45 MORTE A VENEZIA 1971 Visconti 8,307
46 ROMA,, ORE 11 1952 De Santis 8,297
47 DIVORZIO ALL'ITALIANA 1962 Germi 8,289
48 IL POSTO 1961 Olmi 8,284
49 LA GRANDE ABBUFFATA 1973 Ferreri 8,245
50 LUDWIG 1973 Visconti 8,240

Non ci sono vincitori ma soltanto il piacere di vedere o rivedere film capolavoro, ogni partecipante dichiara i film che ha visto o quelli che gli mancano di vedere o che vorrebbe rivedere e poi si commenta qui o nella Piccola cineteca, liberamente.
Dovrebbe venirne fuori una discussione tra amici, tra film visti e film da vedere, consigli, idee ed impressioni.
E' una sfida molto libera, uno può partecipare con un film o con 50, tutti i pareri e commenti sono i benvenuti.

Che ne dite? :)
 
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~ Briseide

Victorian Lady
Ci sto, me l'ero già prefissato da me di vederli, quindi ancor meglio farlo in compagnia TUNZZZ
 

zolla

New member
conoscendone la maggior parte si tratterà solo di dare una rispolverata,come penso capiterà a parecchi cinefili di noi,penso a Darida in particolare...
 

elisa

Motherator
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Ci sto, me l'ero già prefissato da me di vederli, quindi ancor meglio farlo in compagnia TUNZZZ

brava Brise, io tra i prossimi in lista ho L'albero degli zoccoli di Olmi e Dillinger è morto di Ferreri, comincio a segnare quelli che ho visto da poco in rosso, molti altri li ho già visti, ma diversi anni fa:YY

1 LADRI DI BICICLETTE 1948 De Sica 9,471
2 UMBERTO D 1952 De Sica 9,284

3 OTTO E MEZZO 1963 Fellini 9,107
4 ROMA CITTA' APERTA 1946 Rossellini 9,102
5 LA GRANDE GUERRA 1959 Monicelli 9,012
6 LA BATTAGLIA DI ALGERI 1966 Pontecorvo 9,006
7 SCIUSCIA' 1946 De Sica 8,989
8 ROCCO E I SUOI FRATELLI 1960 Visconti 8,979
9 LA DOLCE VITA 1960 Fellini 8,981
10 IL SORPASSO 1962 Risi 8,861
11 I SOLITI IGNOTI 1958 Monicelli 8,783
12 L'ALBERO DEGLI ZOCCOLI 1978 Olmi 8,788
13 GERMANIA ANNO ZERO 1947 Rossellini 8,767
14 C'ERA UNA VOLTA IL WEST 1969 Leone 8,762
15 IL VANGELO SECONDO MATTEO 1964 Pasolini 8,762
16 AMARCORD 1974 Fellini 8,752
17 UNA VITA DIFFICILE 1961 Risi 8,679
18 LA STRADA 1954 Fellini 8,660
19 L'ARMATA BRANCALEONE 1966 Monicelli 8,639
20 BELLISSIMA 1951 Visconti 8,608
21 LA MEGLIO GIOVENTU' 2003 Giordana 8,604
22 ACCATTONE 1961 Pasolini 8,594
23 SENSO 1954 Visconti 8,591
24 IL CONFORMISTA 1970 Bertolucci 8,572
25 IL BUONO, IL BRUTTO, IL CATTIVO 1966 Leone 8,551
26 I VITELLONI 1953 Fellini 8,551
27 INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO 1970 Petri 8,543
28 PAISA' 1946 Rossellini 8,539
29 IO LA CONOSCEVO BENE 1965 Pietrangeli 8,537
30 LE NOTTI DI CABIRIA 1957 Fellini 8,533
31 L'AVVENTURA 1960 Antonioni 8,483
32 LA TERRA TREMA 1948 Visconti 8,453
33 IL GATTOPARDO 1963 Visconti 8,446
34 I PUGNI IN TASCA 1965 Bellocchio 8,438
35 OSSESSIONE 1943 Visconti 8,433

36 DILLINGER E' MORTO 1969 Ferreri 8,428
37 E IL VENTO FA IL SUO GIRO 2005 Diritti 8,422
38 NUOVO CINEMA PARADISO 1988 Tornatore 8,413
39 IL LADRO DI BAMBINI 1992 Amelio 8,403
40 SALVATORE GIULIANO 1962 Rosi 8,386
41 C'ERAVAMO TANTO AMATI 1974 Scola 8,343
42 UNA GIORNATA PARTICOLARE 1977 Scola 8,320
43 IL CAPPOTTO 1952 Lattuada 8,322
44 MIRACOLO A MILANO 1951 De Sica 8,312
45 MORTE A VENEZIA 1971 Visconti 8,307
46 ROMA, ORE 11 1952 De Santis 8,297
47 DIVORZIO ALL'ITALIANA 1962 Germi 8,289
48 IL POSTO 1961 Olmi 8,284
49 LA GRANDE ABBUFFATA 1973 Ferreri 8,245
50 LUDWIG 1973 Visconti 8,240

Visti fino adesso 50 film su 50
 
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darida

Well-known member
ci sto! sarà un piacere rispolverare autentici capolavori, ho visto quasi tutto ma son sempre pronta alla revisione :mrgreen:
mi aspetta, ahimè, un periodo...complicato, ma vedrò di esserci, a modo mio :wink:
 

elisa

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ho visto Dillinger è morto di Marco Ferreri, un film veramente bello, molto particolare, pieno di metafore e simbolismi.


 
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darida

Well-known member
ho visto Dillinger è morto di Marco Ferreri, un film veramente bello, molto particolare, pieno di metafore e simbolismi.



Sissì simbolismi....hai voglia se ci sono, manca solo il film...sono passati molti anni, ma ricordo ancora di essermi impuntata all'uscita del cinema: volevo mi risarcissero il costo del biglietto :??
Quasi sempre grande Marco Ferreri :wink:
 

elisa

Motherator
Membro dello Staff
Sissì simbolismi....hai voglia se ci sono, manca solo il film...sono passati molti anni, ma ricordo ancora di essermi impuntata all'uscita del cinema: volevo mi risarcissero il costo del biglietto :??
Quasi sempre grande Marco Ferreri :wink:

perchè non lo rispolveri anche questo, magari facendo andare il tasto forward :wink: magari questa volta il film lo trovi :)
 

elisa

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Rivisto L'albero degli zoccoli di Ermanno Olmi, un'atmosfera unica, una vera e grande opera cinematografica

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"Tra l'autunno 1897 e l'estate del 1898, un gruppo di quattro famiglie vive nello stesso cascinale della Bassa Bergamasca. I componenti di queste famiglie sono uniti tra loro e condividono le gioie e i dolori che la vita contadina offre: episodi di vita quotidiana si susseguono in maniera temporale fino all'ineluttabile finale"


Un film epico, girato con un affetto particolare nei confronti di un mondo preindustriale, la musica sottolinea tutto il percorso di un film che emoziona e stupisce per la sua poesia ma anche per una visione epica di un mondo scomparso. Un film che indubbiamente colpisce al cuore e rimane dentro. Indubbio capolavoro.
 
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elisa

Motherator
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visto Roma ore 11 di Giuseppe De Santis, giustamente inserito tra i capolavori del cinema italiano e realmente uno dei più belli del neorealismo.

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A Roma più di 200 ragazze si presentano per un posto da dattilografa, si assiepano tutte nella scala del palazzo dove si tiene la selezione, quando a seguito di un litigio, la ringhiera della scala a causa dell'urto di tutte quelle persone non regge e fa crollare uno alla volta tutti i gradini, molte le ragazze ferite e una purtroppo morirà poco dopo in ospedale.
Ispirato a un'inchiesta di Elio Petri su un fatto realmente accaduto, il film parla di alcune delle ragazze, del perchè sono lì per quel posto di dattilografa e descrive la vicenda come un affresco della condizione femminile dell'epoca. Come sempre corale, coinvolgente, capace di mille accenti, la regia di De Santis in questo film forse è superiore a quella di Riso amaro. Tanti volti vecchi e nuovi dell'epoca, da Raf Vallone a Massimo Girotti, da Lucia Bosè a Carla Del Poggio, da Lea Padovani a Delia Scala, da Maria Grazia Francia a Elena Varzi, da paolo Stoppa a Paola Borboni.
Un bel film, appassionante.
 
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elisa

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Divorzio all'italiana di Pietro Germi, giustamente considerato uno dei capolavori della cinematografia italiana, grandissima prova di regia, tecnici ed attori :)

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Invaghitosi della giovanissima cugina, una Stefania Sandrelli quindicenne, il barone Fefè, interpretato da uno splendido Marcello Mastroianni, decide di risolvere a modo suo il problema di una moglie di cui è venuto a noia, una Daniela Rocca imbruttita e piena di vezzi. Forte del reato di delitto d'onore che ancora vige nel codice penale italiano, uccide la moglie che ha spinto tra le braccia di un ex spasimante, un Leopoldo Trieste bravissimo, cavandosela con tre anni di carcere e convolando a nozze con la bella Angela. Il finale è aperto.

Bellissimo questo film, che prende in giro la morale dell'epoca, con una regia e una sceneggiatura appassionata e con una recitazione splendida e curata fino all'ultimo caratterista.
A volte grottesco, a volte paradossale ma sicuramente un film cardine che esemplifica il livello cinelmatografico a cui erano arrivati gli italiani in quel periodo.
Daniela Rocca, che interpreta la moglie Rosalia Cefalù, era bellissima e nel film si fa imbruttire persino con un'ombra di baffi, Marcello Mastroianni inventa un tic con il labbro che poi diventerà un classico comportamento attribuibile alla sicilianità, Stefania Sandrelli ancora quattordicenne quando iniziò le riprese, Lando Buzzanca al suo primo film importante, Leopoldo Trieste che si dimostra quel geniale attore che è stato. Per non parlare della satira alla società italiana, che si intuisce già dal titolo.
Insomma un capolavoro.
 
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elisa

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visto Il cappotto di Alberto Lattuada, tratto da La mantella di Gogol, un film a tratti surreali, sarcastico ma anche ironico e compassionevole, Renato Rascel interpreta Carmine De Carmine, un impiegato comunale di Pavia, che si trova sempre negli ingranaggi della burocrazia e che sogna un cappotto nuovo. Il cappotto è il vero protagonista del film. Da vedere :)

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Il cappotto si ispira al racconto di Gogol, La mantella. L'ambientazione non è più la San Pietroburgo dell'800 ma la Pavia del '900, e Carmine De Carmine è l'impiegato comunale , interpretato da Renato Rascel, che sogna di comprarsi un cappotto nuovo.
Carmine è sempre dentro i meccanismi della burocrazia, ma anche del malgoverno, c'è un chiaro riferimento alle tangenti nei lavori pubblici e siamo agli inizi degli anni '50. In un certo senso con il suo spirito un po' surreale e spontaneo, Carmine, irride e ridicolizza la società fatta di impiegati, di gerarchie, di scartoffie e di prosopopea di chi ha un po' di potere e lo fa pesare.
Il film spesso è paradossale, sarcastico e verso il finale apertamente surreale.
Un film ispirato, che non scende mai nel patetico ma che mette un sassolino che inceppa sempre i meccanismi da "tromboni" dell'ordine stabilito. Divertente, commovente e tenero Carmine De Carmine "è" il suo cappotto.
 
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risus

New member
ci sono anche io... quando non ci sono tempi in cui rientrare per me va meglio...:mrgreen::mrgreen:
una cosa non ho capito: i commenti li lasciamo poi direttamente in questa stessa discussione? o se ne apre un'altra apposita?
 

risus

New member
ci sono anche io... quando non ci sono tempi in cui rientrare per me va meglio...:mrgreen::mrgreen:
una cosa non ho capito: i commenti li lasciamo poi direttamente in questa stessa discussione? o se ne apre un'altra apposita?

la risposta me la sono data da solo... semplicemente rileggendo meglio la proposta fin troppo chiara di Elisa...
scusatemi, sarà l'ora... o il caldo...
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

elisa

Motherator
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ci sono anche io... quando non ci sono tempi in cui rientrare per me va meglio...:mrgreen::mrgreen:
una cosa non ho capito: i commenti li lasciamo poi direttamente in questa stessa discussione? o se ne apre un'altra apposita?

vai risus, è veramente divertente seguire una logica nel rivedere o vedere per la prima volta certi film, soprattutto quelli che hanno un bel po' di annetti come questi, spesso ci sono delle scoperte che ti lasciano a bocca aperta :)
 

risus

New member
vai risus, è veramente divertente seguire una logica nel rivedere o vedere per la prima volta certi film, soprattutto quelli che hanno un bel po' di annetti come questi, spesso ci sono delle scoperte che ti lasciano a bocca aperta :)
parole sante!!!!!!!!!... ma quanto sei SAGGIA?!???!??
:mrgreen::mrgreen::mrgreen:
 

elisa

Motherator
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Salvatore Giuliano di Francesco Rosi, grande film d'inchiesta e d'impegno civile, un affresco della Sicilia di allora e degli avvenimenti sociali e politici di quegli anni, dove viene rappresentata la prima strage politica del dopoguerra, quella di Portella della Ginestra.

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Salvatore Giuliano fu uno dei tanti banditi presenti in Sicilia al finire della guerra, Giuliano diventò famoso per un fatto tragico, l'eccidio di Portella della Ginestra, la prima strage politica italiana del dopoguerra, di cui insieme alla sua banda fu l'esecutore materiale.
Il film riscostruisce il periodo che va dal 1945 al 1960, dalle richieste indipendiste della Sicilia alla morte in carcere di Gaspare Pisciotta, l'omicida di Giuliano, suo braccio destra.
La storia raccontata nel film è complessa, fatta di mille intrighi e di tanti personaggi protagonisti e comprimari della vicenda. La ricostruzione è di un realismo assoluto, essendo girato nel luoghi reali e addirittura con alcuni protagonisti presenti a Portella il giorno della strage.
Rosi mantiene la lucidità in tutto il film, cercando di spiegare coraggiosamente la storia di Giuliano e di tutti gli interessi politici ed economici che ci stanno dietro, facendo del grandissimo cinema.
Un film da vedere e da inserire come lezione di storia nelle scuole, che tiene incollati allo schermo come un thriller.
 
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elisa

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rivisto di Fellini, che dire? lo schermo diventa sogno e realtà contemporaneamente, semplicemente geniale.

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Il protagonista è un regista di fama in crisi ispirativa ma anche esistenziale, che sullo sfondo di un grande hotel termale cerca di trovare ispirazione e dipanare la matassa dei suoi rapporti attuali e dei rapporti che hanno segnato la sua vita e con i quali mantiene sempre una relazione interiore. Il film è un continuo susseguirsi di queste relazioni reali o passate ed è un continuo rimando sia agli aspetti interiori che razionali della vita del regista.

Un film che è una delle opere più affascinanti, profonde e sincere mai viste al cinema. Non credo ci sia un'unica chiave di lettura perchè Fellini ha riportato sullo schermo la mente ed il cuore sognante di un uomo. Un grandissimo capolavoro.
 
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elisa

Motherator
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Visto I soliti ignoti di Mario Monicelli, film mitico, una grande sceneggiatura, una regia brillante e attori perfetti :ad:

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Rivisto per l'ennesima volta, un film che ha veramente fatto da spartiacque tra il cinema neorealista e quello farsesco, prendendo il meglio da tutti e due, creando un genere che poi diventerà una delle stagioni più produttive del cinema italiano. La sceneggiatura è veramente splendida con battute fulminanti e indimenticabili.

"Rubare è un mestiere impegnativo ci vuole gente seria, mica come voi! Voi, al massimo... potete andare a lavorare!" (Tiberio) [ai complici, dopo il fallimento del colpo.]

Capannelle: Dimmi un po' ragassolo, tu conosci un certo Mario che abita qua intorno?
Bambino: Qui de Mario ce ne so' cento.
Capannelle: Sì va bene, ma questo l'è uno che ruba...
Bambino: Sempre cento so'.


Cosimo: La conosci questa? [alludendo minaccioso alla pistola che impugna, nel tentativo di rapinare lo sportello del Monte dei pegni]
Impiegato [sfilandogli la pistola dalle mani]: Sicuro che la conosco! È una pistola Beretta, ma in cattivissime condizioni... 1000 lire.
 
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elisa

Motherator
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Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone:YYche gran bel film :)

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Sullo sfondo della guerra di Secessione americana, tre fuorilegge incrociano i loro destini nella ricerca di una cassa di dollari rubata all'esercito nordista. Uno è un killer a pagamento, Sentenza, gli altri due, il Biondo e il messicano Tuco, sono degli imbroglioni con la pistola facile e la mira molto precisa.
Attraverso varie peripezie arriveranno a un finale dove i conti tornano tutti.

A me questo film di Leone, lo spaghetti western per eccellenza, piace tantissimo, lo trovo ironico e divertente e rivedendolo adesso, a distanza di tanti anni, colgo meglio anche gli aspetti pacifisti. Gli attori poi sono delle vere e proprie "maschere", con una direzione quasi da film muto. Un vero capolavoro.
 
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